7 febbraio 2024

di Michele Chabim – ReligionNews

 

I visitatori in Israele sono stati pochi da quando è iniziata la guerra con Hamas. A dicembre, però, gruppi di cristiani evangelici hanno iniziato ad arrivare in missione di solidarietà, come affermano i gruppi che promuovono i legami tra Israele e gli evangelici all’estero.

GERUSALEMME (RNS) – Gerald McDermott, pastore anglicano americano e professore di teologia in pensione, ha visitato Israele 22 volte prima di questo suo ultimo viaggio. Autore di due libri sul sionismo cristiano e sul significato di Israele per il cristianesimo, è stato invitato a partecipare a una missione a fine gennaio per mostrare solidarietà al popolo israeliano dopo il massacro di Hamas del 7 ottobre.

“Avevo visto la maggior parte dei video del 7 ottobre”, ha detto McDermott, riferendosi ai filmati delle atrocità commesse da Hamas in diversi kibbutzim e in una festa da ballo vicino al confine israeliano con Gaza in quella calda giornata autunnale. L’attacco ha causato 1.200 morti in Israele e 240 persone tenute in ostaggio a Gaza.

Nulla però aveva preparato McDermott all’incontro con la scena del kibbutz Nir Oz, che è stato teatro dell’ingresso di Hamas nella casa della famiglia Bibas e delle torture subite prima del rapimento.

“Si vede molto sangue sui muri, i fori di proiettile, i giocattoli dei bambini”, ha detto McDermott il giorno dopo la sua visita e quella di decine di altri pastori provenienti da tutto il mondo. “Quello che noi abbiamo visto in prima persona è l’odio che Satana stesso nutre per il popolo ebraico. Satana odia gli ebrei perché sa che Dio li ama. Satana vive in Hamas e lo ispira”, ha affermato McDermott.

La missione, organizzata dall’ICEJ, ha incluso una visita a Sderot, una città al confine con Gaza che ha subito numerosi attacchi missilistici da parte di Hamas negli ultimi due decenni. Il gruppo si è recato anche nel nord di Israele, dove decine di migliaia di residenti israeliani sono stati evacuati a causa dei missili lanciati da Hezbollah in Libano.

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