Dal 16 Marzo 2022
Dalla Yiddishkeit di Vitebsk, riprodotta con amore e nostalgia nella serie “Ma vie”, alle illustrazioni dei libri dell’amata moglie Bella Rosenfeld, incentrati sulla vita ebraica; dalla rappresentazione dell’orrore dei pogrom alle riproposizioni su tela delle vicende bibliche. L’opera di Marc Chagall continua ad affascinare il grande pubblico, rappresentando un racconto originale del mondo ebraico, delle sue radici e della sua vitalità. Un racconto al centro ora di una nuova mostra che porta dall’Israel Museum di Gerusalemme al Mudec di Milano oltre cento opere di Chagall, con il proposito di scavare in particolare il contesto culturale da cui l’artista attinse la sua ispirazione.
Aperta al pubblico dal 16 marzo, l’esposizione “Marc Chagall. Una storia di due mondi” è curata da Ronit Sorek dell’Israel Museum. Sorek, presentando la mostra, ha sottolineato come le scene e le esperienze della prima giovinezza formarono la base del mondo simbolico di Chagall, e ciò costituisce forse il segreto del duraturo successo delle sue opere. Il progetto espositivo mette in relazione proprio questi lavori con il contesto culturale da cui nacquero: la lingua, gli usi religiosi e le convenzioni sociali della comunità ebraica yiddish, così come i colori e le forme che l’artista assimilò da bambino ed espresse al meglio da adulto. Continua a leggere su moked