Il sergente maggiore Malchiel ben Yosef è stato l’unico a scorgere il terrorista, perché si era rivolto verso Gerusalemme per pregare.

Il sergente maggiore dell’IDF Malchiel ben Yosef ha salvato i suoi commilitoni da un terrorista che era uscito da un tunnel dietro di loro perché si stava rivolgendo a est verso Gerusalemme per la preghiera di  Mincha, la funzione pomeridiana.
L’incidente è avvenuto circa un mese e mezzo fa. Malchiel ha raccontato domenica a Canale 14 che il suo battaglione ha combattuto nella Striscia di Gaza per due mesi e mezzo, anche nel quartiere di Shejaia di Gaza City.
Avevano avuto 48 ore per riposare e recuperare in Israele prima di ricevere l’ordine di rientrare nella Striscia di Gaza. Malchiel si mise in coda con il suo 450° battaglione. I militari che lo precedevano erano già entrati nelle case prima lui.
A un certo punto il suo gruppo si è fermato e lui ha colto l’occasione per pregare prima del tramonto. Si è rivolto a est verso Gerusalemme, la direzione di tutte le preghiere ebraiche, e ha notato un movimento nel bel mezzo della sua preghiera.
“Ho notato, a 10 o 15 metri da me, qualcosa di metallico che si muoveva sul terreno. Mi sono detto che era un gatto o un animale”, ha raccontato Malchiel al programma di Canale 14 “The Patriots”.
Un attimo dopo, ha visto aprirsi il tetto metallico di un tunnel, che il battaglione non aveva notato al suo passaggio, e uscire un terrorista con un bazooka. Il terrorista si è mosso rapidamente in direzione ovest verso i soldati, che erano già entrati in una casa.
“Sono a sud di lui e lui non mi nota, ricorda Malchiel.
Malchiel, che ammette di essere stato in quel momento sotto shock, &ha gridato al terrorista, che si è girato verso di lui. Malchiel ha sparato al terrorista e lo ha colpito. In quella frazione di secondo, i suoi amici, che non avevano notato il terrorista, si sono girati e hanno aperto il fuoco immediatamente.
“Grazie a Dio l’abbiamo eliminato prima che potesse sparare col bazooka”, ha detto Malchiel.
Malchiel ha anche lanciato una granata nell’apertura del tunnel per eliminare ogni ulteriore minaccia.
Si è chiesto perché non avesse pregato prima quel giorno, visto che aveva altre opportunità, ma è contento di non averlo fatto. Continua a leggere su NsI