*La Dr.ssa Kanta Ahmed è una specialista in crimini contro l’umanità riconosciuta a livello internazionale*

Doron Solomon, mynet|12:07 – 9/11/2023 Vesty

Qualche settimana fa, la Dr.ssa Kanta Ahmed, una dottoressa (medico) anglo-americana, musulmana di origine pakistana, ha preso un volo per Israele. È stata invitata al fine di aiutare a identificare le vittime del massacro del 7 ottobre. Quando ha visto la condizione dei corpi, è rimasta scioccata al punto da tenere una lezione presso la principale università di discipline tecnologiche in Israele – il Technion di Haifa.

Kanta Ahmed si descrive come una musulmana che si oppone all’ideologia islamica radicale. Nei primissimi giorni dopo i terribili eventi accaduti in Israele, negazionisti della carneficina di massa e sostenitori dell’opinione secondo la quale “_gli israeliani esagerano tutto_” sono comparsi nel mondo musulmano. _Essere musulmano significa non avere paura di parlare delle cose più terribili che accadono nella tua famiglia, nel tuo clan, nella tua comunità_, ha dichiarato la Dr.ssa Ahmed. _Questo è indicato nei nostri libri sacri. Se non puoi prevenire le azioni malvagie, devi resistere al male nel tuo cuore_.

Da tre settimane a questa parte la Dr.ssa Ahmed sta investigando sulla tragedia accaduta in Otef Aza il 7 ottobre. Ha visitato Kibbutz Beeri, ha partecipato assieme a specialisti israeliani all’identificazione dei resti dei corpi presso la base militare Shura a Ramla, e ha parlato con i sopravvissuti al massacro.

Kanta Ahmed ha una significativa esperienza nell’indagare gli omicidi di massa in Pakistan, Iraq e Rwanda. Le conclusioni sono inequivocabili: Hamas ha perpetrato un atto di genocidio e crimini contro l’umanità.

_Non potrei fare nulla di diverso_, ha detto. _Dopo gli eventi del 7 ottobre sono stata costretta a venire in Israele. Sono una musulmana che combatte l’islam radicale da due decenni. Ecco perché è importante per me venire qui e dare testimonianza dei crimini commessi da dei terroristi contro l’umanità. Questo è il mio dovere morale e religioso_.
_Tutti stanno cercando di trovare parole per descrivere quanto accaduto, ha spiegato la Dr.ssa Ahmed. Alcuni lo definiscono “Olocausto”, altri il “Secondo Olocausto”, o l’“11 settembre israeliano”. Tutte queste associazioni sono chiare, ma non accurate. Non solo in termini di numero delle vittime in proporzione alle dimensioni della popolazione, ma anche in termini di “conoscenza profonda” di questo assassinio di massa. Anche le associazioni con l’Olocausto possono essere comprese, dato che l’obiettivo è lo sterminio degli ebrei. Allo stesso tempo, è molto importante utilizzare una terminologia precisa: genocidio e crimini contro l’umanità. Questi termini sono importanti perché stiamo parlando di un’azione pre-pianificata, meditata e sanguinosa, il cui proposito è la distruzione di persone sulla base della loro identità, l’identità ebraica. Si dovrebbe notare che le vittime di questo massacro erano anche Beduini (ho incontrato le loro famiglie nel sud del paese), ma lo scopo era lo stesso – l’assassinio degli ebrei_.

_Sono stata in Rwanda e in Pakistan_, ha ricordato la Dr.ssa Ahmed. _Sono stata anche in Iraq dopo l’espulsione dell’ISIS da lì, dove il genocidio della comunità Yezidi è stato messo a punto. Il mondo è rimasto scioccato e si opposto allo Stato Islamico. Ma molti tra quelli che hanno condannato l’ISIS ora supportano Hamas, nascondendosi dietro al sostegno alla Palestina. Perciò, è importante chiarire questo: c’è stato un genocidio in Israele – secondo tutti i parametri scientifici – un attacco pazientemente pianificato e non meno pazientemente documentato, il cui scopo è stato spezzare lo spirito della società israeliana con immagini terribili dei morti e dei bambini. Donne incinte con figli nel grembo non ancora nati sono state uccise_.

Nella sua lezione, la Dr.ssa Ahmed ha descritto nel dettaglio cosa ha visto nella base di Shura, dove lei e specialisti israeliani hanno classificato i resti dei corpi.
_C’erano 48 corpi e resti in ogni container. C’erano 25 container in totale”, ha detto. “Esperti, ufficiali di polizia e medici che lavoravano alla base hanno definito la società israeliana una nazione orfana. Un poliziotto mi ha detto che da quando partecipa alle operazioni di identificazione non riesce più a tenere suo figlio in braccio. Un altro ha detto che quando apre il freezer a casa, sente odore di morte_”.

_È importante che il mondo tratti la negazione della tragedia del 7 ottobre come un atto di barbarie_” ha sottolineato la Dr.ssa Ahmed. _Ho studiato il negazionismo dell’Olocausto nel dettaglio, e ora comprendo quanto male faccia alle famiglie dei sopravvissuti. Per questo, è un nostro umano raccogliere le prove e dire la verità. Gli eventi del 7 ottobre sono stati registrati dagli stessi assassini – ci sono innumerevoli video. Ma risulta che maggiori più ci sono prove documentate, più spregevole la negazione appare. Dobbiamo capire che l’ignoranza prevale spesso sui fatti. Ci sono delle forze che deliberatamente generano menzogne, e i consumatori di informazioni non sono sempre capaci di distinguerle dalla verità_.

_Le università americane sono da molti anni un allevamento per l’antisemitismo_, spiega Kanta Ahmed. _C’è una fusione tra l’islamismo assetato di sangue e l’antisemitismo ultra-progressista di sinistra, quello che io chiamo “neo-Orthodox woke” (“woke” è un termine politico che trova la sua origine nell’inglese afro-americano, che denota un incremento dell’attenzione verso problemi di giustizia sociale, razziale e di genere). Secondo questa concezione, ogni persona è o un oppressore o una vittima. E sono gli ebrei, i discendenti delle vittime dell’Olocausto, ad essere percepiti come i nuovi nazisti. Questa è la ragione per cui ci sono molti sostenitori di Hamas in tante università. Questa posizione è legata all’attitudine verso Israele quale potenza coloniale che occupa i palestinesi. I palestinesi sono realmente prigionieri, ma non da Israele, bensì dall’islam radicale assetato di sangue. Allo stesso tempo la situazione attuale offre una certa opportunità: l’antisemitismo attuale è manifestato in tutta la sua disgustosa nudità, che ci permette di combatterlo_.

“È mio dovere morale e religioso come musulmana testimoniare ciò che è accaduto qui”.

Il dottor Qanta Ahmed parla al Technion sui crimini contro l’umanità di Hamas – 29 ottobre 2023