News del 1 dicembre 2023 Traduzione di Monica Tamagnini

 
Nel 70 d.C. la potenza di Roma represse la rivolta ebraica e distrusse il Tempio di Erode a Gerusalemme, nonché tutti i simboli architettonici dell’indipendenza ebraica. Monete commemorative in bronzo, argento e oro che celebravano la sconfitta del Secondo Commonwealth ebraico furono emesse in tutto l’Impero Romano in latino e greco, sotto i regni di tre Cesari: Vespasiano, Tito e Domiziano. Tre iscrizioni predominavano: IUDAEA CAPTA (“La Giudea è conquistata”); IUDAEA DEVICTA (“La Giudea è sconfitta”); e DE IUDAEIS (“[dal bottino] dei Giudei”). Dal punto di vista di Roma (e più tardi, del cattolicesimo romano) lo Stato ebraico non sarebbe mai più risorto. Similmente alle successive visioni jihadiste, la percezione cristiana romana era che il popolo ebraico fosse stato definitivamente eliminato dal ring della storia. Il loro destino sarebbe quello di rimanere vagabondi per sempre. Un popolo eletto? Sì, ma scelto adesso come simbolo del rifiuto divino (secondo sant’Agostino di Ippona), e maledetto per il reato di deicidio.
 
Il ristabilimento di uno Stato ebraico nella Terra Promessa ha lasciato alcuni teologi cristiani a bocca aperta. Se il popolo ebraico era stato restaurato fisicamente nella sua patria secondo le profezie dell’Antico Testamento, allora forse Dio non ha abbandonato o rifiutato il Suo popolo! Naturalmente, un pensiero così radicale non sarebbe stato una sorpresa per l’apostolo Paolo, che ne fece un pilastro centrale del suo vangelo messianico in Romani 11:1-2: “Dico dunque, Dio non ha forse rigettato il suo popolo? No di certo! Perché anch’io sono figlio d’Israele, della stirpe di Abramo, della tribù di Beniamino. Dio non ha rigettato il suo popolo che ha preconosciuto”.
Quando l’Impero Romano si cristianizzò, l’esercito romano divenne l’esercito del Sacro Romano Impero. Gli ebrei però non avevano più un esercito. I cristiani presumevano che Israele non avrebbe mai più avuto una potenza militare. Una cosa del genere non poteva che essere carnale e un’inversione di ciò che Dio (e la Chiesa) volevano. La restaurazione dello Stato ebraico e la restaurazione di un esercito ebraico sovrano erano pensieri considerati anatemi, eretici, settari.
  • Eppure ecco il popolo ebraico – ancora una volta sulle pagine della storia. E gran parte del mondo non ne è molto contenta – e quel mondo ora è per lo più pagano, islamico, ex-cristiano e consapevole delle ingiustizie sociali. Questi “nuovi nemici” del popolo ebraico e questo odio rinato nei confronti del popolo ebraico e del suo Stato sono i nemici del presente e del futuro. Come dovrebbero rispondere i seguaci del Messia Yeshua a questo nuovo odio nei confronti del popolo ebraico e di questi nuovi nemici? Come tratterà lo stesso Dio d’Israele questi nemici?
 
 
Il nemico nel giardino

Una delle prime parole profetiche pronunciate da YHVH si riferisce all’inimicizia duratura tra il serpente (e il potere diabolico dietro di lui) e un discendente di Eva: “E io porrò inimicizia tra te e la donna, fra la tua progenie e la progenie di lei. Questa progenie ti schiaccerà il capo e tu le ferirai il calcagno” (Genesi 3:15). Lo svolgersi della storia avrebbe arricchito le ramificazioni di questa profezia messianica. Ma una cosa è certa: ci sarebbe stata una guerra tra l’umanità e il grande serpente fino alla venuta finale del Messia.
 
 
Il nemico degli ebrei è il nemico di Dio

Un’altra chiave importante in questa battaglia ci giunge con la promessa profetica di YHVH circa Abramo: “E io benedirò coloro che ti benedicono, e maledirò colui che ti disonora/ti maledice. E in te saranno benedette tutte le famiglie della terra” (Genesi 12:3). La strategia del nemico sarebbe quella di maledire Abramo e maledire i suoi discendenti del patto. YHVH stabilì uno scudo di alleanza attorno ad Abramo, lanciando una maledizione su chiunque avesse malvagiamente danneggiato il popolo ebraico.
Le persone malvagie fanno veramente cose malvagie e Dio ha sia il potere che l’autorità di condannarle e punirle. Ciò che Dio ha scelto di amare e benedire (cioè il popolo ebraico), il serpente ha scelto di odiare, uccidere e distruggere (questo è l’antisemitismo satanico). Il Patto Abramitico dichiara che Dio maledirà i nemici di Israele. Quando ci accordiamo nella preghiera circa questo aspetto della promessa del patto divino, le nostre preghiere sono chiamate “preghiere imprecatorie”. Il termine inglese “Imprecate” si traduce in italiano con “invocare giudizio, calamità o maledizioni sui nemici di Dio”. Dio ci dice fin dall’inizio che coloro che sono nemici di Israele vengono immediatamente considerati da Lui anche come nemici di Dio. YHVH dichiarò questa verità a Mosè e gli comandò di dire la stessa cosa al popolo ebraico:
 
  • Quando nel vostro paese andrete in guerra contro il nemico che vi attaccherà, suonerete a squilli acuti e prolungati con le trombe, e sarete ricordati davanti al SIGNORE, al vostro Dio, e sarete liberati dai vostri nemici. Così pure nei vostri giorni di gioia, nelle vostre solennità e al principio dei vostri mesi, suonerete le trombe quando offrirete i vostri olocausti e i vostri sacrifici di riconoscenza. Ciò vi servirà di ricordanza davanti al vostro Dio. Io sono il SIGNORE, il vostro Dio. (Numeri 10:9)
  •  Quando l’arca partiva, Mosè diceva: «Sorgi, o SIGNORE, e siano dispersi i tuoi nemici, e fuggano davanti alla tua presenza quelli che ti odiano!» E quando si posava, diceva: «Torna, o SIGNORE, alle miriadi di migliaia d’Israele!» (Numeri 10:35)
 

Il re Davide fece eco alla stessa verità quattrocento anni dopo:

Possa Dio risorgere, possano i Suoi nemici essere dispersi e possano coloro che Lo odiano fuggire dalla Sua presenza. Come si allontana il fumo, così scacciateli ! Come la cera si scioglie davanti al fuoco, così gli empi periranno davanti a Dio. . . Dio certamente schiaccerà la testa dei suoi nemici” (Salmo 68:1-2, 21)

 

Asaf, veggente e salmista, ripete questi pensieri del cuore di Dio quando profetizza l’imminente guerra in Medio Oriente. Dichiara che cospirare contro il popolo ebraico è cospirare contro il Dio d’Israele:

Dio, non tacere! Non tacere, Dio, non restare fermo. Poiché ecco, i tuoi nemici tremano e quelli che ti odiano si sono esaltati. Fanno astuti piani contro il tuo popolo e cospirano insieme contro i tuoi cari. Hanno detto: “Venite e annientiamoli come nazione, affinché il nome di Israele non sia più ricordato”. Perché hanno cospirato insieme con una sola mente. Fanno un patto contro di te! (Salmo 83:1-5)

 
L’Angelo di YHVH profetizzò ad Abramo che il popolo ebraico avrebbe posseduto la Terra di Canaan e avrebbe ottenuto il controllo totale su tutti i nemici in quella terra: Allora l’Angelo di YHVH chiamò Abramo una seconda volta dal cielo e disse: “. . . Sì, ti benedirò grandemente e moltiplicherò grandemente la tua discendenza come le stelle del cielo e come la sabbia che è sulla riva del mare. E la tua discendenza possederà la porta dei loro nemici!” (Genesi 22:17).

Quando Balaam, un uomo che si guadagnava da vivere maledicendo le persone, tentò di maledire il popolo ebraico, YHVH gli riempì la bocca dello Spirito Santo e gli comandò di pronunciare invece una parola profetica contro i nemici di Israele:

“Dio porta [Giacobbe] fuori dall’Egitto. Egli è per lui come le corna del bue selvatico. Divorerà le nazioni che gli sono avversarie, ne frantumerà le ossa e le frantumerà con le sue frecce. Si accovaccia, si sdraia come un leone, e come una leonessa, chi osa svegliarlo? Beato chiunque ti benedice e maledetto chiunque ti maledice» (Numeri 24:8-9).

 
 
Il Dio di Giacobbe è un “pacifista”?

Mosè spiega il cuore di Dio al popolo ebraico mentre si preparano ad entrare nella Terra Promessa d’Israele:
 

Quando il SIGNORE, il tuo Dio, ti avrà introdotto nel paese che vai a prendere in possesso, e avrai scacciato molti popoli: gli Ittiti, i Ghirgasei, gli Amorei, i Cananei, i Ferezei, gli Ivvei e i Gebusei, sette popoli più grandi e più potenti di te; quando il SIGNORE, il tuo Dio, li avrà dati in tuo potere e tu li avrai sconfitti, tu li voterai allo sterminio; non farai alleanza con loro e non farai loro grazia. Non t’imparenterai con loro, non darai le tue figlie ai loro figli e non prenderai le loro figlie per i tuoi figli, perché distoglierebbero da me i tuoi figli che servirebbero dèi stranieri e l’ira del SIGNORE si accenderebbe contro di voi. Egli ben presto vi distruggerebbe. Invece farete loro così: demolirete i loro altari, spezzerete le loro statue, abbatterete i loro idoli d’Astarte e darete alle fiamme le loro immagini scolpite.

Infatti tu sei un popolo consacrato al SIGNORE tuo Dio. Il SIGNORE, il tuo Dio, ti ha scelto per essere il suo tesoro particolare fra tutti i popoli che sono sulla faccia della terra. Il SIGNORE si è affezionato a voi e vi ha scelti, non perché foste più numerosi di tutti gli altri popoli, anzi siete meno numerosi di ogni altro popolo, ma perché il SIGNORE vi ama: il SIGNORE vi ha fatti uscire con mano potente e vi ha liberati dalla casa di schiavitù, dalla mano del faraone, re d’Egitto, perché ha voluto mantenere il giuramento fatto ai vostri padri. Riconosci dunque che il SIGNORE, il tuo Dio, è Dio: il Dio fedele, che mantiene il suo patto e la sua bontà fino alla millesima generazione verso quelli che lo amano e osservano i suoi comandamenti, ma a quelli che lo odiano rende immediatamente ciò che si meritano, e li distrugge; non rinvia, ma rende immediatamente a chi lo odia ciò che si merita. (Deuteronomio 7: 1-10)

Il re Davide non era solo un dolce salmista in Israele; sapeva molto del combattimento corpo a corpo sul campo di battaglia. E Dio gli insegnò come portare il giudizio divino sui nemici di Israele:

 
Infatti chi è Dio all’infuori del SIGNORE? Chi è Rocca all’infuori del nostro Dio? Dio è la mia potente fortezza, e rende la mia via diritta. Egli rende i miei piedi simili a quelli delle cerve e mi rende saldo sulle mie montagne. Egli addestra le mie mani alla battaglia e le mie braccia tendono un arco di bronzo. Tu mi hai anche dato lo scudo della tua salvezza e la tua bontà mi ha reso grande. Tu hai allargato la via ai miei passi e i miei piedi non hanno vacillato. Io ho inseguito i miei nemici e li ho distrutti. Non sono tornato indietro prima di averli sterminati. Li ho annientati, schiacciati; non sono risorti; sono caduti sotto i miei piedi. Tu mi hai cinto di forza per la guerra, tu hai fatto piegare sotto di me i miei avversari; hai fatto voltare le spalle davanti a me ai miei nemici;
ho distrutto quelli che mi odiavano. Hanno gridato aiuto, ma nessuno li ha salvati; hanno gridato al SIGNORE, ma egli non ha risposto. Io li ho tritati come polvere della terra, li ho pestati, calpestati, come il fango delle strade. (2 Samuele 22:32-43)
 
 
Il grido nella notte

Salomone, figlio di Davide, un uomo saggio, aggiunge al mix la sua preghiera imprecatoria: “Possa [il re] vendicare gli afflitti del popolo, salvare i figli dei bisognosi e schiacciare l’oppressore!” (Salmo 72:4).

Asaf aggiunge la sua prospettiva e le sue preghiere imprecatorie nei Salmi 74, 79 e 83:
 
O Dio, perché ci hai respinti per sempre? Perché arde l’ira tua contro il gregge del tuo pascolo? Ricòrdati del tuo popolo che acquistasti nei tempi antichi,
che riscattasti perché fosse la tribù di tua proprietà; ricòrdati del monte Sion, di cui hai fatto la tua dimora! Dirigi i tuoi passi verso le rovine eterne;
il nemico ha tutto devastato nel tuo santuario. I tuoi avversari hanno ruggito nel luogo delle tue assemblee; vi hanno posto le loro insegne per emblemi.
Come chi agita in alto la scure nel folto d’un bosco, con l’ascia e con il martello, hanno spezzato tutte le sculture della tua casa. Hanno appiccato il fuoco al tuo santuario, hanno abbattuto e profanato la dimora del tuo nome. Hanno detto in cuor loro: «Distruggiamo tutto!» Hanno arso tutti i luoghi delle assemblee divine nel paese. Noi non vediamo più nessun segno; non c’è più profeta, né chi tra noi sappia fino a quando… Fino a quando, o Dio, ci oltraggerà l’avversario? Il nemico disprezzerà il tuo nome per sempre? Perché ritiri la tua mano, la tua destra? Tirala fuori dal tuo seno, e distruggili! (Salmo 74:1-11)
 
  • O Dio, le nazioni sono entrate nella tua eredità, hanno profanato il tuo santo tempio, hanno ridotto Gerusalemme in un mucchio di rovine; hanno dato i cadaveri dei tuoi servi in pasto agli uccelli del cielo, la carne dei tuoi santi alle bestie della campagna. Hanno sparso il loro sangue come acqua intorno a Gerusalemme, e non c’è stato alcuno che li seppellisse. Noi siamo diventati oggetto di derisione per i nostri vicini, oggetto di schermo e di derisione per quelli che ci circondano. Fino a quando, SIGNORE, sarai tu adirato? La tua gelosia arderà come fuoco per sempre? Riversa l’ira tua sulle nazioni che non ti conoscono e sui regni che non invocano il tuo nome, poiché hanno divorato Giacobbe e hanno devastato la sua dimora.  Perché direbbero i popoli: «Dov’è il loro Dio?» Si conosca tra le nazioni, sotto i nostri occhi, la vendetta per il sangue dei tuoi servi, che è stato sparso. (Salmo 79:1-7, 10)
  • Dio, non tacere! . . . Poiché ecco, i tuoi nemici fanno . . . astuti progetti contro il tuo popolo. . . Hanno detto: “Venite e annientiamoli come nazione, affinché il nome di Israele non sia più ricordato”. . . . Trattateli come Madian, come Sisera e Iabin presso il fiume Chison, che furono distrutti a En Dor, divenuti come sterco sulla terra. Rendi i loro nobili come Orev e Zeev e tutti i loro capi come Zebach e Zalmunna, i quali dicevano: “Possediamo per noi i pascoli di Dio”. Mio Dio, rendili come la polvere vorticosa, come la pula al vento. Come il fuoco che brucia la foresta e come la fiamma che incendia i monti, così inseguili con il tuo forte vento e spaventali con la tua tempesta. Riempi i loro volti di disonore, affinché cerchino il tuo nome, YHVH. Provino vergogna e sgomento per sempre, siano umiliati e periscano, affinché sappiano che tu solo, il cui nome è YHVH, sei l’Altissimo su tutta la terra (Salmo 83)
 
L’Angelo di YHVH, altro nome del Messia Yeshua, innalza il Suo grido di intercessione al Padre, il Signore degli eserciti d’Israele: “Allora l’Angelo di YHVH disse: ‘YHVH degli eserciti, fino a quando non avrai pietà di Gerusalemme e le città di Giuda, contro le quali sei stato indignato durante questi settant’anni?” (Zaccaria 1:12).
 
 
Il grido imprecatorio dal Cielo

L’Apocalisse di Yeshua ci parla di un momento futuro in Cielo, quando le preghiere imprecatorie di coloro che sono stati martirizzati a causa della parola di Dio saranno in primo piano e al centro della rottura del Quinto Sigillo:
 
  • Quando l’Agnello aprì il quinto sigillo, vidi sotto l’altare le anime di quelli che erano stati uccisi per la parola di Dio e per la testimonianza che avevano resa. Essi gridarono a gran voce: «Fino a quando aspetterai, o Signore santo e veritiero, per fare giustizia e vendicare il nostro sangue su quelli che abitano sulla terra?» E a ciascuno di essi fu data una veste bianca e fu loro detto che si riposassero ancora un po’ di tempo, finché fosse completo il numero dei loro compagni di servizio e dei loro fratelli, che dovevano essere uccisi come loro. (Apocalisse 6:9-11)
 

Un angelo senza nome conforta i credenti – che includono tutti i santi e i profeti – con la buona notizia che Dio risponderà a queste preghiere imprecatorie: “Rallegrati su [Babilonia], o cielo, e voi santi, apostoli e profeti, perché Dio ha pronunciato il giudizio per voi. contro di lei” (Apocalisse 18:20).

Una grande moltitudine nel Cielo griderà a gran voce, scuotendo la creazione:

 
Un angelo senza nome conforta i credenti – che includono tutti i santi e i profeti – con la buona notizia che Dio risponderà a queste preghiere imprecatorie: “Rallègrati, o cielo, per la sua rovina! E voi, santi, apostoli e profeti, rallegratevi perché Dio, giudicandola, vi ha reso giustizia». (Apocalisse 18:20)
 
Una grande moltitudine nel Cielo griderà a gran voce, scuotendo la creazione:
 
  • Dopo queste cose udii come una voce forte di una grande moltitudine nel cielo, che diceva: “Allelu Yah! La salvezza, la gloria e il potere appartengono al nostro Dio, perché i Suoi giudizi sono veri e giusti! Poiché Egli ha giudicato la grande prostituta che corrompeva la terra con la sua fornicazione sessuale, e ha vendicato su di lei il sangue dei Suoi servi [vedere Deuteronomio 32:43]. E una seconda volta hanno detto: “Allelu Yah! Il suo fumo si alza nei secoli dei secoli [vedere Isaia 34:10]” (Apocalisse 19:1-3)
 
Siate preparati e pregate!

Molti credenti in Occidente sono cresciuti secondo una tradizione pietista e pacifista. Alcune delle radici di quelle tradizioni provengono da credenti che furono perseguitati e martirizzati dalle Chiese di Stato che non tolleravano alcuna opposizione alle loro teologie. L’unica opzione in tali imperi era assumere una posizione pacifista e non militarista. Tuttavia la Bibbia non assume una posizione pacifista o non militarista, come dimostrano chiaramente i passaggi biblici sopra menzionati.
 
Per coloro che comprendono l’insegnamento biblico sulla restaurazione di Israele – sia fisica che spirituale – riconosciamo che il ritorno del popolo ebraico nella Terra Promessa ha un costo. Il nemico di Dio, che è anche nemico del popolo ebraico, sta facendo di tutto per schiacciare la discendenza di Abramo, Isacco e Giacobbe. Noi ebrei, e quelli di noi che stanno dalla parte del popolo ebraico, dobbiamo stare attenti sulle mura di Gerusalemme: “Sulle tue mura, Gerusalemme, ho nominato delle sentinelle! Tutto il giorno e tutta la notte non staranno mai in silenzio. Voi che proclamate YHVH, non prendetevi riposo e non dateGli riposo finché Egli non stabilirà e farà di Gerusalemme una lode sul pianeta!” (Isaia 62:6-7)
 
  • Preghiamo per il raduno del popolo ebraico nella sua Terra Promessa; per la loro protezione e salvezza; per la messe delle nazioni degli Ultimi Giorni; per il ritorno del Messia Yeshua, il Figlio di Davide, al Suo trono a Gerusalemme. Preghiamo anche affinché la giustizia di Dio sia fatta nel Suo giudizio sui Suoi nemici e sui nemici del popolo ebraico. Il Messia Yeshua ci ricorda di insistere nella preghiera su questi punti: “Ora, Dio non farà giustizia ai Suoi eletti che gridano a Lui giorno e notte, e si ritarderà a lungo per loro?” (Luca 18:7)
Come pregare?

Pregate affinché l’inganno, la dissimulazione e la menzogna jihadista vengano scoperti e respinti dai leader mondiali
Pregate per chiarezza, coraggio morale, discernimento e strategie per la leadership di Israele a tutti i livelli nel distruggere completamente la minaccia di Hamas

Pregate affinché la crudele dittatura terroristica di Hamas a Gaza venga finalmente spezzata e tutte le catene spezzate per i palestinesi che vivono lì

Pregate per una minima perdita di vite umane da parte di Israele e per quegli abitanti di Gaza che sono veramente innocenti

Pregate per il salvataggio fisico dei circa 150 israeliani (bambini compresi) rapiti da Hamas.

Pregate affinché il braccio teso di YHVH non si ritiri prima di aver fatto giustizia sui nemici di Dio

Pregate per il risveglio dell’esercito ebraico profetico di Ezechiele in tutta la terra


Le vostre preghiere e il vostro sostegno sostengono le nostre braccia e rappresentano l’aiuto pratico di Dio per noi nell’opera che ci ha chiamato a svolgere.
Nel Messia Yeshua,


Avner Boskey

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