News del 22 Marzo 2024.Traduzione di Monica Tamagnini

YHVH ha buona memoria. Si ricorda dei suoi amici e prende nota dei suoi nemici:

“Ma Sion ha detto: «Il SIGNORE mi ha abbandonata, il Signore mi ha dimenticata».
Una donna può forse dimenticare il bimbo che allatta, smettere di avere pietà del frutto delle sue viscere? Anche se le madri dimenticassero, non io dimenticherò te. Ecco, io ti ho scolpita sulle palme delle mie mani; le tue mura mi stanno sempre davanti agli occhi”. Isaia 49:14-16

Dio si ricorda anche di quelle nazioni che tentano di indebolire o distruggere il popolo ebraico. Giura per il Suo Santo Nome di vendicarsi dei nemici di Israele:

E Giosuè sconfisse Amalec e la sua gente passandoli a fil di spada. Il SIGNORE disse a Mosè: «Scrivi questo fatto in un libro, perché se ne conservi il ricordo, e fa’ sapere a Giosuè che io cancellerò interamente sotto il cielo la memoria di Amalec».
Allora Mosè costruì un altare che chiamò «il SIGNORE è la mia bandiera»; e disse: «Una mano s’è alzata contro il trono del SIGNORE, perciò il SIGNORE farà guerra ad Amalec di generazione in generazione». Esodo 17:13-16

La Festa di Ester (conosciuta anche come Purim) delinea questo piano divino. La Persia – allora la principale superpotenza mondiale – fu influenzata da Aman (un attore del deep-state) per provocare il caos e il genocidio contro il popolo ebraico. Eppure il Dio di
Giacobbe (il cui nome non è mai nemmeno menzionato nel Rotolo di Ester) si muove silenziosamente dietro le quinte, trasformando la cospirazione antiebraica nella vittoria ebraica:

“Il SIGNORE rende vano il volere delle nazioni, egli annulla i disegni dei popoli. La volontà del SIGNORE sussiste per sempre, i disegni del suo cuore durano d’età in età. Beata la nazione il cui Dio è il SIGNORE; beato il popolo che egli ha scelto per sua eredità”. Salmi 33:10-12

Questo principio internazionale (che coloro che odiano Israele saranno issati sulla forca che hanno costruito contro Israele) è il modo in cui la Bibbia concretizza Genesi 12:3 (vale a dire, coloro che disprezzano Israele saranno maledetti dalla stessa mano di YHVH).

“Non vi ingannate; non ci si può beffare di Dio; perché quello che l’uomo avrà seminato, quello pure mieterà”. Galati 6:7

Il principio profetico del Purim persiano

Aman manipolo’ il re Assuero e impiego’ un intero anno solare persiano per scegliere la data astrologicamente più adatta a distruggere l’intera nazione ebraica che viveva sotto il controllo dell’impero persiano. Con una calma mortale, simile a quella con cui i nazisti pianificarono la soluzione finale a Wannsee il 20 gennaio 1942, Aman mise in moto il suo piano genocida: Il primo mese, cioè il mese di Nisan, il dodicesimo anno del re Assuero, si tirò il Pur, vale a dire si tirò a sorte, in presenza di Aman, un giorno dopo l’altro e un mese dopo l’altro, finché uscì designato il dodicesimo mese, cioè il mese di Adar. E Aman disse al re Assuero: «7 Il primo mese, cioè il mese di Nisan, il dodicesimo anno del re Assuero, si tirò il Pur, vale a dire si tirò a sorte, in presenza di Aman, un giorno dopo l’altro e un mese dopo l’altro, finché uscì designato il dodicesimo mese, cioè il mese di Adar.

E Aman disse al re Assuero: «C’è un popolo separato e disperso fra i popoli di tutte le provincie del tuo regno, le cui leggi sono diverse da quelle di ogni altro popolo, e che non osserva le leggi del re; non è quindi interesse del re tollerarlo. Se il re è d’accordo, si faccia un decreto per distruggerlo e io metterò diecimila talenti d’argento nelle mani dei funzionari del re, perché siano portati nel tesoro reale». Ester 3:7-9

La risposta del Dio di Giacobbe non tardò ad arrivare. Concesse favore alla regina Ester, portò Mordechai nel consiglio del re e diede carta bianca alla nazione di Israele per sconfiggere i nemici antisemiti:

“Il dodicesimo mese, cioè il mese di Adar, il tredicesimo giorno del mese, quando l’ordine del re e il suo decreto dovevano essere applicati, il giorno che i nemici dei Giudei speravano di averli in loro potere, avvenne invece tutto il contrario; poiché furono i Giudei ad avere in loro potere i loro nemici. I Giudei si radunarono nelle loro città, in tutte le provincie del re Assuero, per metter la mano su quelli che cercavano di fare loro del male; nessuno poté resistere loro, perché erano stati presi dal timore dei Giudei. Tutti i capi delle provincie, i satrapi, i governatori e quelli che svolgevano gli affari del re diedero man forte ai Giudei, perché avevano paura di Mardocheo. Mardocheo infatti era potente nel palazzo del re, e la sua fama raggiungeva tutte le provincie, perché quest’uomo, Mardocheo, diventava sempre più potente.
I Giudei dunque colpirono tutti i loro nemici, passandoli a fil di spada, uccidendoli e sterminandoli; fecero dei loro nemici quello che vollero. Nella residenza reale di Susa i Giudei uccisero e sterminarono cinquecento uomini, misero a morte Parsandata, Dalfon, Aspata, Porata, Adalia, Aridata, Parmasta, Arisai, Aridai, e Vaizata, i dieci figli di Aman, figlio di Ammedata, il nemico dei Giudei, ma non si diedero al saccheggio.
Quel giorno stesso il numero di quelli che erano stati uccisi nella residenza reale di Susa fu portato a conoscenza del re. Il re disse alla regina Ester: «Nella residenza reale di Susa i Giudei hanno ucciso, hanno sterminato cinquecento uomini e i dieci figli di Aman; che avranno mai fatto nelle altre provincie del re? Che cosa chiedi ancora? Ti sarà dato. Che altro desideri? L’avrai». Allora Ester disse: «Se così piace al re, sia permesso ai Giudei che sono a Susa di fare anche domani quello che era stato decretato per oggi; e siano appesi alla forca i dieci figli di Aman». E il re ordinò che così fosse fatto. Il decreto fu promulgato a Susa, e i dieci figli di Aman furono impiccati. I Giudei che erano a Susa si radunarono ancora il quattordicesimo giorno del mese di Adar e uccisero a Susa trecento uomini; ma non si diedero al saccheggio.
Gli altri Giudei che erano nelle provincie del re si radunarono anch’essi, difesero la loro vita, ed ebbero riposo dagli attacchi dei loro nemici; uccisero settantacinquemila di quelli che li odiavano, ma non si diedero al saccheggio”. Questo avvenne il tredicesimo giorno del mese di Adar; il quattordicesimo giorno si riposarono, e ne fecero un giorno di banchetti e di gioia. Ma i Giudei che erano a Susa si radunarono il tredicesimo e il quattordicesimo giorno di quel mese; il quindicesimo giorno si riposarono e ne fecero un giorno di banchetti e di gioia. Perciò i Giudei della campagna che abitano in città non murate fanno del quattordicesimo giorno del mese di Adar un giorno di gioia, di banchetti e di festa, nel quale gli uni mandano dei regali agli altri.
Mardocheo scrisse queste cose e mandò delle lettere a tutti i Giudei che erano in tutte le provincie del re Assuero, vicini e lontani, ordinando loro di celebrare ogni anno i giorni quattordici e quindici del mese di Adar, come i giorni nei quali i Giudei ebbero riposo dagli attacchi dei loro nemici e il mese in cui il loro dolore venne mutato in gioia, il loro lutto in festa, e di fare di questi giorni, giorni di banchetti e di gioia, nei quali gli uni mandassero regali agli altri e si facessero doni ai bisognosi. I Giudei si impegnarono a continuare quello che avevano già cominciato a fare, e che Mardocheo aveva loro scritto; poiché Aman, figlio di Ammedata, l’Agaghita, il nemico di tutti i Giudei, aveva tramato contro i Giudei per distruggerli, e aveva gettato il Pur, vale a dire la sorte, per sgominarli e farli perire; ma quando Ester si fu presentata davanti al re, questi ordinò per iscritto che la scellerata macchinazione che Aman aveva ordita contro i Giudei fosse fatta ricadere sul capo di lui, e che egli e i suoi figli fossero appesi alla forca. Perciò quei giorni furono detti Purim, dal termine Pur. Secondo tutto il contenuto di quella lettera, in seguito a tutto quello che avevano visto a questo proposito e che era loro accaduto, i Giudei stabilirono e presero per sé, per la loro discendenza e per tutti quelli che si sarebbero aggiunti a loro, l’impegno inviolabile di celebrare ogni anno quei due giorni nel modo prescritto e al tempo fissato. Quei giorni dovevano essere commemorati e celebrati di generazione in generazione, in ogni famiglia, in ogni provincia, in ogni città; e quei giorni di Purim non dovevano cessare mai di essere celebrati fra i Giudei, e il loro ricordo non doveva mai cancellarsi fra i loro discendenti”.
Ester 9:1-28

Dio stabilì la Festa di Purim, un giorno che gli ebrei potessero ricordare e celebrare per il resto della storia ebraica. La risposta di Dio al genocidio pianificato da Aman fu l’annientamento di 75.800 cittadini dell’Impero Persiano. Quale sarebbe la risposta del Dio di Israele ai pogrom di Gaza del 7 ottobre – il genocidio del popolo ebraico pianificato da Hamas? E da che parte staresti in uno scontro del genere – dalla parte di Haman/Hamas o dalla parte di quei persiani che sostenevano il popolo ebraico? (Come è detto in Ester 9:27: “I Giudei stabilirono e presero per sé, per la loro discendenza e per tutti quelli che si sarebbero aggiunti a loro, l’impegno inviolabile di celebrare ogni anno quei due giorni nel modo prescritto e al tempo fissato”)

Dio ricorda e prende nota dei nemici. Johnny Cash lo ha detto bene in una delle ultime canzoni che ha scritto, intitolata “When the Man Comes Around” (“Quando arriva l’Uomo”):

“C’è un Uomo che va in giro annotando nomi e lui decide chi liberare e chi incolpare.
Non tutti saranno trattati allo stesso modo.
Ci sarà una scala dorata che scenderà quando l’Uomo ritornerà.
Chiunque è ingiusto, sia ancora ingiusto. Chiunque è giusto, continui ad essere giusto.
Chiunque è sporco, sia ancora sporco. Ascolta le parole a lungo scritte quando l’Uomo si avvicina.
(American IV: The Man Comes Around; 24 maggio 2002; John Cash; BMG Rights Management)

Non sorprende che le festività ebraiche siano spesso incentrate sui tentativi di distruggere il popolo ebraico. “Non c’è “niente di nuovo sotto il sole.” (Ecclesiaste 1:9)

La famosa canzone ebraica della Pasqua ebraica “V’hi she’amda” illustra questo principio biblico e storico: “Poiché non solo una nazione è insorta per annientarci, ma in realtà in ogni generazione insorge per distruggerci. Ma il Santo sia benedetto, ci libera dalle loro mani!” La nazione ebraica a volte può essere paranoica, ma anche le persone paranoiche possono avere veri nemici. Il moderno Stato di Israele ha nemici e alcuni alleati che a volte si comportano come nemici. Per ulteriori informazioni, vedere l’articolo di Melanie Phillips “Il tradimento americano di Israele”.

In tante occasioni i nemici dello Stato ebraico si sono radunati minacciando di annientarlo, come e’ scritto nel Salmo 83:2-5:
“Poiché, ecco, i tuoi nemici si agitano, i tuoi avversari alzano la testa. Tramano insidie contro il tuo popolo e congiurano contro quelli che tu proteggi. Dicono: «Venite, distruggiamoli come nazione e il nome d’Israele non sia più ricordato!»
Poiché si sono accordati con uno stesso sentimento, stringono un patto contro di te.”

È successo così tante volte! I nemici del popolo ebraico fanno alleanza per distruggere Gerusalemme, ma la situazione si risolve con lo stato ebraico che sconfigge in modo decisivo i suoi nemici, con perdite massicce per le forze nemiche.
Israele sta diventando sempre più forte sul terreno di gioco geopolitico.
Ecco alcuni esempi:

 la campagna del Sinai dell’ottobre 1956 contro l’Egitto, dove un esercito combinato di truppe israeliane, britanniche e francesi conquistò il Sinai dalle forze di Nasser;
 la Guerra dei Sei Giorni del 1967 contro Egitto, Siria e Giordania, dove l’intero Sinai, la Cisgiordania, Gerusalemme e gran parte del Golan furono restituiti a Israele;
 la guerra dello Yom Kippur del 1973, dove le truppe dell’IDF circondarono l’intera Terza Armata egiziana nel Sinai e si spostarono entro 62 miglia dal Cairo e 18 miglia da Damasco;
 l’operazione Grapes of Wrath (Uva dell’Ira) del 1982 contro l’OLP e le forze libanesi, che portò all’espulsione di Yasser Arafat e dell’OLP da Beirut;
 la guerra del 2023-2024 con Hamas, che ha portato l’IDF a rioccupare quasi tutta la Striscia di Gaza, distruggendo il 75% delle reti di tunnel di Hamas e degli agenti jihadisti e ad eliminare due dei massimi comandanti di Hamas. Nel 1956 e nel 1973 fu la pressione americana a impedire a Israele di sconfiggere in modo decisivo gli eserciti arabi. Resta da vedere quali risultati porterà il ruolo americano nell’attuale conflitto. Le attuali mosse dell’amministrazione americana e del Dipartimento di Stato non sembrano buone per coloro che cercano il bene di Gerusalemme. Per un ulteriore contesto storico, vedere: Bruce Brill, Deceit of an Ally (un libro di memorie sul tradimento dello Yom Kippur) John Loftus e Mark Aarons, The Secret War Against the Jews (Come lo spionaggio occidentale ha tradito il popolo ebraico).

Mentre un’America indebolita barcolla sulla scena internazionale, le nazioni “iena” che vedono gli Stati Uniti come un fratello maggiore – come Canada, Francia, Paesi Bassi e Regno Unito – sono state incoraggiate a circondare lo stato ebraico, cercando proprio il momento giusto per balzare alla gola della Figlia di Sion.

 “Ora, queste cose avvennero loro per servire da esempio e sono state scritte per ammonire noi, che ci troviamo nella fase conclusiva delle epoche. Perciò, chi pensa di stare in piedi guardi di non
cadere”. 1Corinzi 10:11-12
 “Salmeggiate al SIGNORE che abita in Sion, raccontate tra i popoli le sue opere. Perché colui che domanda ragione del sangue si ricorda dei miseri e non ne dimentica il grido. Abbi pietà di me, o
SIGNORE! Vedi come mi affliggono quelli che mi odiano, o tu che mi fai risalire dalle porte della morte”. Salmo 9:11-13

FELICE PURIM

Come pregare?

– Preghiamo per la protezione e la liberazione del popolo ebraico e del suo stato da tutti i nemici simili ad Aman
– Preghiamo per il salvataggio dei circa 136 ostaggi israeliani (inclusi i bambini) rapiti da Hamas, dalla Jihad islamica e dalla PFLP/PLO. Gli ostaggi sono soggetti a torture, stupro e soffrono la fame (sulla base della testimonianza di ostaggi recentemente liberati). Hamas trattiene anche molte salme per utilizzarle come merce di scambio. – Preghiamo affinché la crudele dittatura di Hamas a Gaza venga debellata in modo definitivo e affinché siano spezzate le catene che legano i Palestinesi in quella regione.
– Preghiamo che il ruolo giocato dall’Iran nell’inganno jihadista, nella dissimulazione e nell’antisemitismo venga esposto alla luce, riconosciuto e rigettato dai leader politici mondiali.
– Preghiamo che ai governanti di Israele siano concesse giustizia e chiarezza, insieme a coraggio morale, discernimento e strategie divine per poter eliminare completamente la minaccia jihadista in ogni sua forma.
– Preghiamo affinché la perdita di vite umane sia la minore possibile tra i soldati israeliani e i civili di Gaza che sono veramente innocenti.

– Preghiamo per l’esercito profetico ebraico in tutta la terra secondo la profezia di Ezechiele.

Le vostre preghiere e il vostro sostegno ci permettono di proseguire nell’opera che Dio ci ha affidato.

Nel Messia Yeshua,

Avner Boskey

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