News del 19 novembre 2023 Traduzione di Monica Tamagnini

Il Re Davide profetizzò che negli Ultimi Giorni i leader internazionali di questo pianeta ribelle si sarebbero uniti per opporsi al Dio di Israele, al Messia di Israele e al Regno davidico:

Perché infuriano le nazioni e i popoli tramano cose vane? I re della terra prendono posizione e i governanti cospirano insieme contro YHVH e contro il Suo Messia, dicendo: “Strappiamo le loro catene e gettiamo via da noi le loro corde!” Ride chi siede nei cieli; YHVH li deride. Allora parlerà loro nella sua ira e li spaventerà nella sua ira (Salmo 2:1-5).

Il Salmo 83 fu scritto da Asaf – un profeta reale (1 Cronache 25:1-3), un veggente (2 Cronache 29:30), un leader del culto (1 Cronache 16:7-8, 37-38) e un percussionista (1 Cronache 16:5). Ha ripreso il tema di Davide e lo ha ampliato, profetizzando che le nazioni del Medio Oriente avrebbero formato una cospirazione, un’unione militare, con un duplice scopo: formare un patto contro il Dio di Israele e distruggere totalmente il popolo ebraico attraverso il genocidio:

Poiché ecco, i tuoi nemici tremano e quelli che ti odiano si sono esaltati. Fanno astuti piani contro il tuo popolo e cospirano insieme contro i tuoi cari. Hanno detto: “Venite e annientiamoli come nazione, affinché il nome di Israele non sia più ricordato”. Perché hanno cospirato insieme con una sola mente; Fanno un patto contro di te (Salmo 83:2-5).

 

  • Lo scossone tremante che questo pianeta sta avvertendo ora preannuncia l’arrivo di questi giorni profetici.
 
Hamas e Israele: due narrazioni uguali? Due atrocità uguali?
L’alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, ha recentemente visitato il Kibbutz Be’eri, dove almeno 85 delle 1.200 persone sono state assassinate il 7 ottobre 2023 e da dove circa 30 delle oltre 240 sono stati rapite. Con il sangue delle vittime ebree che macchia ancora il terreno, Borrell, nato in Spagna, ha dichiarato: “Israele deve essere difeso, ma un orrore non ne giustifica un altro: civili innocenti [palestinesi di Gaza], tra cui migliaia di bambini, sono morti nelle ultime settimane.”

Borrell non sta rivelando un contesto importante – qualcosa che è noto a tutti i media mondiali – il fatto che Hamas non consente la libertà di stampa e la cronaca indipendente a Gaza. Pertanto, le cifre sulle vittime fornite dai media stranieri sono state e continuano ad essere notevolmente esagerate. Le argomentazioni del rappresentante dell’UE Borrell seguono pedissequamente i diktat della comprovata campagna di propaganda di Hamas. Ecco come funziona tutto sul campo in tempo reale:

 

  • Hamas avvia le ostilità lanciando razzi contro i civili israeliani, mentre nasconde i suoi lanciatori, le squadre terroristiche e le armi dietro scudi civili a Gaza.
  • Hamas poi accusa Israele di crimini di guerra quando l’IDF attacca quei lanciatori, squadre terroristiche e armi – anche se l’IDF cerca di evitare vittime civili ove possibile.
  • I media mondiali, l’ONU, l’UE e i media occidentali accusano Israele di crimini di guerra, utilizzando i dati falsi e propagandistici circa le vittime di Hamas.
 
Borrell ha paragonato il massacro di cittadini israeliani da parte di Hamas all’individuazione mirata da parte dell’IDF delle fonti di fuoco dei terroristi jihadisti. Questo non è solo un confronto grossolanamente impreciso; è moralmente riprovevole e intrinsecamente malvagio. Fare un’equivalenza morale tra un piromane e un pompiere è criminalmente malevolo.
 
La Bibbia ci presenta un metro di misura in Giudici 11:12-33 che aiuta a chiarire tale disonestà diplomatica. Il popolo di Ammon aveva terrorizzato e ucciso gli ebrei che si erano stabiliti in territori precedentemente amorrei (non ammoniti). Il giudice Iefte inviò degli inviati ad Ammon per vedere se fosse possibile una soluzione pacifica: “Che conflitto abbiamo io e te, che tu sia venuto da me per combattere contro la mia terra?” Gli Ammoniti risposero con un racconto falsificato, accusando Israele di aver rubato la terra degli Ammoniti: “È perché Israele prese la mia terra quando salì dall’Egitto, dall’Arnon fino allo Jabbok e al Giordano. Quindi restituiscili pacificamente adesso. Iefte negò con veemenza queste bugie degli ammoniti, raccontò la vera storia biblica e poi dichiarò: “Quindi non ho peccato contro di te, ma tu mi stai facendo del male facendomi guerra. Possa YHVH, il giudice, giudicare oggi tra i figli di Israele e i figli di Ammon!” Ma il re dei figli di Ammon non diede retta al messaggio che Iefte gli aveva mandato. . . Iefte passò dalla parte dei figli di Ammon per combattere contro di loro. E YHVH glieli consegnò. Inflisse loro una grandissima sconfitta da Aro’er fino all’ingresso di Minnit, venti città e fino ad Avel Kramim. Così i figli di Ammon furono sottomessi davanti ai figli d’Israele”.
 

Utilizzando lo stesso approccio biblico di Iefte, il racconto storico nel Libro di Giosuè mostra che il Dio di Giacobbe diede l’intera area di Gaza a Giuda come parte della loro eredità tribale: “Questa è l’eredità della tribù dei figli di Giuda secondo le loro famiglie. . . Ashdod, le sue città e i suoi villaggi; Gaza, le sue città e i suoi villaggi, fino al torrente (ebraico: nahal) d’Egitto e al Mar Grande, fino alla sua costa” (Giosuè 15:20, 47). Gli eserciti d’invasione jihadisti guidati da Amr ibn al-As conquistarono Gaza intorno al 638 d.C.. Fu allora che gli arabi entrarono nella Terra d’Israele. Gli occupanti originali kosher della Terra d’Israele, secondo il Dio d’Israele, sono il popolo ebraico, non gli arabi.

 

  • Dal punto di vista biblico, i conquistatori islamici che rivendicarono Gaza e l’intera terra di Israele attraverso la conquista jihadista non hanno mai invalidato e non possono invalidare la proprietà di quelle terre data al popolo ebraico da Dio. “Poiché i doni e la chiamata di Dio [sul popolo ebraico] sono irrevocabili” dice Paolo in Romani 11:29. Proprio come gli Ammoniti rivendicavano terre che non erano loro, così gli abitanti di Gaza e i palestinesi rivendicano terre (in virtù della jihad) che non sono loro. Dio sta facendo di questa questione un punto di contesa internazionale e presto giudicherà tutte le nazioni che rifiutano di riconoscere il dono irrevocabile della terra da parte di Dio ai figli e alle figlie di Giacobbe (vedere Gioele 3:1-2; Zaccaria 14:1-3).
 
 
Sostengono i terroristi e dicono a Israele di star buono 

L’Alto Rappresentante dell’UE Josep Borrell, nella sua breve visita sulla scena del massacro, degli stupri, delle torture e del rapimento di neonati, bambini, adolescenti, padri, madri e pensionati israeliani da parte di Hamas, ha rimproverato Israele per la rabbia che provano davanti a queste atrocità, e li ha avvertiti di non cercare giustizia sui terroristi di Gaza: “Capisco le vostre paure e il vostro dolore. Capisco la vostra rabbia. Ma lasciate che vi chieda di non lasciarvi consumare dalla rabbia. Credo che sia questo che dovrebbero dirvi i migliori amici di Israele, perché ciò che fa la differenza tra una società civile e un gruppo terroristico è il rispetto della vita umana”. Quella di Borrell e’ pari a una diffamazione del sangue contro Israele: sta sostenendo che la distruzione da parte di Israele dei terroristi, delle loro armi, dei loro lanciarazzi e dei loro quartieri generali sia moralmente equivalente alle atrocità commesse da Hamas contro civili israeliani innocenti.
A questo proposito è utile uno sguardo al background di Borrell: ha contribuito a redigere la Costituzione europea che alla fine ha portato al Trattato di Lisbona, e all’epoca si era opposto all’inclusione del termine “eredità cristiana” per descrivere la storia spirituale dell’Europa.

La prospettiva del Dio di Giacobbe su questi temi è nettamente diversa da quella dell’Unione Europea. YHVH è arrabbiato per l’atteggiamento disinvolto e sprezzante delle nazioni nei confronti del popolo ebraico e del loro bene, e giura di rispondere con rabbia ardente, con vendetta e fuoco contro coloro che non si preoccupano di Sion, o che mostrano più attenzione per Hamas che per Sion:

 
  • Tuttavia, tutti quelli che ti divorano saranno divorati, tutti i tuoi nemici, tutti quanti, saranno deportati; quelli che ti spogliano saranno spogliati, quelli che ti saccheggiano li abbandonerò al saccheggio. Ma io medicherò le tue ferite, ti guarirò delle tue piaghe’, dice l’Eterno, ‘poiché ti chiamano la scacciata, la Sion di cui nessuno si cura’”. (Geremia 30:16-17)
  • La verità è scomparsa e chi si allontana dal male si espone a essere spogliato. L’Eterno ha visto, e gli è dispiaciuto che non ci sia più rettitudine; ha visto che non c’era più un uomo e si è stupito che nessuno intervenisse; allora il suo braccio gli è venuto in aiuto, e la sua giustizia lo ha sostenuto; egli si è rivestito di giustizia come di una corazza, si è messo in capo l’elmo della salvezza, ha indossato gli abiti della vendetta, si è avvolto di gelosia come in un manto. Egli renderà a ciascuno secondo le sue opere: il furore ai suoi avversari, il contraccambio ai suoi nemici; alle isole darà la loro retribuzione.  (Isaia 59:15-18)
  •  Ecco, il nome dell’Eterno viene da lontano; la sua ira è ardente, grande è il suo furore; le sue labbra sono piene di indignazione, la sua lingua è come un fuoco divorante; il suo fiato è come un torrente che straripa, che arriva fino al collo. Egli viene a vagliare le nazioni con il vaglio della distruzione e a mettere, tra le mascelle dei popoli, un morso che li faccia fuorviare. Allora intonerete dei canti, come la notte quando si celebra una festa; e avrete la gioia nel cuore, come chi cammina al suono del flauto per andare al monte dell’Eterno, alla Rocca d’Israele. L’Eterno farà udire la sua voce maestosa e mostrerà come colpisce con il suo braccio nel furore della sua ira, tra le fiamme di un fuoco divorante, in mezzo alla tempesta, a un diluvio di pioggia e a una grandine di pietre. Poiché, alla voce dell’Eterno, l’Assiro sarà costernato; l’Eterno lo colpirà con il suo bastone; e ogni passaggio del flagello destinatogli, che l’Eterno gli farà piombare addosso, sarà accompagnato dal suono di tamburelli e di cetre; l’Eterno combatterà contro di lui con braccio minaccioso. Poiché da lungo tempo Tofet è preparato, è pronto anche per il re; è profondo e ampio; sul suo rogo c’è del fuoco e legna in abbondanza; il soffio dell’Eterno, come un torrente di zolfo, sta per accenderlo.
  • Fu il loro salvatore in tutte le loro angosce. Non fu un inviato, né un angelo ma egli stesso a salvarli; nel suo amore e nella sua compassione li redense; se li prese in spalla e li portò sempre nei tempi passati; (Isaia 63:9)
  • Al vertice annuale sulla sicurezza dell’IISS Manama Dialogue in Bahrein, Josep Borrell ha dichiarato: “Hamas non può più avere il controllo di Gaza. Allora, chi avrà il controllo di Gaza? Penso che solo uno potrebbe farlo: l’Autorità Palestinese”. Come sottolineato nella nostra newsletter del 12 novembre 2023, l’Autorità Palestinese è essa stessa un gruppo terroristico che sovvenziona i terroristi. Ha origini naziste e nei Fratelli Musulmani. Il suo leader nega l’Olocausto. L’ANP/OLP è corrotta.Borrell sostiene un’organizzazione terroristica e sostiene la concessione del potere ai terroristi palestinesi, mentre rimprovera Israele e ci dice di non arrabbiarci eccessivamente per le atrocità jihadiste di Hamas.
 
Come rimpicciolire Israele rafforzando al tempo stesso i suoi nemici
Il 17 dicembre 1975 l’allora Segretario di Stato Dr. Henry Kissinger incontrò S’adun Hammadi, ministro degli Affari Esteri iracheno, presso la residenza dell’ambasciatore iracheno in Rue d’Andigne, a Parigi. In quell’incontro Kissinger si offrì volontario: “Non possiamo negoziare sull’esistenza di Israele ma possiamo ridurre le sue dimensioni a proporzioni storiche… Quindi, penso che tra dieci o quindici anni, Israele sarà come il Libano, in lotta per l’esistenza, senza alcuna influenza nel mondo arabo” (http://nsarchive.gwu.edu/NSAEBB/NSAEBB107/iraq04.pdf). Questa posizione di realpolitik del Dipartimento di Stato guida ancora oggi il pensiero di molti politici e presidenti americani.

Sabato 18 novembre 2023 il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha criticato la politica di insediamento di Israele in Cisgiordania e ha ripetuto gli appelli per la divisione della terra di Israele – una soluzione a due Stati. “Non vogliamo nuovi insediamenti in Cisgiordania”.

Questo stesso obiettivo viene ripetuto incessantemente dalla maggior parte dei leader mondiali oggi, una prefigurazione di Gioele 3:1-2 e Zaccaria 14:1-3 che fa riflettere:

 
  •  “Poiché ecco, in quei giorni, in quel tempo, quando ricondurrò dall’esilio quelli di Giuda e di Gerusalemme, 2 io radunerò tutte le nazioni e le farò scendere nella valle di Giosafat. Là chiamerò in giudizio a proposito del mio popolo Israele, la mia eredità, che esse hanno disperso fra le nazioni, e del mio paese che hanno spartito fra loro.”
  • Ecco, viene il giorno dell’Eterno, in cui le tue spoglie saranno spartite in mezzo a te. Io radunerò tutte le nazioni per fare guerra a Gerusalemme, e la città sarà presa, le case saranno saccheggiate, le donne violentate; la metà della città sarà deportata, ma il resto del popolo non sarà sterminato dalla città. Poi l’Eterno si farà avanti e combatterà contro quelle nazioni, come combatté tante volte nel giorno della battaglia.
 

L’IDF sta cercando con tutte le sue forze di sradicare Hamas – sia i terroristi che le sue infrastrutture – da Gaza. È un lavoro estenuante. Allo stesso tempo, il mondo islamico e i suoi simpatizzanti occidentali stanno girando la situazione, esercitando tutta la pressione possibile per fermare Israele sul suo cammino – in modo che Hamas possa vivere per combattere e massacrare gli ebrei un altro giorno. Hamas ha immagazzinato cibo, forniture mediche e benzina per far funzionare la sua organizzazione. Non ci sono carenze in questo settore, a condizione che Hamas smetta di rubare il petrolio delle Nazioni Unite e consenta ai cittadini di Gaza di accedere ai loro magazzini.

La pressione mondiale è ora su Israele affinché apra il rubinetto in modo che Hamas possa più facilmente rifornire le sue forze. Queste dinamiche sono state filmate e trasmesse al mondo, sebbene ignorate da gran parte dei cartelli mediatici mondiali. Ma il mondo è stranamente silenzioso riguardo alla richiesta insistente di Israele: prima di lasciare liberi tutti gli ostaggi, e poi di consentire gli aiuti umanitari. Ma gli ostaggi non sembrano essere la massima priorità per l’UE, l’ONU o gli USA; il mondo sta tentando di strappare quell’asso di picche dalle mani di Israele, e invece sta rafforzando le mani dei nemici di Israele. Immaginate se durante la Seconda Guerra Mondiale, nel 1944, la Società delle Nazioni avesse insistito per inviare convogli di aiuti umanitari a Berlino o Tokyo prima che si ottenesse una resa incondizionata. La seconda guerra mondiale sarebbe ancora in corso.

 

Due domande che fanno riflettere:

 

  • Perché l’Occidente sta cercando ostinatamente di definire questa guerra – non come una minaccia jihadista che deve essere completamente eliminata, prima che si diffonda e metastatizzi in Occidente – ma come una crisi degli aiuti umanitari a Gaza? Dato che questi sono punti di discussione e strategie di Hamas comprovati e veri, perché l’Occidente viene guidato per il naso in questo, ancora una volta?
  • Perché nessun paese musulmano offre soluzioni che possano eliminare Hamas e liberare i palestinesi dal dominio del terrore jihadista di Hamas? Perché nessun paese arabo si offre di aprire le proprie porte e accogliere i rifugiati palestinesi? Perché sembra che questi paesi musulmani siano disposti (come ha scherzato una volta Abba Eban) “a combattere fino all’ultimo palestinese” ma non a offrire un aiuto concreto?
 
Ammon ed Edom: derisione delle mura ebraiche e degli eserciti ebraici
Ai giorni di Neemia, un leader ammonita che viveva in quella che oggi è la Giordania centrale, si fece beffe degli sforzi degli ebrei di ripristinare le loro difese e la loro patria: “Ora Tobiah (in ebraico, Tuvya) l’ammonita era vicino a lui, e disse: ‘Anche quello che loro stanno costruendo; se una volpe vi saltasse sopra, abbatterebbe il loro muro di pietra!’” (Neemia 4:3). La presa in giro di Tobia nei confronti dell’opera di costruzione di Neemia attivò l’aspetto di maledizione del Patto abramitico (vedere Genesi 12:3), diretto contro coloro che deridono o denigrano il popolo ebraico. Tobia portò così il giudizio di Dio sul popolo e sul paese di Ammon.

Ai tempi di Ezechiele, una parola profetica fu data agli edomiti (antichi abitanti dell’attuale Giordania meridionale, oggi chiamati “palestinesi”) prevedendo che questi discendenti di Esaù si sarebbero fatti beffe del legame del popolo ebraico con la patria ebraica e avrebbero saccheggiato la Terra d’Israele, rivendicandola per sé:

 
  •  perciò, o monti d’Israele, ascoltate la parola del Signore, dell’Eterno! Così parla il Signore, l’Eterno, ai monti e ai colli, ai burroni e alle valli, alle rovine desolate e alle città abbandonate, che sono state date in balìa del saccheggio e delle beffe delle altre nazioni circostanti; così parla il Signore, l’Eterno: ‘Sì, nel fuoco della mia gelosia, io parlo contro il resto delle altre nazioni e contro Edom tutto quanto, che hanno fatto del mio paese il loro possesso con tutta la gioia del loro cuore e con tutto il disprezzo della loro anima, per ridurlo in bottino’. (Ezechiele 36:4-5)
 

Oggi nel paese della Giordania si stanno verificando dinamiche simili, di scherno e maledizione, proprio come avveniva ai tempi della Bibbia. Il ministro degli Esteri giordano Ayman Safadi, invece di ammettere tristemente che Hamas ha massacrato cittadini israeliani e preso in ostaggio ebrei innocenti, ha invece affermato seccamente che “Israele sta prendendo in ostaggio 2,3 milioni di palestinesi”.

Safadi si prende gioco della capacità dell’IDF di raggiungere i suoi obiettivi di guerra e dubita che l’esercito israeliano possa ottenere qualcosa – proprio come Tobiah dubitava che il muro di Neemia potesse tenere lontana anche una volpe:

 

  • “Israele dice che vuole spazzare via Hamas. Ci sono molti militari qui, semplicemente non capisco come si possa realizzare questo obiettivo. . . Niente giustifica la guerra a Gaza, e questa non porta sicurezza a Israele. Hamas è un’ideologia e le idee non possono essere eliminate con le armi. Hamas e Isis non possono essere collocati nella stessa categoria”.

Anche Brett McGurk, coordinatore del Consiglio di sicurezza nazionale per il Medio Oriente della Casa Bianca, è intervenuto al Dialogo di Manama in Bahrein, dove ha esposto i punti non negoziabili degli Stati Uniti: “Nessuno sfollamento forzato [dei palestinesi da Gaza]; nessuna rioccupazione [di Gaza da parte degli israeliani, indipendentemente dalla promessa di Dio in Giosuè 15]; nessuna riduzione del territorio di Gaza [da parte di Israele]; nessuna minaccia a Israele [da parte di Hamas]; nessun assedio [di Gaza da parte di Israele]”. Ancora una volta il Dipartimento di Stato americano si è messo ai ferri corti con il Dio di Giacobbe sulla spartizione della Terra d’Israele.

Per coloro che apprezzano la storia, vale la pena ricordare alcuni fatti che rivelano che la maggior parte delle affermazioni di cui sopra sono un atteggiamento diplomatico ipocrita:

 
 
  • Tra il 1948 e il 1967, il Regno hashemita della Transgiordania occupò la Cisgiordania e Gerusalemme Est, senza mai creare uno stato palestinese, ma annettendo invece quei territori alla Giordania.
  • L’OLP palestinese cercò di rovesciare il re di Giordania Hussein nel settembre 1970 e poi assassinò il suo primo ministro Wasfi Tal nel novembre 1971.
  • Re Hussein entrò in guerra contro l’OLP e la sua ideologia, eliminando la sua presa filosofica in Giordania con armi reali. In quegli scontri furono uccisi quasi 4.000 OLP e 20.000 palestinesi fuggirono in Libano, dando il via alla guerra civile libanese dove oltre 100.000 furono uccisi negli scontri. Basandosi sull’esempio personale di re Hussein, le dichiarazioni di Safadi sono errate: le idee terroristiche e i terroristi stessi possono essere eliminati con le armi.
  • I palestinesi in Giordania (circa il 60% della popolazione) sono tenuti al guinzaglio dai servizi segreti mukhabarat del re (che temono la rivoluzione palestinese). Il re Abdullah II non è lui stesso un palestinese ed è visto da molti palestinesi come un burattino occidentale.
  • La Fratellanza Musulmana (al-Ikhwān al-Muslimūn) rappresenta una grave minaccia per il re di Giordania, poiché complotta di rovesciare il regno. Vedono il re come un musulmano eretico.
 

Sebbene il Ministro degli Esteri Safadi ritenga che Hamas e ISIS non possano essere collocati nella stessa categoria, i fatti sul campo dicono il contrario: le tattiche terroristiche di Hamas il 7 ottobre 2023 erano esattamente quelle dell’ISIS in Iraq e Siria, mentre sono stati ritrovati manuali e bandiere dell’ISIS sui cadaveri dei terroristi di Hamas. Non tutte le dichiarazioni diplomatiche riflettono accuratamente la verità.

 

  • “Poiché tu hai avuto un’antica inimicizia e hai abbandonato i figli d’Israele in balìa della spada nel giorno della loro calamità, nel giorno che l’iniquità era giunta al colmo, com’è vero ch’io vivo’, dice il Signore, l’Eterno, ‘io ti lascerò nel sangue e il sangue ti inseguirà; poiché non hai odiato il sangue, il sangue ti inseguirà.” (Ezechiele 35:5-6)
 
Gli uncini di Dio nelle mascelle delle nazioni

Ezechiele profetizza una guerra  in Medio Oriente negli Ultimi Giorni, quando il Dio di Giacobbe metterà degli ami nelle mascelle delle nazioni del Medio Oriente e, come un pescatore che trasporta un’enorme preda, attirerà quelle nazioni verso Israele per il loro giudizio e distruzione. Da una prospettiva jihadista, l’esistenza di Israele e le sue vittorie militari sui paesi vicini e sui gruppi terroristici jihadisti sono una ragione sufficiente per invadere e tentare di distruggere lo Stato ebraico.

  • “Io ti porterò via, ti metterò degli uncini nelle mascelle e ti porterò fuori, te e tutto il tuo esercito, cavalli e cavalieri, tutti quanti vestiti pomposamente, grande moltitudine con targhe e scudi, tutti che impugnano la spada; 5 e con loro Persiani, Etiopi e gente di Put, tutti con scudi ed elmi. 6 Gomer e tutte le sue schiere, la casa di Togarma dell’estremità del settentrione e tutte le sue schiere, dei popoli numerosi saranno con te.” (Ezechiele 38:4-6)
 
Il coordinatore del Consiglio di sicurezza nazionale per il Medio Oriente della Casa Bianca insiste sul fatto che uno Stato palestinese ha un posto cruciale in ogni possibile accordo diplomatico tra Israele e Arabia Saudita: “In questo caso, ciò che era vero prima del 7 ottobre è ancora più vero adesso. Questa questione centrale deve essere affrontata. E poiché Hamas è degradato, siamo determinati a contribuire ad affrontarlo”. I ganci sono già al loro posto.

Come pregare?

Pregate per chiarezza, coraggio morale, discernimento e strategie per la leadership di Israele a tutti i livelli nell’affrontare la minaccia Hamas-Hezbollah-Iran

Pregate affinché i leader israeliani resistano alle pressioni internazionali affinché la crudele dittatura terroristica di Hamas a Gaza possa finalmente essere sradicata

Pregate per una minima perdita di vite umane da parte di Israele e per quegli abitanti di Gaza che sono veramente innocenti

Pregate per il salvataggio fisico dei 238 israeliani (bambini compresi) rapiti da Hamas. Tre delle persone rapite sono state uccise da Hamas mentre erano prigioniere, i loro corpi sono stati scoperti negli edifici adiacenti all’ospedale al Shifa nella città di Gaza

Pregate affinché il braccio teso di YHVH non si ritragga prima di aver fatto giustizia sui nemici di Dio

Pregate per il risveglio dell’esercito ebraico profetico di Ezechiele in tutta la terra

Avner Boskey

www.davidstent.org