News del 15 novembre 2023 Traduzione di Monica Tamagnini
- Ricordati, YHVH, di ciò che fecero i figli di Edom il giorno in cui Gerusalemme [fu conquistata] – coloro che dissero: “Abbattetela, demolitela fino alle sue fondamenta!” Figlia di Babilonia, destinata alla distruzione, beato sarà colei che ti renderà la retribuzione secondo ciò che ci hai fatto”. (Salmo 137:7-8)
- “Stendete le vostre linee di battaglia contro Babilonia da ogni lato, voi tutti che tendete l’arco. Sparate contro di lei, non risparmiate le vostre frecce, perché ha peccato contro YHVH. Alza il vostro grido di battaglia contro di lei da ogni parte! . . . Le sue torri sono cadute, le sue mura sono state abbattute. Perché questa è la vendetta di YHVH: vendicatevi di lei! Ciò che ha fatto agli altri, fatelo anche a lei!” (Geremia 50:14-15)
- “Ma io ripagherò Babilonia e tutti gli abitanti della Caldea per tutto il male che hanno fatto a Sion davanti ai vostri occhi”, dichiara YHVH (Geremia 51:24).
- “Tuttavia, tutti quelli che ti divorano saranno divorati, tutti i tuoi nemici, tutti quanti, saranno deportati; quelli che ti spogliano saranno spogliati, quelli che ti saccheggiano li abbandonerò al saccheggio. Ma io medicherò le tue ferite, ti guarirò delle tue piaghe’, dice l’Eterno, ‘poiché ti chiamano la scacciata, la Sion di cui nessuno si cura’”.’” (Geremia 30:16-17)
- «La violenza fatta a me e alla mia carne ricada su Babilonia», dirà l’abitante di Sion; E: “Il mio sangue ricada sugli abitanti della Caldea”, dirà Gerusalemme. Pertanto, questo è ciò che YHVH dice: “Ecco, io difenderò la tua causa e mi vendicherò per te” (Geremia 51:35-36).
- “In verità Babilonia dovrà cadere a causa degli uccisi d’Israele” (Geremia 51:49)
- Dio sta rimuovendo tutte le restrizioni sui cuori malvagi dei leader mondiali e delle loro nazioni, che sono intenzionati a fare scelte che li condurranno ad un’eternità separati dal Dio di Giacobbe. La loro ricerca di fare del male al popolo ebraico determinerà il loro destino eterno.
I media mondiali non vedono gli eventi attraverso gli occhi della Bibbia. Non comprendono cosa sia realmente l’antisemitismo demoniaco visto attraverso gli occhi di Dio. Ecco cinque scritture che riflettono il cuore e la mente di Dio su questo argomento e quali sono i Suoi piani per coloro che maledicono il popolo ebraico:
- E benedirò coloro che ti benedicono, e colui che ti umilia (o disonora o denigra o tratta come se non avesse alcuna importanza – questi sono tutti aspetti del verbo ebraico qalal) lo maledirò (Genesi 12:3a)
- In tutta la loro afflizione anche Lui fu afflitto (Isaia 63:9)
- Poiché questo è ciò che YHVH il Dio degli eserciti dice: “Poiché così parla l’Eterno degli eserciti: “È per rivendicare la sua gloria che egli mi ha mandato verso le nazioni che hanno fatto di voi la loro preda; perché chi tocca voi tocca la pupilla dell’occhio suo”. (Zaccaria 2:8)
- Israele era sacro a YHVH, la primizia della Sua messe. Tutti quelli che ne mangiarono divennero colpevoli; il male piombò su di loro, dichiara YHVH (Geremia 2:3)
- Riversa la tua ira sulle nazioni che non ti conoscono e sulle famiglie che non invocano il tuo nome! Poiché hanno divorato Giacobbe; lo hanno divorato e consumato e hanno devastato il suo insediamento (Geremia 10:25)
Il classico del prete cattolico Edward Flannery “L’angoscia degli ebrei: ventitré secoli di antisemitismo” mostra come gli imperi pagani greco e romano credevano con arroganza che il popolo di Israele fosse una nazione primitiva: non adoravano un Dio invisibile? Non si rifiutavano di inchinarsi davanti all’ellenismo, una cultura superiore? Non si mantenevano separati e distinti da tutte le altre nazioni?
I Padri Patristici si ispiravano anche alle leggende pagane antiebraiche che accusavano gli ebrei di sacrificare i gentili, di mangiare la loro carne e di bere il loro sangue. Nel corso dei secoli sorsero leggende antiebraiche, che raccontavano false storie di ebrei che rapivano bambini gentili, li sacrificavano e poi usavano il loro sangue per preparare le matzah pasquali. In Gran Bretagna, le diffamazioni antiebraiche sui bambini gentili assassinati come Guglielmo di Norwich e Sant’Ugo di Lincoln crescevano come erbacce, attribuendo falsamente la loro morte a mani ebraiche – provocando mortali pogrom antisemiti contro gli ebrei inglesi. Leggende come queste sono ancora vive e vegete, propagate con entusiasmo dalla televisione siriana ed egiziana nel mondo musulmano.
- Ogni volta che Hamas lancia attacchi terroristici contro Israele, i suoi stessi media jihadisti tirano fuori le diffamazioni del sangue collaudate nel tempo, accusando ancora una volta gli ebrei di essere nemici dell’umanità, crudeli assassini di donne e bambini indifesi.
Ecco una breve spiegazione dei reali “fatti sul campo” – un correttivo alle bugie generate dai jihadisti riguardo agli eventi legati alla guerra a Gaza e in Israele in questo momento:
- Hamas ha lanciato oltre 10.000 razzi dalle aree civili di Gaza verso aree civili ebraiche (un doppio crimine di guerra). Affinché l’IDF e l’IAF possano eliminare questi lanciarazzi, le squadre che li sparano e le armi jihadiste, l’esercito israeliano deve sparare nelle aree in cui Hamas sta utilizzando i civili di Gaza come scudi umani. Questa deliberata strategia di Hamas mira a ottenere filmati di cronaca di abitanti di Gaza sanguinanti, sperando di far sembrare Israele l’aggressore e Hamas la vittima.
- L’IDF ha sviluppato strategie specifiche per evitare vittime civili a Gaza – tra cui il lancio di volantini che avvertono gli abitanti di Gaza delle prossime aree di attacco; dando preavviso a coloro che vivono negli edifici dove Hamas ha quartier generali, depositi di armi e lanciarazzi, intimando alle persone di lasciare quegli edifici prima che vengano distrutti, ecc.
- Hamas controlla tutti i resoconti dei media provenienti da Gaza, spesso uccidendo i giornalisti che mettono in dubbio le prospettive di Hamas e le statistiche riguardanti morti e feriti.
- Le statistiche di Hamas non distinguono fra vittime civili e terroristi di Hamas. Presentano tutte le vittime come cittadini, donne e bambini disarmati. Negano l’esistenza dei loro quartier generali poiché sono stati deliberatamente posizionati sotto i principali ospedali di Gaza. Solo dopo la guerra si potranno accertare i numeri precisi. Nei conflitti precedenti, oltre l’80% delle vittime erano jihadisti di Hamas.
- Oltre 1.000 razzi di Hamas e della Jihad islamica hanno fatto cilecca in questa guerra, cadendo a Gaza e uccidendo gli abitanti di Gaza. Questi fatti verificati non si trovano da nessuna parte nei reportage dei media mondiali, poiché Hamas non consente la libera cronaca. Un esempio recente è stato un rapporto dei media di Hamas secondo cui “un razzo dell’IDF ha colpito l’ospedale al-Shifa a Gaza” (dove Hamas ha il suo quartier generale). Successivamente è stato verificato che si trattava di un razzo di Hamas che ha fatto cilecca.
- Oltre 10.000 razzi di Hamas sono stati lanciati contro i civili israeliani. Se questi non fossero stati intercettati dal sistema anti-razzo israeliano Iron Dome, molti israeliani sarebbero stati assassinati. Israele sta cercando di non colpire i civili di Gaza, ma Hamas sta cercando di colpire i civili israeliani. I mezzi di informazione non riportano queste verità.
- “Hamas ha seguito questa strategia molte volte in passato, lanciando razzi contro le comunità civili israeliane e costruendo sotto il confine sofisticati tunnel d’attacco da cui i combattenti avrebbero fatto irruzione nel cuore delle comunità ebraiche e avrebbero compiuto omicidi di massa e rapimenti. Migliaia di palestinesi sono morti, compresi gli scudi umani che sono così centrali nella strategia di Hamas, mentre l’IDF è stato costretto a difendere con la forza il suo popolo. Il mondo ha spesso reagito con orrore e indignazione, incolpando Israele per lo spargimento di sangue provocato da Hamas, proprio come previsto”.
Un recente esempio di moderna accusa del sangue (secondo cui gli ebrei hanno l’abitudine di uccidere bambini) si trova nella recente dichiarazione del presidente francese Emmanuel Macron, in un’intervista della BBC al Palazzo dell’Eliseo a Parigi. Ha accusato Israele di bombardare bambini senza giustificazione e ha ordinato a Israele di smetterla: “De facto, oggi, i civili vengono bombardati, de facto. Questi bambini, queste donne, questi anziani vengono bombardati e uccisi. Quindi, non vi è alcuna ragione per ciò e alcuna legittimità. Quindi, esortiamo Israele a fermarsi”. I titoli dei giornali mondiali si sono concentrati sulla frase di Macron: “Israele deve smettere di uccidere donne e bambini a Gaza”.
La risposta del primo ministro Netanyahu è stata precisa:
- “La responsabilità di qualsiasi danno ai civili ricade su Hamas-Isis e non su Israele. Va ricordato che Israele è entrato in guerra a causa del brutale assassinio di centinaia di israeliani da parte di quell’organizzazione terroristica e della presa in ostaggio di più di 200 israeliani. Mentre Israele fa tutto ciò che è in suo potere per evitare di nuocere ai civili e li esorta a lasciare le aree di battaglia, Hamas-ISIS sta facendo tutto il possibile per impedire loro di spostarsi in aree sicure e usarli come scudi umani. Hamas-ISIS tiene crudelmente in ostaggio il nostro popolo – donne, bambini, anziani – e così commette un crimine contro l’umanità. Hamas-Isis utilizza scuole, moschee e ospedali come centri di comando dei terroristi. I crimini commessi oggi da Hamas-Isis a Gaza saranno commessi domani a Parigi, New York e in tutto il mondo. I leader del mondo dovrebbero condannare Hamas-Isis, non Israele”.
Per non essere da meno, il primo ministro canadese Justin Trudeau ha aggiunto alcuni commenti martedì all’inaugurazione di un impianto di produzione di celle per batterie agli ioni di litio E-One Moli da un miliardo di dollari a Maple Ridge, British Columbia:
“La tragedia umana che si sta svolgendo a Gaza è straziante, soprattutto la sofferenza che vediamo dentro e intorno all’ospedale al-Shifa. Sono stato chiaro sul fatto che il prezzo della giustizia non può essere la continua sofferenza di tutti i civili palestinesi. Anche le guerre hanno delle regole. Tutte le vite innocenti hanno lo stesso valore, israeliane e palestinesi. Esorto il governo israeliano a dare prova della massima moderazione. Il mondo lo guarda in TV e sui social media. Ascoltiamo le testimonianze di medici, familiari, sopravvissuti, ragazzi che hanno perso i genitori. Il mondo è testimone di questa uccisione di donne, bambini e neonati. Tutto questo deve finire”.
Questa diffamazone del sangue accusava Israele di aver deliberatamente ucciso donne, bambini e neonati. Ancora una volta, questi sono tutti argomenti di discussione di Hamas, ma di tanto in tanto escono dalla bocca di un leader occidentale.
Il primo ministro israeliano Netanyahu ha risposto su Twitter entro due ore alle accuse di Trudeau:
“Non è Israele che prende deliberatamente di mira i civili, ma Hamas che ha decapitato, bruciato e massacrato civili nei peggiori orrori perpetrati contro gli ebrei dall’Olocausto. Mentre Israele fa di tutto per tenere i civili lontani dal pericolo, Hamas fa di tutto per tenerli in pericolo. Israele fornisce ai civili a Gaza corridoi umanitari e zone sicure; Hamas impedisce loro di andarsene sotto la minaccia delle armi. È Hamas, e non Israele, che dovrebbe essere ritenuto responsabile di aver commesso un doppio crimine di guerra: prendere di mira i civili e nascondersi dietro i civili. Le forze della civiltà devono sostenere Israele nello sconfiggere la barbarie di Hamas”.
Il motto nazionale del Canada è in latino: “Et dominabitur a mari usque ad mare, et a flumine usque ad terminos orbis terrarium” (Vulgata latina Salmo 71:8). La versione italiana del Salmo 72:8 e’: “Possa egli anche governare da mare a mare, e dal fiume [Eufrate] fino alle estremità della terra”. Questa preghiera profetica è stata scritta dal re Salomone e parla del giorno a venire in cui il Messia Yeshua governerà sull’intero pianeta da una Gerusalemme ebraica. In quel giorno il popolo ebraico sarà pienamente riunito nella terra “tra il Fiume e il Mare”. In quel giorno i loro nemici saranno completamente annientati.
I cristiani canadesi che hanno scelto questo motto sapevano che il Canada si trova tra due oceani: l’Atlantico e il Pacifico. Questi cristiani credevano nella Teologia della Sostituzione: nella loro comprensione, il Salmo 72 poteva applicarsi altrettanto facilmente al Canada quanto a Israele. Eppure la parola profetica di Dio è chiara. I due corpi d’acqua sono il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Israele è il popolo che vi abiterà, secondo l’immutabile promessa di YHVH, il Dio di Giacobbe.
Ascoltate la parola di YHVH, nazioni, e annunciatela alle coste lontane e dite: “Colui che ha disperso Israele lo radunerà e lo custodirà come un pastore custodisce il suo gregge. Perché YHVH ha riscattato Giacobbe e lo ha riscattato dalla mano di colui che era più forte di lui. Verranno e grideranno di gioia sull’altura di Sion e saranno raggianti per la munificenza di YHVH. . . e non languiranno mai più!” (Geremia 31:10-12)
Il mantra “Dal fiume al mare, la Palestina sarà libera” è stato ascoltato durante le manifestazioni pro-Hamas in tutto il pianeta. Questo mantra antiebraico ha anche collegamenti spirituali contraffatti col Salmo 72:8. Dagli anni ’60, questa frase è stata usata dai leader terroristi dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina, da Hamas e dall’Iran e dai loro simpatizzanti (compresi gli studenti attivisti nei campus universitari). È una chiamata alle armi per la creazione di uno Stato di Palestina dal fiume Giordano al Mar Mediterraneo, cancellando così lo Stato di Israele e il suo popolo. Hamas chiede la distruzione di Israele nella sua Carta ed è a questo scopo che il 7 ottobre 2023 da Gaza e’ passato in Israele per attaccare civili israeliani, uccidendo, violentando, torturando oltre 1.200 persone e rapendone oltre 240, nel giorno più funesto per gli ebrei dopo l’Olocausto.
- Il leader spirituale di Hamas e Sheikh Ahmed Yasin; al-Majallah (Londra), 31 marzo 2002: “Dichiariamo molto chiaramente che la Palestina da al Naqurah a Rafah e dal [fiume] Giordano al Mar Mediterraneo è terra della Palestina”.
- Il primo ministro di Hamas, Ismail Haniyeh; Televisione Al-Aqsa, 14 dicembre 2011: “I principi [di Hamas] sono definitivi e non negoziabili: Palestina significa Palestina nella sua interezza, dal fiume al mare. Non ci sarà alcuna concessione di un solo centimetro della terra di Palestina”.
- Il capo del Politburo di Hamas, Khaled Meshal; Centro di Studi e Consultazioni al-Zaytouna, Beirut, 28-29 novembre 2012: “La Palestina, dal fiume al mare, dal nord al sud, è la terra dei palestinesi; la loro patria e il loro legittimo diritto. Non rinunceremo ad un centimetro o parte di esso, per nessuna ragione o sotto nessuna circostanza e pressione”.
- Il presidente iraniano Ibrahim Raisi; 11 novembre 2023: “L’unica soluzione a questo conflitto è la resistenza continua contro l’oppressione israeliana fino alla fondazione dello Stato palestinese dal fiume al mare.”
Nei giorni scorsi il cancelliere austriaco Karl Nehammer ha annunciato che i canti a sostegno di Hamas, compresi gli appelli come “dal fiume al mare”, diventeranno un reato penale in Austria.
Il quartier generale di Hamas è situato sotto il principale ospedale al-Shifa di Gaza. Israele ha comunicato queste informazioni al mondo ogni volta che Hamas ha attaccato Israele. Ma l’IDF non ha mai affrontato militarmente questo problema in modo diretto. Questa volta sta accadendo qualcosa di diverso. L’IDF ha circondato l’ospedale di al-Shifa (e due adiacenti, al-Rantisi e al-Nasser). I Navy Seals israeliani hanno fatto irruzione in uno degli ospedali e hanno trovato grandi scorte di esplosivi e armi, oltre a vestiti e biberon appartenenti agli ostaggi israeliani. Le motociclette utilizzate per rapire gli ostaggi sono state ritrovate nel seminterrato dell’ospedale al-Rantisi, adiacente ad al-Shifa. La pianificazione strategica e il valore dimostrato dall’IDF nel catturare questi ospedali senza causare vittime a coloro che erano effettivamente pazienti (e non terroristi di Hamas nascosti), e possibilmente liberando eventuali ostaggi ancora prigionieri, richiedono grande coraggio e sono degni di grande encomio. Ma i commenti dell’amministrazione americana su questa operazione eroica sono scioccanti nella loro ottusità:
- Il consigliere per la sicurezza nazionale statunitense Jake Sullivan ha dichiarato domenica al programma ‘Face the Nation’ della CBS News in merito all’operazione dell’IDF per liberare l’ospedale al-Shifa di Gaza City: “Gli Stati Uniti non vogliono vedere scontri a fuoco negli ospedali dove persone innocenti, pazienti che ricevono cure mediche, si trovano nel fuoco incrociato. E su questo abbiamo avuto consultazioni attive con le forze di difesa israeliane. . . La conclusione è che non vogliamo vedere scontri a fuoco negli ospedali”.
- Il presidente Biden ha dichiarato: “Non sono stato riluttante nell’esprimere le mie preoccupazioni su ciò che sta accadendo e spero e mi aspetto che si tratti di un’azione meno invasiva nei confronti dell’ospedale. . . Quindi rimango un po’ fiducioso ma l’ospedale deve essere protetto”.
- Questi commenti stonati potrebbero effettivamente rafforzare la mano delle forze jihadiste in questa situazione e andare a vantaggio degli obiettivi di pubbliche relazioni di Hamas.
Un ultimo esempio, questa volta riguardante il Libano. Il gruppo terroristico jihadista Hezbollah, sostenuto dall’Iran, ha lanciato missili anticarro e colpi di mortai contro civili israeliani e soldati dell’IDF che si trovavano nelle fattorie e nelle città sul lato israeliano della linea di guerra. Oltre 21 israeliani sono rimasti feriti, uno in modo grave. Dieci civili e soldati israeliani sono stati uccisi dal fuoco di Hezbollah. L’IDF ha risposto solo al fuoco e non ha preso iniziative preventive (come richiesto dagli americani), eliminando le squadre missilistiche libanesi e le piattaforme di lancio da dove Hezbollah ha diretto il fuoco contro Israele.
Eppure la scorsa settimana il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin “ha espresso preoccupazione” al ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, riguardo al coinvolgimento di Israele in Libano, secondo un rapporto del quotidiano statunitense Axios, che cita tre fonti statunitensi e israeliane che sono state informate della chiamata. Queste fonti affermano che “il messaggio di Austin a Gallant riflette la crescente ansia alla Casa Bianca che l’azione militare israeliana in Libano stia esacerbando le tensioni lungo il confine, che potrebbero portare a una guerra regionale”. Fonti anonime hanno affermato che alcuni membri dell’amministrazione temono che Israele stia cercando di “provocare” Hezbollah, il che potrebbe a sua volta “creare un pretesto per una guerra più ampia in Libano” che potrebbe trascinare gli Stati Uniti e altri attori regionali, come l’Iran, nella guerra del Libano. Secondo il New York Times, altri funzionari anonimi dell’amministrazione statunitense hanno illustrato a Israele i passi da compiere su come ridurre le vittime civili, anche “usando bombe più piccole contro Hamas”.
Un esperto militare britannico osserva: “Nonostante leader politici come Joe Biden e Rishi Sunak abbiano finora resistito alle richieste rivolte a Israele di cessate il fuoco, questi stessi politici affermano che Israele deve osservare le leggi di guerra e ridurre al minimo le vittime civili. Sanno che è esattamente ciò che sta facendo l’IDF, e le loro parole equivalgono a un atteggiamento volto a placare elementi del loro elettorato che si oppongono al sostegno a Israele. Non dovrebbero fornire copertura a Hamas e ai suoi sostenitori in questo modo”.
Persino le superpotenze non vincono tutte le guerre. La vittoria decisiva è sfuggita ai vertici americani in Afghanistan, Iraq, Siria, Libia e Libano. Eppure Francia, Gran Bretagna, America e Canada non hanno problemi a dire a Israele come sconfiggere proprio i nemici che quelle superpotenze non sono riuscite a sconfiggere. Forse sarebbe opportuna una certa umiltà quando si danno tali consigli.
Il colonnello Richard Kemp e’ un esperto militare di fama mondiale. Ex comandante dell’esercito britannico in Afghanistan (alla guida dell’operazione Fingal in Afghanistan da luglio a novembre 2003), Irlanda del Nord, Bosnia e Macedonia, ha prestato servizio presso la NATO e l’ONU e ha partecipato alla Guerra del Golfo in Iraq. È consulente sul terrorismo internazionale per il Comitato congiunto di intelligence del governo britannico, dove ha scritto la dottrina delle forze britanniche sulla gestione degli attentati suicidi.
Il colonnello Kemp si è recentemente rivolto al Comitato per gli affari esteri e la difesa della Knesset, affermando che “nessun esercito al mondo agisce con tanta discrezione e grande cura quanto l’IDF per ridurre al minimo i danni. Gli Stati Uniti e il Regno Unito sono attenti, ma non tanto quanto Israele”.
Nel suo discorso al Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, Ginevra, il 16 ottobre 2009 riguardante la guerra del 2006 tra Israele e Hamas, il colonnello Kemp ha dichiarato:
- “Sulla base delle mie conoscenze ed esperienze, posso dire questo: durante l’Operazione Piombo Fuso, l’IDF ha fatto più per salvaguardare i diritti dei civili in una zona di combattimento di qualsiasi altro esercito nella storia della guerra. Israele lo ha fatto affrontando un nemico che ha deliberatamente posizionato la sua capacità militare dietro lo scudo umano della popolazione civile. Hamas, come Hezbollah, sono esperti nel manipolare l’agenda dei media. Entrambi avranno sempre persone pronte a rilasciare interviste condannando le forze israeliane per crimini di guerra. Sono abili nel mettere in scena e distorcere gli incidenti. L’IDF si trova ad affrontare una sfida che noi britannici non dobbiamo affrontare nella stessa misura. È la presunzione automatica e pavloviana di molti media internazionali e di gruppi internazionali per i diritti umani che l’IDF abbia torto e stia abusando dei diritti umani. La verità è che l’IDF ha adottato misure straordinarie per informare i civili di Gaza delle aree prese di mira, distribuendo oltre 2 milioni di volantini e facendo oltre 100.000 telefonate. Molte missioni che avrebbero potuto mettere fuori uso le capacità militari di Hamas sono state annullate per evitare vittime civili. Durante il conflitto, l’IDF ha concesso a Gaza enormi quantità di aiuti umanitari. Consegnare aiuti nelle mani nemiche è, per un tattico militare, una cosa del tutto impensabile. Ma l’IDF si è assunta questi rischi. Nonostante tutto ciò, ovviamente sono stati uccisi civili innocenti. La guerra è caos e possono esserci errori. Ci sono stati errori da parte delle forze britanniche, americane e di altri paesi in Afghanistan e in Iraq, molti dei quali possono essere attribuiti a errori umani. Ma gli errori non sono crimini di guerra. Più di ogni altra cosa, le vittime civili sono una conseguenza del modo di combattere di Hamas. Hamas ha deliberatamente cercato di sacrificare i propri civili”.
- “A mio avviso, le azioni intraprese dall’IDF sono state necessarie per difendere il popolo di Israele dagli attacchi continui, intensivi e letali di Hamas e di altri gruppi a Gaza. È dovere inalienabile di ogni governo usare le proprie forze armate per proteggere il proprio territorio e i propri cittadini da attacchi esterni… Poiché la Striscia di Gaza è effettivamente uno stato separato, al di fuori del controllo israeliano, queste azioni equivalgono ad un attacco da parte di un paese straniero contro il territorio israeliano. In queste circostanze non conosco nessun altro metodo di attacco efficace per sopprimere il lancio missilistico di un aggressore se non quello utilizzato dall’IDF, vale a dire attacchi aerei e di artiglieria di precisione contro le strutture di comando e controllo, i combattenti e le munizioni di Hamas e di altri gruppi a Gaza. E non c’e’ stato nessun esperto militare di nessun paese che abbia proposto un mezzo di difesa alternativo e praticabile contro tali aggressioni… In conclusione, a mio parere l’IDF ha adottato misure eccezionali per aderire alle leggi sui conflitti armati e per ridurre al minimo le vittime civili a Gaza. Durante il conflitto molti politici, leader delle Nazioni Unite, gruppi per i diritti umani e ONG hanno chiesto agli israeliani di intraprendere azioni per ridurre al minimo le vittime civili a Gaza. Eppure nessuno di loro ha suggerito altri modi per farlo. Concludo che ciò sia avvenuto perché Israele stava adottando tutte le misure possibili. Credo che Israele sia leader mondiale nelle azioni volte a ridurre al minimo le vittime civili; e ciò è confermato dagli sforzi compiuti dall’esercito americano, il più sofisticato e potente del mondo, per imparare dall’IDF su questo tema”.
Un recente articolo del colonnello Kemp sottolinea le dinamiche militari e le lezioni strategiche che il mondo deve imparare dall’esempio combattivo di Israele:
- “Troppo spesso le nazioni occidentali, nonostante precedenti rifiuti, condanne e talvolta ostilità, alla fine sono state costrette a seguire l’esempio di Israele per proteggere il loro popolo. Le risposte americane ed europee agli attacchi jihadisti sul proprio territorio, soprattutto dopo l’11 settembre, ne sono un esempio. Stiamo vivendo un altro esempio: la minaccia nucleare iraniana. I leader israeliani hanno ripetutamente avvertito che il programma nucleare di Teheran rappresenta non solo un grave pericolo per il loro paese ma per l’intera regione e per il mondo. Come nella sua risposta a Monaco, Israele sta conducendo una campagna segreta per fermarlo, anche attraverso omicidi mirati. Nel frattempo gli Stati Uniti e i paesi europei stanno accontentando i mullah di Teheran, proprio come fecero con i terroristi palestinesi negli anni ’70, e sono sul punto di concludere un accordo che aprirà la strada a una capacità nucleare iraniana. Questa volta, ignorare gli avvertimenti israeliani avrà conseguenze ancora più terribili e di vasta portata”.
Pregate per chiarezza, coraggio morale, discernimento e strategie per la leadership di Israele a tutti i livelli nell’affrontare la minaccia Hamas-Hezbollah-Iran.
Pregate affinché i leader israeliani resistano alle pressioni internazionali affinché la crudele dittatura terroristica di Hamas a Gaza possa finalmente essere distrutta.
Pregate per una minima perdita di vite umane da parte di Israele e per quegli abitanti di Gaza che sono veramente innocenti.
Pregate per il salvataggio fisico dei 238 israeliani (bambini compresi) rapiti da Hamas. Un soldato dell’IDF rapito, Noa Marciano, è stato brutalmente assassinato da Hamas mentre era prigioniero.
Pregate affinché il braccio teso di YHVH non si ritiri prima di aver fatto giustizia sui nemici di Dio.
Pregate per il risveglio dell’esercito ebraico profetico di Ezechiele in tutta la terra.
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