A Kélibia, città costiera nel nord-est della Tunisia, uno scavo archeologico ha portato alla luce i resti di un’antica sinagoga ai piedi dell’antica fortezza romana. Al MAHJ, Museo di Arte e Storia Ebraica di Parigi, Mounir Fantar, esperto dell’Istituto nazionale del patrimonio tunisino, ha tenuto la scorsa settimana una conferenza nell’ambito del ciclo di incontri intitolato ‘Arte e archeologia dell’ebraismo’ in cui ha spiegato le caratteristiche salienti dell’importante scoperta.

I lavori stradali effettuati nella zona del porto della località balneare costituiscono la prima prova di un’antica presenza dell’ebraismo nella regione di Cap Bon. Il ritrovamento di un mosaico in perfetto stato di conservazione ha condotto gli archeologi a sostenere che vi sia stato un insediamento ebraico risalente al V secolo. La decorazione è stata successivamente attribuita al pavimento di un edificio, verosimilmente una sinagoga, in cui è di notevole fascino la presenza di dodici candelabri a sette braccia, alcuni dei quali affiancati da cedri, palme e da una iscrizione latina che attesta il carattere ebraico del luogo. Menorah e iconografia legata alla festa di Sukkot sono quindi oggetto di studio in un’area geografica di grande interesse dal punto di vista storico e archeologico. Continua a leggere su Shalom