News del 18 maggio 2024

Una volta all’anno, durante il mese di maggio, in Israele vengono ricordati i soldati israeliani caduti e le vittime di atti terroristici. Il giorno in cui avviene questa commemorazione viene chiamato in ebraico Yom HaZikaron – Giorno della Memoria in inglese. Durante quel giorno la maggior parte degli Israeliani partecipa a una cerimonia. Stanno sull’attenti per due minuti, mentre suonano le sirene dei raid aerei in commemorazione del sacrificio di coloro che hanno dato le loro vite in difesa dello Stato ebraico. Mentre la nazione innalza lamenti, solitamente viene letto ad alta voce il salmo 83. Questo salmo di Asaf illustra come i nemici del Medio Oriente abbiano cercato di annientare il popolo ebraico per oltre 3.000 anni. Hamas e Jihad islamica sono semplicemente termini moderni che descrivono antichi nemici. Edom, Ammon e Moab (Giordania e Cisgiordania), Ismaeliti e Hagriti (Sinai egiziano, Arabia Saudita), Filistei (la regione di Gaza), Gebal e Tiro (Libano), Assiria (Iraq settentrionale) – tutti questi paesi hanno Israele nel mirino in questo momento, mentre i terroristi jihadisti si aggirano per le sabbie del deserto pianificando omicidi, torture, stupri e rapimenti.

Salmi 83:1-8

Preghiera contro i nemici d’Israele
Canto. Salmo di Asaf. O Dio, non restare in silenzio! Non rimanere impassibile e inerte,
o Dio! Poiché, ecco, i tuoi nemici si agitano, i tuoi avversari alzano la testa.
Tramano insidie contro il tuo popolo e congiurano contro quelli che tu proteggi.
Dicono: «Venite, distruggiamoli come nazione e il nome d’Israele non sia più ricordato!»
Poiché si sono accordati con uno stesso sentimento, stringono un patto contro di te:
le tende di Edom e gl’Ismaeliti; Moab e gli Agareni; Ghelal, Ammon e Amalec; la Filistia con gli abitanti di Tiro; anche l’Assiria s’è aggiunta a loro; presta il suo braccio ai figli di Lot.

Questi nemici mediorientali, come i loro compagni di viaggio (gli studenti in rivolta nei campus occidentali), sono saggi ai loro propri occhi e si considerano astuti nelle loro cospirazioni. Le grida “spazziamo via Israele come nazione, che il suo nome non sia più ricordato” sono state modernizzate e trasformate in “dal fiume al mare, la Palestina sarà libera dagli ebrei”. Il Dio di Giacobbe nota che, attaccando il popolo ebraico e lo Stato ebraico, stanno anche cospirando contro YHVH, il Dio guerriero (vedi Esodo 15:3). Il Salmista invoca la Potenza del Cielo, affinché YHVH li terrorizzi con la Sua tempesta e riempia li colmi di disonore:

Trattali come Madian, come Sisera e Iabin presso il fiume Chison, che furono distrutti a En Dor, divenuti come sterco sulla terra.

Rendi i loro nobili come Orev e Zeev e tutti i loro capi come Zebach e Zalmunna, i quali dicevano: “Possediamo per noi i pascoli di Dio.”

Fa’ a loro come facesti a Madian, a Sisera, a Iabin presso il torrente di Chison, i quali furono distrutti a En-Dor, servirono da concime alla terra. Rendi i loro capi come Oreb e Zeeb, tutti i loro prìncipi come Zeba e Salmunna; poiché hanno detto: «Impossessiamoci delle dimore di Dio!»

Dio mio, rendili simile al turbine, a stoppia portata via dal vento. Come il fuoco brucia la foresta e come la fiamma incendia i monti, così inseguili con la tua tempesta e spaventali con il tuo uragano. Copri la loro faccia di vergogna perché cerchino il tuo nome, o SIGNORE! Siano delusi e confusi per sempre, siano svergognati e periscano! E conoscano che tu, il cui nome è il SIGNORE, tu solo sei l’Altissimo su tutta la terra. (Salmi 83:9-18)

L’ascesa dei re antisemiti

La Bibbia ebraica consente di comprendere le motivazioni dei leader antisemiti e genocidi. Il famigerato Aman domandava che ogni ginocchio si piegasse davanti a lui, ma Mardocheo si rifiutava. Tale rifiuto fece infuriare Aman, che pianificò di ucciderlo: “Quando Aman vide che Mardocheo non si inchinava, né gli rendeva omaggio, Aman fu pieno di rabbia, ma sdegno’ di metter le mani addosso a Mardocheo soltanto, giacche’ gli avevan detto a qual popolo Mardocheo apparteneva; e cerco’ di distruggere il popolo di Mardocheo, tutti i Giudei che si trovavano in tutto il regno d’Assuero.” (Ester 3:5-6)

Essere ‘anti-ebreo’ nella sua radice spirituale significa anche essere ‘anti-Cristo’. Questa era la prospettiva del re Davide nel secondo Salmo: “I re della terra prendono posizione e i governanti cospirano insieme contro YHVH e contro il Suo Unto” (Salmo 2:2). YHVH risponde loro: “Ma quanto a me, ho insediato il mio re in Sion, il mio monte santo!” (Salmo 2:6). L’esplosione odierna dell’antisemitismo – di espressioni, azioni e macchinazioni politiche antiebraiche – è in linea con la crescita omicida degli attacchi islamisti anti-ebraici da parte di Hamas, Hezbollah e Iran.

Questo non è il momento di guardarsi allo specchio con fascino narcisistico, poiché i nemici del Dio di Giacobbe infuriano contro il Suo popolo eletto. “Hanno detto in cuor loro: ‘Distruggiamoli tutti’. Hanno bruciato tutti i luoghi delle assemblee divine nel paese”. (Salmo 74:8). Le nazioni antisemite del mondo stanno prendendo di mira il popolo ebraico per distruggerlo, la nazione che YHVH chiama “la sua tortora”: “Ricorda questo, YHVH, che il nemico ti ha schernito e un popolo stolto ha trattato il tuo nome in modo irrispettoso. Non abbandonare alle fiere la vita della tua tortora! Non dimenticare per sempre la vita dei tuoi afflitti! Considera il patto, perché i luoghi tenebrosi della terra sono pieni di covi di violenza!” (Salmo 74:18-20)

Come i funghi che spuntano dopo la pioggia

Il sangue delle vittime israeliane degli stupri, degli omicidi e del terrorismo di Hamas è stato sparso sulla terra del Negev occidentale di Israele, il 7 ottobre 2023. Eppure, soltanto 24 ore dopo, prima ancora che il sangue delle vittime si fosse rappreso, si e’ assistito a manifestazioni anti-Israele in tutti gli Stati Uniti. Oratori e manifestanti hanno celebrato i massacri jihadisti, affermando che tutti gli Israeliani sono obiettivi militari legittimi, che i Palestinesi hanno il diritto di uccidere gli Israeliani “in ogni modo”, che i terroristi di Hamas e della Jihad islamica sono “combattenti per la libertà” e che queste atrocità jihadiste facevano parte di un giusto processo di “de-colonialismo”.

Alla fine di ottobre 2023, Shai Davidai, assistente al professore di Management presso la Business School della Columbia University (CU), ha espresso pubblicamente le sue opinioni e i suoi sentimenti riguardo alle atrocità di Hamas del 7 ottobre 2023. Subito dopo, Shai e sua moglie Yardenne hanno subito attacchi dal personale e dagli studenti della CU. Sono stati evitati e sommersi di email. Alcuni dei contenuti antiebraici ricordavano la pubblicazione nazista “Der Stürmer”. Il 14 febbraio 2024, Shai ha scritto un articolo sulla rivista Tablet a proposito delle efferate risposte antisemite alla Columbia University. Ha sottolineato di essere un Israeliano liberale di sinistra, e che questi attacchi non erano diretti alle sue opinioni politiche, bensì alla sua identità ebraica.

  • “Molti nel nostro circolo “progressista” non hanno capito che essere Israeliano liberale non basta piu’. I nostri amici non ci attaccano a motivo della nostra opinione politica, ma a motivo della nostra identità. Erano disposti a tollerarci, purché ce ne stessimo zitti. Per molti di noi, appartenenti al circolo “illuminato”, l’identità etnica e nazionale è diventata uno sfortunato incidente, qualcosa di cui scusarsi piuttosto che qualcosa di cui essere orgogliosi. Per molti, l’esistenza del nostro popolo non è una priorità assoluta”.

Lunedì 22 aprile 2024, l’amministrazione ha impedito all’assistente professore Davidai di entrare nell’area dell’università, sebbene fosse un professore in regola. La CU ha disattivato la carta di accesso alla Columbia di Davidai, impedendogli di accedere al campus principale. In una e-mail inviata quella mattina, il direttore operativo della CU, Cass Holloway, comunicava a Davidai che “al fine di garantire la sicurezza della comunità della Columbia” e “dato il rischio per l’incolumità degli studenti e di altri membri della comunità”, non gli sarebbe stato permesso di entrare nel Campus, dove, da sei giorni, manifestanti pro-Hamas e anti-Israele si erano radunati illegalmente per manifestazioni violente. Davidai aveva annunciato su X-Twitter che il lunedi’ mattina ci sarebbe stato un “sit-in” pacifico nella “Zona di Liberazione” della Columbia”, con l’obiettivo di “creare uno spazio sicuro per gli studenti ebrei e sionisti del Campus e per opporsi al terrorismo”. La Columbia ha deciso di continuare a permettere agli studenti affiliati ad Hamas di occupare il Campus e di non arrestarli; allo stesso tempo ha vietato agli ebrei che si difendono dall’antisemitismo e dall’antisionismo di accedere all’Università.

Il professor Davidai ha twittato più tardi quel giorno: “Oggi la Columbia University si è rifiutata di farmi entrare nel campus. Perché? Perché non sono in grado di proteggere e garantire la mia incolumità in quanto professore ebreo. Siamo tornati nel 1938”. Davidai ha poi aggiunto:

“Non pensavo che una cosa del genere potesse accadere nel 2024. Ciò che si è verificato qui negli ultimi giorni non è accaduto dalla sera alla mattina. Erano mesi che si inveiva contro gli ebrei, che si inneggiava all’intifada, che si invocava la violenza; ma nessuno ha fatto niente. Si è assistito ad un vero e proprio lavaggio del cervello. Avvocati, medici e giornalisti in Germania improvvisamente hanno iniziato ad appoggiare Hitler e lo sterminio degli ebrei. Stiamo parlando di studenti a cui è stato fatto il lavaggio del cervello. Si tratta di un processo simile a quello avvenuto in Germania, ma più rapido grazie ai social media e al sigillo di approvazione delle università. [La maggior parte degli studenti ebrei della CU] hanno iniziato a lasciare il Campus tra sabato e domenica; avevano paura, scappavano. Temevano per la propria vita. La maggior parte di loro non vuole tornare al campus. Attualmente ci sono persone nel campus con cartelli che dicono: “Sosteniamo i razzi di Hamas, Brigate Al-Qassam, ecco il vostro prossimo obiettivo” con una freccia che punta verso gli studenti ebrei. Finché avremo docenti che sostengono Hamas nei campus, la situazione non cambierà. Il peggio deve ancora venire”.

Gaza a Manhattan

Alle 04:00 di mercoledì 17 aprile 2024, sull’East Butler Lawn della Columbia University a Manhattan, circa 70 manifestanti hanno issato striscioni con la scritta “Accampamento di solidarietà per Gaza” e “Zona liberata” (un termine anarchico usato comunemente nelle rivolte violente della costa occidentale ) e hanno montato le tende. Ai partecipanti sono state proposte “attività rivoluzionarie”, tra cui un dibattito e la proiezione di un film.

Quello stesso mercoledì notte, i manifestanti sono stati filmati mentre chiedevano ad Hamas di “uccidere subito un altro soldato dell’IDF”.

Poi, venerdì sera, 19 aprile 2024, i manifestanti hanno cantato (e sono stati filmati): “[Izz ad-Din] al-Qassam [Brigate – gruppo terroristico jihadista di Hamas], rendeteci orgogliosi, fate fuori un altro soldato”, e “Noi vogliamo giustizia, e tu? Radete al suolo Tel Aviv. Forza Hamas, vi amiamo. Sosteniamo i vostri razzi”.

Sabato sera, 20 aprile 2024, un leader del gruppo “Solidarieta’ alla Palestina” ha proclamato: “Si sappia che è stato il diluvio di al-Aqsa [il pogrom jihadista del 7 ottobre di Hamas sui kibbutzim israeliani] a rimettere in moto l’intifada globale”. Ed è lo spirito sacrificale dei combattenti per la libertà palestinese che guiderà ogni lotta in ogni angolo della terra verso la vittoria. Vedrete fino a che punto siamo disposti a spingerci, vedrete fino a che punto siamo disposti a perdere i beni materiali e i simboli di una vita rispettabile e tutto quello che ci è stato insegnato di valorizzare. La militanza genera resistenza. Migliaia e migliaia di studenti in tutto il mondo si sono uniti alla nostra militanza!”

Sabato sera, 20 aprile 2024, un manifestante pro-Hamas si trovava di fronte a un gruppo di studenti ebrei che cantavano “Hatikvah” (l’inno nazionale israeliano) e sventolavano bandiere statunitensi e israeliane. Questo manifestante pro-Hamas portava un cartello (con una freccia puntata verso gli ebrei presenti) con scritto: “I prossimi obiettivi di Al-Qasam”. “Izz ad-Din al-Qassam” è il nome completo dell’organizzazione terroristica jihadista di Hamas che ha violentato e ucciso Israeliani il 7 ottobre 2023.

Noah Miller, uno studente ebreo della CU, ha parlato tramite Zoom dalla casa dei suoi genitori a Houston: “[I manifestanti] hanno ottenuto ciò che volevano. Adesso il Campus è “Judenrein” [parola nazista che significa “libero da ebrei”. È territorio occupato. La chiamino “dis-occupazione” o “zona liberata”, ma gli ebrei non sono ammessi”.

Tra il 21 e il 24 aprile 2024, i video girati all’interno dell’accampamento CU hanno mostrato studenti che cantavano “I sionisti non sono ammessi qui” e “Torna in Polonia”, accompagnati da appelli per “10.000 7 ottobre” (la data degli stupri di massa di Hamas, dei massacri e del rapimento di israeliani). Una studentessa della CU, che chiameremo Sabrina per proteggere la sua incolumita’, ha detto: “Ci sono studenti che indossano gilet gialli e kefiah, e se vedono qualcuno che parla con una persona al di fuori dall’accampamento, li trascinano via e dicono: “Non vi è permesso parlare con loro”. Dicono cose del tipo: “Uccidete tutti gli ebrei” e “Vogliamo uno stato arabo”. Ciò che la gente non capisce è che il Campus è diventato un focolaio di antisemitismo radicale. È come la Gioventù Hitleriana. Dicono cose del tipo: “Un sionista è entrato nel campo”. Ci vedono come un’entità da sradicare. Ho molta più paura adesso che subito dopo gli eventi del 7 ottobre”.

Un video Instagram girato il 23 aprile 2024 al CU mostra un poster del capo del terrorismo, il segretario generale Ahmad Sa’adat del Fronte popolare per la liberazione della Palestina (l’OLP/PFLP marxista-leninista è designato come organizzazione terroristica da Stati Uniti, UE e Canada) e attivisti anti-Israele che gridano: “Oh Hamas, nostro amato, colpisci, colpisci Tel Aviv”. Bandiere e attivisti di questa organizzazione terroristica sono apparsi in vari campus nelle ultime settimane, tra cui Evanston, Illinois, l’Università della Pennsylvania di Pittsburgh, la Rutger’s University del New Jersey, le città gemellate dell’Università del Minnesota, Minneapolis, l’Università della Carolina del Nord a Chapel Hill, la Yale, MIT, la New York University, ecc. Il FPLP è ben noto per i suoi attentati, tra cui l’attacco del 2014 a una sinagoga di Gerusalemme (dove aggressori armati di mannaie uccisero quattro rabbini, tre dei quali israeliani americani) e la partecipazione ai massacri di Hamas del 7 ottobre. Per una cronologia più completa e una descrizione dei loro attacchi terroristici, vedi: https://www.gov.il/en/pages/ background-on-the-pflp-17-oct- 2001.

Il 7 maggio 2024, Eyal Yakoby, uno studente di scienze politiche dell’Universita’ della Pennsylvania, ha pubblicato sui social media di essere stato testimone oculare dei manifestanti all’interno dell’universita’ che cantavano “Non vogliamo sionisti qui”; “Uccidere i sionisti”, “Gioventù hitleriana” e “I figli di Hitler”.

Due settimane prima che esplodessero le rivolte anti-Israele e pro-Hamas alla Columbia University, Charlotte Kates (coordinatrice internazionale di Samidoun, la rete di solidarietà per i prigionieri palestinesi, che sostiene il rilascio dei terroristi del FPLP incarcerati e che spesso condivide comunicati terroristi del FPLP) e suo marito Khaled Barakat (membro senior del gruppo terroristico Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina/PFLP) ha presentato un’invettiva di due ore agli attivisti anti-Israele della Columbia University – membri del Columbia University Apartheid Divest Group (Gruppo di disinvestimento contro l’apartheid della Columbia University). Il seminario era intitolato “Resistenza 101” – un nome che la dice lunga, poiché il termine arabo per Hamas è Harakat al-Muqawima al-Islamiyya, tradotto in inglese come “Movimento di resistenza islamica”. Kates ha dichiarato in quell’incontro: “Non c’è niente di sbagliato nell’essere un combattente di Hamas, nell’essere in prima linea per difendere la Palestina e combattere per la sua liberazione”. Ha elogiato il massacro terroristico di Hamas del 7 ottobre, in quanto ha mostrato “il potenziale di un futuro per la Palestina liberata dal sionismo”. Suo marito, un terrorista senior del FPLP, ha elogiato i dirottamenti aerei affermando che si tratta di “una delle migliori tattiche della resistenza palestinese”. I commenti di Kates sono stati fatti appena fuori dal Campus della Columbia University, durante una riunione del Gruppo di disinvestimento contro l’apartheid, un’organizzazione studentesca “bona fide”. Un mese dopo, lo stesso gruppo avrebbe guidato il putsch studentesco.

Oltre a Kates e Barakat, l’evento di domenica ha visto la partecipazione del fondatore di Within Our Lifetime (Nel corso della nostra vita), Nerdeen Kiswani, che ha chiesto che Israele venga “cancellato dalla cartina geografica”. Instagram ha rimosso l’account di Within Our Lifetime nel febbraio 2024 e Meta ha fatto lo stesso nel marzo 2024, dopo che Kiswani lo aveva utilizzato per sostenere l’attacco jihadista di Hamas contro Israele e per affermare che il rovesciamento di Israele giustifica “qualsiasi mezzo”. I tre relatori della conferenza legata alla Columbia hanno regolarmente elogiato Hamas e Hezbollah, sostenendo la resistenza armata contro Israele e incoraggiando i partecipanti a “mettersi al servizio dei movimenti di resistenza che sono in prima linea nella lotta contro il sionismo”.

“Resistance 101” avrebbe dovuto svolgersi al Barnard College della Columbia, la scuola universitaria femminile dell’università. I leader degli studenti del Gruppo di disinvestimento contro l’apartheid della Columbia University hanno affermato di essere stati costretti a “cambiare stanza” all’ultimo momento dopo i reclami presentati all’universita’ da un dottorando. Gli organizzatori hanno aggiunto che si era trattato “di un’altra repressione da parte della Columbia”. L’evento è stato spostato alla Q House della Columbia, una “comunità di interesse LGBTQ+”. Un’e-mail interna del Gruppo di disinvestimento, indirizzata ai “compagni”, affermava che “questo cambiamento di sede era dovuto al fatto che la Columbia University continuava a reprimere gli studenti palestinesi e gli alleati della lotta palestinese per la liberazione all’interno del campus”.

Pochi minuti dopo il suo matrimonio, la leader anti-Israele Within Our Lifetime, Nerdeen Kiswani, si è diretta nella “zona liberata” pro-Hamas/anti-Israele del campus della Columbia ed è entrata, senza essere in possesso di una tessera studentesca della Columbia. È stata filmata mentre incitava i suoi seguaci rivoluzionari con un messaggio infuocato. Un altro video, pubblicato dal Movimento giovanile palestinese di New York, mostra i manifestanti che gridano: “Il sionismo cadrà, mattone dopo mattone, muro dopo muro, Israele cadrà” e dichiarano “gli imperialisti statunitensi, i terroristi numero uno”. Uptown 4 Palestine ha pubblicato video di questi attivisti sul posto che proclamano in arabo: “Dall’acqua all’acqua (riferendosi al fiume Giordano e al Mar Mediterraneo), la Palestina è araba!”

Perché i popoli complottano invano?

Il recente scoppio di manifestazioni antisemite e anti-Israele di tipo nazista nei campus universitari americani è stato ben pianificato e finanziato. Nel giro di una settimana dallo scoppio di questa epidemia in Columbia, almeno 43 stati hanno assistito a manifestazioni anti-Israele e pro-Hamas e alla parziale acquisizione di 261 campus. Oltre 90 organizzazioni studentesche universitarie hanno votato per “tagliare i legami” con Israele.

Nel suo articolo, accuratamente documentato, del 6 maggio 2024 “Le persone che danno fuoco all’America: un’indagine su streghe, miliardari, islamisti e persone di sinistra dietro le proteste nei campus”, Park MacDougald va al sodo:

  • Gli studenti universitari americani si sono improvvisamente convertiti in massa all’anarco-comunismo-jihadismo? Non proprio . . . Gli studenti non sono l’unica, e forse nemmeno la più importante, fazione attiva nelle proteste nei campus. Come nelle proteste, “per lo più pacifiche”, Black Lives Matter (Le vite dei neri contano) dell’estate del 2020, “agitatori esterni” – radicali e organizzatori professionisti, teppisti antifascisti del black bloc, rivoluzionari marxisti-leninisti e radicali palestinesi e islamici – hanno avuto un ruolo centrale nell’organizzazione e nell’escalation delle proteste nei campus; allo stesso modo hanno organizzato e intensificato la più ampia campagna di protesta anti-israeliana iniziata quasi immediatamente dopo il 7 ottobre. Questa rete di agitatori, in gran parte decentralizzata è, a sua volta, politicamente e finanziariamente sostenuta da una vasta rete di militanti progressisti, organizzazioni no-profit, ONG, fondazioni e gruppi in possesso di denaro sporco, sostenuti in ultima analisi da grandi donatori allineati con il Partito Democratico. Il primo indizio che le proteste non sono del tutto organiche è la loro sorprendente somiglianza con precedenti cicli di agitazione organizzata di estrema sinistra – dalla “rivolta” dell’estate 2020 alle continue risse contro Proud Boys (Ragazzi orgogliosi) del 2016-2017. La creazione di zone “liberate” o “autonome” nel campus, ad esempio, è un segno distintivo dell’organizzazione anarchica familiare dalla zona autonoma di Capitol Hill a Seattle e della zona autonoma del municipio di New York quattro estati fa. Anche la governance di queste zone è familiare, con uomini della sicurezza mascherati che vietano le riprese da parte di estranei e indirizzano i giornalisti a rappresentanti dei media addestrati. Durante gli scontri con la polizia o con i contro-manifestanti, gli studenti e i loro alleati hanno adottato le classiche tattiche del “blocco”, coprendosi il volto e vestendosi con abiti coordinati per promuovere l’anonimato, incrociando le braccia per interferire con i tentativi della polizia di condurre arresti o per “salvare” i compagni arrestati. A Yale, gli attivisti studenteschi hanno attaccato gli agenti di polizia inviati a sgomberarli dall’accampamento – un’altra tattica di molestia spesso utilizzata dall’antifa (Antifa è un collettivo antifascista internazionale di estrema sinistra e una rete spontanea e transpartitica di militanti).
  • Queste somiglianze non sono casuali. Tutte queste tattiche richiedono un certo grado di istruzione e formazione. Le riprese dalla Columbia mostravano la “consulente della protesta” professionista Lisa Fithian, una veterana di Occupy, BLM, Standing Rock e Stop Cop City, mentre insegnava agli studenti della Columbia come barricarsi nella Hamilton Hall. Un recente video dall’interno dell’accampamento di protesta presso l’UCLA, nel frattempo, mostrava uomini mascherati che conducevano un addestramento al combattimento corpo a corpo.
  • “Quello che state vedendo è un vero e proprio miscuglio di contenuti rivoluzionari che interagiscono nei campus”, afferma Kyle Shideler, direttore per la sicurezza nazionale e l’antiterrorismo presso il Center for Security Policy (Centro per la politica di sicurezza) di Washington, D.C., ed esperto di politica interna di estrema sinistra. “C’è un’ampia varietà di rivoluzionari di sinistra, che fungono da folle in affitto, corpi caldi per qualunque causa di sinistra del giorno. Poi ci sono le reti islamiste e palestinesi: American Muslims for Palestine (Musulmani americani per la Palestina) e la loro filiale Students for Justice in Palestine (Studenti per la Giustizia in Palestina), CAIR, Movimento giovanile palestinese. Stiamo assistendo a un vero e proprio miscuglio di diversi tipi di fomentazione radicale, e il tutto viene attivato allo stesso tempo”.
  • Non esiste un decisore; piuttosto, i gruppi di “affinità” decentralizzati lavorano insieme per un obiettivo condiviso, coordinandosi apertamente tramite social media e Google Docs.
  • In effetti, è un errore sia considerare le proteste universitarie come un movimento “studentesco”, sia considerare gli outsider come “infiltrati”, in qualche modo separati dal movimento. Piuttosto, gli attivisti studenteschi lavorano assieme ad estranei, con i quali sono collegati attraverso reti di attivisti e organizzazioni nazionali sovrapposte. Le rivolte studentesche, a loro volta, esistono in un continuum con il più ampio movimento di protesta anti-Israele.

Chi paga il pifferaio sceglie la musica

Questo “movimento spontaneo”, arrivato in 45 stati e in oltre 260 campus in meno di una settimana, faceva affidamento sul finanziamento di donatori progressisti e organizzazioni no-profit collegati ai vertici del partito democratico. Prendiamo l’epicentro del movimento di protesta nazionale, la Columbia University. Secondo quanto riportato dal New York Post, l’epicentro del movimento di protesta nazionale – l’accampamento della Columbia – era fondamentalmente formato da tre gruppi: Students for Justice in Palestine (Studenti per la Giustizia in Palestina), Jewish Voice for Peace (Voce ebraica per la pace) e Within Our Lifetime (Nel corso della nostra vita). Voce ebraica per la pace dal 2017 ha ricevuto almeno 650.000 dollari dai vari rami dell’impero filantropico di George Soros , 441.510 dollari dalla Fondazione Kaphan (fondata dal primo dipendente di Amazon Sheldon Kaphan) e 340.000 dollari dal Fondo Rockefeller Brothers. Studenti per la Giustizia in Palestina si è costituito a seguito della dissoluzione delle reti islamiche, quando il governo degli Stati Uniti ha intentato causa legale contro la Holy Land Foundation (Fondazione Terra Santa) per aver raccolto fondi per Hamas. Studenti per la Giustizia in Palestina, a sua volta, è una filiale di un’organizzazione chiamata American Muslims for Palestine (Musulmani americani per la Palestina).

La Tides Foundation (Fondazione delle maree), il braccio finanziario di Tides Nexus (Maree Nexus), è una delle più grandi reti progressiste di denaro sporco del paese, che controlla più di un miliardo di asset. La sua lista dei principali donatori è un cast stellare di miliardari e fondazioni di sinistra, tra cui Soros, Peter Buffett e la sua Fondazione NoVo, il fondatore di eBay Pierre Omidyar, il Fondo Rockefeller Brothers, la Fondazione Ford e il Fondo New Venture, controllato da un’altra potenza democratica del denaro sporco, Arabella Advisors di Eric Kessler. Un leader di spicco del WOL (Nel corso della nostra vita), Abdullah Akl, è collegato a MPower Change, guidato dall’attivista palestinese-americana Linda Sarsour. Questo gruppo è sotto patrocinio finanziario di NEO Philanthropy che, insieme alla sorella NEO Philanthropy Action Fund, ha ricevuto più di 37 milioni di dollari dalla Open Society Foundations di George Soros dal 2021, oltre a sostanziali finanziamenti dal Rockefeller Brothers Fund, il Ford Foundation e Tides Foundation.

La connessione franco-qatariana

Gene Hackman ha recitato nel film di fama internazionale “The French Connection”. La trama in breve: una coppia di detective della polizia di New York si imbattono in un giro di contrabbando di eroina con sede a Marsiglia. In America si sta verificando un contrabbando di tipo diverso, che coinvolge il Qatar, il principale sostenitore dei Fratelli Musulmani (padrini spirituali di Hamas) e il principale propagatore dell’agenda islamista dei Fratelli Musulmani in America.

“Nel luglio 2019, presso il Dipartimento di Giustizia (DOJ), a Washington, D.C., il dottor Charles Asher Small, direttore dell’ISGAP [Istituto per lo studio dell’antisemitismo e della politica globale], ha presentato i risultati di un progetto di ricerca dell’ISGAP avviato nel 2012, dal titolo “Follow the Money” (Segui il denaro). Il progetto di ricerca in corso esamina il finanziamento illecito delle università degli Stati Uniti da parte di governi, fondazioni e società straniere che aderiscono a e promuovono ideologie antidemocratiche e antisemite, con collegamenti al terrorismo e al finanziamento del terrorismo. Il progetto ha rivelato, per la prima volta, l’esistenza di ingenti finanziamenti mediorientali (principalmente dal Qatar) alle università statunitensi che non erano stati segnalati al Dipartimento dell’Istruzione, come previsto dalla legge. In effetti, la ricerca dell’ISGAP ha scoperto miliardi di dollari di fondi non dichiarati, che, a loro volta, hanno portato all’avvio di un’indagine del governo federale nel 2019. Nell’ambito della sua continua ricerca, l’ISGAP ha scoperto e stabilito che le donazioni straniere provenienti dal Qatar, in particolare , hanno avuto un impatto sostanziale nel fomentare i crescenti livelli di propaganda antisemita, nonché un crescente sostegno ai valori antidemocratici all’interno di queste istituzioni di istruzione superiore”.

  • Lo studioso e analista egiziano-americano Raymond Ibrahim osserva che il Qatar spende abitualmente 405 milioni di dollari all’anno per sostenere le attività di sei università americane che hanno anche filiali a Doha, la capitale del Qatar. Dal 2007 il Qatar ha donato o appaltato più di 5,6 miliardi di dollari a 61 scuole americane, comprese le Ivy League come l’Università di Harvard, l’Università di Yale, l’Università di Cornell e l’Università di Stanford, secondo i registri di finanziamento esaminati dal Washington Free Beacon. Dal 2015 il Qatar ha inoltre distribuito più di 243 milioni di dollari in attività di lobbying negli Stati Uniti, di cui oltre 16 milioni di dollari spesi solo nel 2023. “Il denaro, dicono esperti e legislatori, ha permesso al Qatar di esercitare un’influenza smisurata nella politica e nel mondo accademico americano, gli sforzi che secondo loro hanno diffuso la propaganda anti-israeliana e messo a tacere le critiche sui legami di lunga data di Doha con Hamas, il regime iraniano e altri gruppi terroristici.” Secondo il New York Post, i “tre massimi leader di Hamas da soli valgono l’incredibile somma di 11 miliardi di dollari e vivono una vita di lusso nel santuario dell’emirato del Qatar”.
  • Il Qatar usa la sua influenza per diffondere l’ideologia jihadista islamista, seguendo le correnti abbracciate sia da Osama bin Laden che da Hamas. Il fallimento della politica statunitense in Medio Oriente deriva dal fatto che molti degli attuali consiglieri del governo americano si sono laureati all’interno di questo sistema accademico corrotto. Come testimoniato negli ultimi mesi, le menti degli studenti americani in rivolta sono state incendiate da una miscela velenosa fatta di idee rivoluzionarie di sinistra, propaganda jihadista islamista e influenza demoniaca.
  • Lisa Ashley, direttrice del Charles Malik Institute presso il Philos Project, osserva nel suo articolo del 10 maggio 2024 sul Times of Israel: “Il Qatar ha stretti legami con l’Iran e Hamas. Si comprende il loro interesse nel fomentare la gioventù americana e nell’aizzarla contro Israele. Questo fa parte del loro progetto, volto a minare la storica alleanza tra Stati Uniti e Israele e a mettere in pericolo la sicurezza dello Stato ebraico, aprendo le porte all’espansione dell’Iran”.

Terrore palestinese, rivolte nei campus americani e il drago cinese

La Repubblica popolare cinese (PCC – Partito Comunista Cinese), governata dai comunisti, è profondamente coinvolta nel sostegno e nella guida delle proteste anti-Israele negli Stati Uniti e nei disordini civili contro il governo statunitense. L’impegno della Cina nella rivoluzione mondiale marxista-leninista non è diminuito, anzi, si muove rapidamente e strategicamente, giocando a scacchi contro il mondo. Il Network Contagion Research Institute (Istituto di ricerca sul contagio) della Rutgers University ha pubblicato lunedì 13 maggio 2024 un rapporto che punta i riflettori sul coinvolgimento della Cina in tre aree specifiche: attività anti-Israele, disordini nei campus statunitensi e catalizzazione di disordini sociali antigovernativi. Anche se, sulla carta, le attuali proteste si concentrano su Israele, si tratta in realtà di una iniziativa ben finanziata che fa capo a un’agenda rivoluzionaria, antigovernativa e anticapitalista, con organizzazioni che fungono da strumenti versatili per entità straniere ostili agli Stati Uniti.”

Il 24 aprile 2024, il Committee on Ways and Means (Comitato sui Modi e sui Mezzi) del Congresso degli Stati Uniti ha inviato una lettera all’IRS esprimendo “crescente preoccupazione per l’influenza degli avversari stranieri dell’America, compreso il Partito Comunista Cinese (“PCC”), sulle politiche fiscali con sede negli Stati Uniti. Il magnate della tecnologia Roy Singham possiede e gestisce una complessa rete di organizzazioni no-profit con sede negli Stati Uniti ed esentasse che, secondo il New York Times, “difende la Cina e promuove la sua propaganda”. Queste attività politiche includono quelle destinate a influenzare gli Americani riguardo agli interessi politici o pubblici, alle politiche o alle relazioni di un governo straniero. Tali collegamenti con attività sospette che coinvolgono organizzazioni esentasse e propaganda non finiscono qui. “The People’s Forum”, un’altra organizzazione finanziata da Singham, è stata recentemente al centro di una serie di massicci eventi antisemiti in seguito agli attacchi di Hamas del 7 ottobre 2023. Questi eventi, con manifestanti che brandivano immagini antisemite e ripetevano slogan antisemiti del tipo “dal fiume al mare, la Palestina sarà libera” sono stati solo alcuni di una serie di eventi alimentati dalla propaganda e sostenuti dal People’s Forum”. Il Committee on Ways and Means (Il Comitato sui Modi e sui Mezzi) ha pubblicato un’udienza piena zeppa di fatti, che ha esposto i legami storici tra Hamas e organizzazioni come la Holy Land Foundation (la Fondazione Terra Santa), l’Associazione islamica per la Palestina, Kind Hearts for Charitable Development (Cuori Gentili per lo Sviluppo della Beneficenza) e American Muslims for Palestine (Musulmani americani per la Palestina)..

  • L’8 ottobre 2023, un giorno dopo il massacro, lo stupro, la tortura e il rapimento di civili israeliani da parte di Hamas il 7 ottobre, è stata rilasciata una dichiarazione co-firmata da gruppi americani, tra cui il Movimento giovanile palestinese, il Forum popolare, il Partito per il Socialismo e la Liberazione, al-Awda e Answer Coalition (Coalizione di Risposta) che spiegavano: “Ci muoviamo nel ventre della bestia, perché comprendiamo che abbiamo un ruolo unico da svolgere nel combattere il sostegno materiale al sionismo e nell’indebolire l’imperialismo globale statunitense”.
  • Il 15 gennaio 2024, Manolo De Los Santos, direttore esecutivo del Forum popolare, ha parlato chiaramente del suo obiettivo finale: la distruzione di Israele e degli Stati Uniti e la sconfitta del capitalismo: “Quando sconfiggeremo Israele e l’Impero degli Stati Uniti, avremo smantellato il capitalismo negli Stati Uniti!”

Un’indagine del 5 agosto 2023 del New York Times ha descritto Singham come un noto “benefattore socialista delle cause di estrema sinistra” e ha monitorato l’incanalamento di centinaia di milioni di dollari verso gruppi legati a Singham, impegnati nella difesa progressista pro-Cina. La Free Press (Stampa Libera) di novembre ha affermato che il Forum ha ricevuto 20 milioni di dollari tra il 2017 e il 2022 da Singham attraverso il Goldman Sachs Philanthropy Fund. Il People’s Forum (Forum popolare), che è stato coinvolto in importanti azioni di protesta a New York City, come la chiusura del Nakba Day Manhattan Bridge del 15 maggio 2024 e i blocchi economici del 15 aprile 2024, ha ammesso in un post sui social media del 2021 che “il compagno marxista” Singham ha finanziato l’organizzazione.

Queste stesse informazioni, che rivelano l’infiltrazione cinese e la manipolazione degli Americani al fine di mettere la popolazione contro il popolo ebraico, lo Stato ebraico e persino contro l’America stessa, non sono nuove, come mostrano i seguenti articoli del 2023 e del 2024:

  • Il 9 agosto 2023, il senatore Marco Rubio ha inviato una lettera al procuratore generale degli Stati Uniti Merrick Garland chiedendogli di garantire che il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti indaghi e blocchi i collegamenti cinesi e anti-israeliani di Singham.
    Un articolo del 16 novembre 2023 sul New York Post (“Incontra i marxisti miliardari americani che finanziano manifestazioni anti-Israele”) scopre che Neville Roy Singham, legato al PCC, è uno dei principali sostenitori delle manifestazioni anti-Israele.
    Un articolo indiano del 19 novembre 2023 rivela gli sforzi di propaganda filo-cinese di Singham contro il governo e il paese indiano attraverso il Forum popolare, prendendo di mira le imprese indiane e promuovendo sentimenti anti-capitalisti nel paese.
    Un articolo del 3 maggio 2024 intitolato “Incontra Neville Roy Singham, il milionario cinese/marxista che semina caos nella società americana” osserva: “Singham e i suoi gruppi affiliati, che hanno sostenuto l’aborto, gli LGBTQ e la causa TikTok, lo hanno fatto esclusivamente in America – non in Cina. Questa, dice Schweizer, è una chiara componente della “guerra di disintegrazione” della nazione contro gli Stati Uniti, un tentativo di “sgretolare la fibra morale degli Americani”.
    Il 16 maggio 2024, il presidente del Comitato di sorveglianza della Camera James Comer (R-Ky.) ha sottolineato durante il “Washington Watch con Tony Perkins” di giovedì: I cinesi “si sono impegnati nella creazione di centri di spionaggio in tutta l’America, non solo nelle nostre università pubbliche. A proposito, la Cina, abbiamo appreso, sta finanziando in modo anonimo molte delle nostre università di ricerca più liberali, quelle che, guarda caso, ospitano le proteste nei campus contro Israele”.

Come pregare?

  • Preghiamo affinché venga data al mondo la rivelazione di come l’antisemitismo sta avvelenando i leader, gli studenti e la popolazione in genere e di come questo porta la maledizione di Genesi 12:3 su molti.
    Preghiamo affinché venga data agli Stati Uniti rivelazione circa l’attacco congiunto dell’Islam e della sinistra che sta avvelenando e dividendo quella nazione.
    Preghiamo per il salvataggio fisico dei circa 129 ostaggi israeliani (compresi i bambini) rapiti da Hamas, Jihad islamica e FPLP/OLP. In questo momento alcuni ostaggi vengono torturati, violentati e fatti morire di fame (questo sulla base delle testimonianze degli ostaggi recentemente rilasciati). Purtroppo molti di questi ostaggi sono morti; Hamas trattiene i cadaveri dei cittadini israeliani in celle frigorifere per utilizzarli come merce di scambio.
    Preghiamo affinché la crudele dittatura terroristica di Hamas a Gaza venga definitivamente distrutta e siano spezzate le catene che tengono legati i palestinesi che vivono lì.
    Preghiamo affinché il ruolo dell’Iran nell’inganno, nella dissimulazione e nell’antisemitismo jihadista venga smascherato e contrastato dai leader mondiali.
    Preghiamo che la leadership di Israele riceva senso di giustizia, chiarezza, coraggio morale, discernimento e strategia divina per distruggere in modo definitivo la minaccia jihadista in tutti i suoi aspetti.
    Preghiamo per una perdita minima di vite umane per le forze di difesa israeliane e per gli abitanti di Gaza che sono veramente innocenti.
    Preghiamo per il risveglio dell’esercito ebraico profetico di Ezechiele in tutta la terra.
  • Le vostre preghiere e il vostro sostegno rafforzano le nostre braccia e rappresentano l’aiuto pratico di Dio nell’opera che ci ha chiamato a svolgere.

Nel Messia Yeshua,

Avner Boskey

www.davidstent.org