Gli scavi condotti a Gerusalemme dall’Autorità israeliana per le antichità (IAA) hanno recentemente portato alla luce una grotta sepolcrale appartenuta ad una donna che, con molta probabilità, accompagnava gli eserciti greci che arrivarono in Israele durante il IV e il III secolo a.C.

La squadra dell’IAA ha trovato i suoi resti bruciati e uno specchio di bronzo sorprendentemente ben conservato. Il dottor Yossi Nagar, un antropologo dell’IAA, ha identificato i resti di ossa trovati nella tomba come appartenenti senza dubbio ad un soggetto di sesso femminile.

Il dottor Guy Stiebel del Dipartimento di Archeologia dell’Università di Tel Aviv ha spiegato che il ritrovamento segna “la prima prova di cremazione nella regione, risalente al periodo ellenistico”. Accanto alle ossa, i ricercatori hanno scoperto diversi chiodi di ferro piegati e, con loro sorpresa, anche lo specchio di bronzo che fu probabilmente un’offerta funeraria. Continua a leggere su Shalom