Sabato, un corteo di violenti, appartenenti ai Centri Sociali del Nord Est, ha tentato di assaltare la Fiera Vicenza Oro per contestare la presenza alla manifestazione di uno stand israeliano.

Vicenza in mano ai centri sociali?

In particolare, da una manifestazione pro-Palestina, circa 700 persone, armate di mazze e altri oggetti atti a offendere, si sono sganciate dal percorso previsto e hanno tentato di forzare il blocco della polizia per accedere alla Fiera, al grido “Free Palestine” . Il tutto con una modalità squadrista, che non è degenerata in qualcosa di peggio solo per l’intervento della polizia che ha impedito il peggio.

Manifestanti che – a detta della Polizia – avevano armi pericolose e modificate contenenti schegge di metallo, atte a “fare male” veramente. Insomma, non manifestanti esagitati, ma invasati pericolosi. Ad oggi si contano 11 agenti feriti e 5 persone fermate.

Condanne e silenzi

UN episodio gravissimo che ha suscitato immediate reazioni di condanna da parte del Governo e di parte dell’opposizione. Purtroppo c’è da dire, solo di parte dell’opposizione. Perché ci sono dei silenzi imbarazzanti e imbarazzati che fanno più rumore di mille parole.

Segno evidente dei tempi, in cui oramai viene sdoganato quotidianamente un pericoloso antisemitismo che con il pretesto della guerra in Medioriente si ripresenta in forme varie ma sempre pericolose e inaccettabili. Antisemitismo che fa da sfondo a manifestazioni sempre più agguerrite di quanti contestano non solo Israele, in quanto Stato, ma proprio “l’ebreo in quanto tale”.  Continua a leggere su adhocnews.it