‘Shekel veri o falsi’ è il titolo della bella e interessante mostra temporanea a cura di Yaniv Schauer ospitata fino al 30 aprile al Museo d’Israele di Gerusalemme nell’ala dedicata all’archeologia.
Le monete esposte provengono in gran parte dalla collezione permanente del Museo d’Israele: accanto agli antichi sicli autentici, viene proposto un gruppo di monete d’imitazione conosciute come ‘shekel fantasiosi’ o falsi shekel, medaglie souvenir che talvolta vengono confuse con le vere monete antiche.
I falsi shekel sono stati verosimilmente prodotti tra il XVI e il XX secolo in Europa e negli Stati Uniti, recano iscrizioni in caratteri ebraici moderni e sembra siano stati ispirati da un antico siclo della prima guerra giudaica, che è stato visto da Moshe ben Nahman, il Nahmanide, a San Giovanni d’Acri nel 1267. Il Nahmanide descrisse la moneta nel suo commento al libro dell’Esodo ma ne interpretò i motivi in modo errato ritenendo che la coppa fosse un fiasco e che i melograni fossero attaccati ad un ramo di mandorlo in fiore. L’interpretazione errata del Nahmanide è stata poi ripresa dai commentatori cristiani, che hanno creduto che le monete fossero i trenta pezzi d’argento che Giuda Iscariota ricevette per aver consegnato Gesù alle autorità. Anche gli ebrei, per motivi diversi, hanno successivamente acquistato i falsi shekel. Continua a leggere su shalom