Fondamenta dei diritti legali internazionali del popolo ebraico e dello Stato di Israele

Fino a una decina di anni fa la dizione territori occupati riferita alle zone amministrate dall’Autorità Palestinese era usata soltanto dagli estremisti arabi ed era fermamente rifiutata dai governanti israeliani. Col passar del tempo la dizione è diventata talmente comune, ovvia accettata internazionalmente da non sembrare più bisognosa di alcuna spiegazione o precisazione. L’attenzione si è concentrata tutta sul comportamento dello Stato d’Israele, accusato di non volere ritirarsi da territori che non sono suoi.
Purtroppo, nella battaglia contro questa falsa accusa, i sostenitori di Israele in gran parte hanno sbagliato strategia perché hanno collocato la linea del fronte a una distanza troppo vicina ai fatti attuali. Si parla di sicurezza militare o di mancati accordi di equo scambio fra i contendenti, ma non si va alle radici originarie del problema. Continua a leggere su NsI