I media di tutto il mondo stanno puntando i riflettori sul Libano. I telegiornali della sera paventano quello che potrebbe essere un imminente scontro sanguinoso. Anche alcuni siti cristiani si stanno impegnando in una sorta di voyeurismo profetico su ciò che potrebbe accadere al confine tra Israele e Libano. Ecco le domande attualmente sollevate in TV:

Questa tensione esploderà in una guerra regionale o addirittura mondiale?

– L’Iran e l’America verranno coinvolti?

– Quante persone potrebbero morire tra libanesi e israeliani?

– Alcuni media cristiani si chiedono se questa sia l’inizio di Gog e Magog (Ezechiele 38-39), o il periodo che precede Armaghedon (Apocalisse 16:14-16).

– Questi eventi frenetici hanno un significato biblico o apocalittico?

“Dal fiume al mare”

Il popolare canto di guerra (“dal fiume al mare”), che viene gridato durante le violente manifestazioni pro-terrorismo nei campus statunitensi negli ultimi mesi, è una contraffazione diretta di ciò che la Bibbia dichiara essere vero.

In Deuteronomio 4:44-46, Mosè istruisce il popolo ebraico, ricordando loro l’intero Patto Mosaico, mentre sono accampati nella moderna Giordania in attesa di invadere e conquistare Canaan. Mosè dichiara a Israele, circa l’autorità del Dio di Giacobbe, che «ogni luogo che la pianta del vostro piede calcherà, sarà vostro”. Il vostro territorio si estenderà dal deserto [del Negev] al Libano e dal fiume – il fiume Eufrate – al mare [Mediterraneo] occidentale” (Deuteronomio 11:24). Secondo quanto stabilito dal Dio di Giacobbe, “dal Fiume al Mare” indica i confini della Terra Promessa che YHVH ha dato al popolo ebraico – dal fiume Giordano al Mar Mediterraneo. Nessun altro popolo ha diritto sovrano a quei territori. Questi territori includono Gaza (Giosuè 15:47), quella che oggi è conosciuta come Cisgiordania (Numeri 34:1-12), la Giordania settentrionale (Deuteronomio 3:11-18), un’ampia sezione del moderno Libano (Giosuè 12:7) e parte della moderna Siria (Genesi 15:18; Giosuè 13:1-5).

Le rivendicazioni di Hamas o dell’Autorità Palestinese su Gaza o sulla Cisgiordania e le rivendicazioni di Hezbollah sul Libano meridionale violano palesemente la parola di YHVH riguardo ai confini biblici della Terra Promessa. Queste sono le vane immaginazioni delle nazioni menzionate nel Salmo 2:1, e calpestano le promesse profetiche di Dio al suo popolo ebraico:

Perciò così parla ADONAI YHVH : “Sì, nel fuoco della mia gelosia, io parlo contro il resto delle altre nazioni e contro Edom tutto quanto, che hanno fatto del mio paese il loro possesso con tutta la gioia del cuore e il disprezzo dell’anima, per ridurlo in bottino”. Perciò, profetizza sopra la terra d’Israele, e di’ ai monti e ai colli, ai burroni e alle valli: Così parla il Signore, DIO:

“Ecco, io parlo nella mia gelosia e nel mio furore, perché voi avete portato la vergogna delle nazioni.” (Ezechiele 36,5-6)

Alla luce degli eventi frenetici che stanno accadendo in Israele e in Medio Oriente, vale la pena ricordare che la Bibbia non pone la domanda: “Come si inserisce Israele nelle strategie delle superpotenze o nei piani jihadisti islamici?” Piuttosto, la domanda che la Bibbia solleva è: “Come si inseriscono tutte queste superpotenze e nazioni islamiche nei piani che YHVH ha per Israele?”

Il Salmo 83 nota profeticamente che, alla fine dei giorni, il Libano (Gebal e Tiro) sarà attivamente in guerra con Israele. Il Libano si unirà a Edom, Ammon e Moab (Giordania e Cisgiordania), agli Ismaeliti e Hagriti (Sinai egiziano, Arabia Saudita), ai Filistei (la regione di Gaza) e all’Assiria (Iraq settentrionale) nel tentativo di commettere un genocidio contro il popolo ebraico:

O Dio, non restare silenzioso!
Non rimanere impassibile e inerte,
o Dio!
Poiché, ecco, i tuoi nemici si agitano,
i tuoi avversari alzano la testa.
Tramano insidie contro il tuo popolo
e congiurano contro quelli che tu proteggi.
Dicono: «Venite, distruggiamoli come nazione
e il nome d’Israele non sia più ricordato!»
Poiché si sono accordati con uno stesso sentimento,
stringono un patto contro di te.
(Salmo 83:1-8)

“Tramano insidie contro il tuo popolo” (Salmo 83:3)

L’attuale esercito jihadista in Libano si chiama Hezbollah (in arabo, Ḥizbu ‘llāh; il Partito di Allah). È noto anche come al-Muqāwamah Al-Islāmīyah fī Lubnān (“La resistenza islamica in Libano”). Hezbollah è un gruppo jihadista islamico sciita con due ali: un Consiglio Jihad paramilitare/terrorista e un partito politico nel parlamento libanese noto come “Lealtà al Blocco della Resistenza”. Il segretario generale di Hezbollah è Hassan Nasrallah. Il gruppo è stato fondato intorno al 1982, verso la fine della guerra civile libanese (1975-1990). Quella guerra fu combattuta principalmente tra l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina e i cristiani maroniti libanesi. Il centro amministrativo di Hezbollah si è gradualmente situato nel quartiere sciita Dahieh, a sud di Beirut. I campi di addestramento di Hezbollah alla fine furono situati nella valle della Bekaa. E il Libano meridionale divenne il loro terreno operativo, da dove partirono gli attacchi contro Israele e l’IDF.

Beirut un tempo era conosciuta come “il gioiello del Mediterraneo” o “la Parigi del Medio Oriente”. Ma la guerra civile libanese durata 15 anni ha mietuto un macabro raccolto: oltre 150.000 libanesi morti. Cecchini, imboscate, rapimenti, autobombe e IED: la vita a Beirut è diventata gradualmente un incubo per molti. La vita quotidiana a Beirut era caratterizzata da crudeltà e violenza, e Hezbollah fioriva su quel suolo insanguinato.

Il più famoso e famigerato agente terroristico associato a Hezbollah è stato Imad Mughniyeh, nato nel 1962 nel villaggio libanese di Tayr Debba, non lontano da Tiro. Si unì alle forze speciali (Force 17) di Yasser Arafat da adolescente e combatté contro le forze cristiane e druse libanesi negli anni ’70 e all’inizio degli anni ’80. Dopo che Israele espulse l’OLP da Beirut in Tunisia nell’agosto 1982, Mughniyeh e altri quattro contribuirono a fondare l’Organizzazione della Jihad Islamica, un braccio terroristico sciita di Hezbollah sotto la tutela delle Guardie rivoluzionarie iraniane (Pasdaran), nella valle della Bekaa controllata dalla Siria. È stato direttamente coinvolto o ha avuto la responsabilità dei seguenti atti terroristici, spesso lavorando in squadra con Mustafa Badreddine. I due uomini erano conosciuti professionalmente come “i fantasmi di Beirut”:

– Il primo attentato suicida di Hezbollah, al quartier generale dell’IDF Tyre QN (1 novembre 1982) – 89-102 vittime, 55 feriti

– Attacco suicida all’ambasciata americana a Beirut (18 aprile 1983) – 63 persone uccise (inclusi 6 dei principali agenti della CIA in Medio Oriente, tra cui Robert Ames)

– Bombardamento della caserma dei marine statunitensi, Beirut (23 ottobre 1983) – 241 vittime. Questi due eventi hanno causato la ritirata delle forze statunitensi dal Libano

– Bombardamento della caserma dei paracadutisti delle forze multinazionali francesi, Beirut – (23 ottobre 1983) – 58 vittime

– Bombardamento della dependance dell’ambasciata americana, Beirut (20 settembre 1984) – 23 vittime

– Rapimento, 15 mesi di tortura e poi l’omicidio del tenente colonnello William F. Buckley, capo della stazione CIA a Beirut e forse in Iran, dal marzo 1984 al giugno 1985. Ciò portò all’affare Iran-Contra (Iran-Contra o Irangate fu uno scandalo politico che nel biennio 1985-1986 coinvolse vari alti funzionari e militari dell’amministrazione del presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan, accusati dell’organizzazione di un traffico illegale di armi con l’Iran, su cui vigeva l’embargo). Il rapimento di Buckley è stato raffigurato in una scena del film “Syriana” con George Clooney.

– Rapimento e sei anni di reclusione del corrispondente capo dal Medio Oriente dell’Associated Press Terry Anderson, Beirut – marzo 1985

– Dirottamento del volo TWA 847; tortura e omicidio del subacqueo Seabee della Marina americana Robert Stetham, Beirut – 15 giugno 1985. Mughniyeh fu incriminato dagli Stati Uniti con una taglia di 25 milioni di dollari sulla sua testa

– Rapimento di più di 50 stranieri, tra cui Terry Waite (inviato speciale dell’arcivescovo di Canterbury), il giornalista britannico John McCarthy, Malcolm H. Kerr, padre Lawrence Jenco, il reverendo Benjamin Weir, il presidente dell’università americana David Jacobsen, ecc. – Beirut, 1984 e successivi

– Rapimento, tortura e omicidio del colonnello William R. Higgins USMC, capo del gruppo di osservatori delle Nazioni Unite, Libano, Beirut – dal febbraio 1988 al 31 luglio 1989

– Bombardamento dell’ambasciata israeliana, Buenos Aires, Argentina (17 marzo 1992) – 29 morti, 242 feriti

– Bombardamento dell’edificio AMIA (Asociación Mutual Israelita Argentina – Associazione israelita argentina [cioè ebraica]) a Buenos Aires (18 luglio 1994) – 87 morti, 250 feriti

– Bombardamento delle Torri Khobar, Arabia Saudita (residenza dell’USAF e delle famiglie) (25 giugno 1996) – 20 morti, 372 feriti. Questo evento è stato rappresentato in una scena del recente film “The Kingdom” con Jamie Foxx e Jennifer Garner

– Rapimento del colonnello Elhanan Tannenbaum (Riserva dell’IDF), rapimento e omicidio di tre soldati israeliani Adi Avitan, Benny Avraham, Omar Sawaid. – Ottobre 2000

– Supervisione della nave armata congiunta OLP/Hezbollah Karine A, catturata dalle forze speciali israeliane Shayetet 13 (IDF Seals) – 3 gennaio 2002

– Rapimento e omicidio di 2 soldati di riserva israeliani (Ehud Goldwasser, Eldad Regev) di pattuglia in jeep (12 luglio 2006). Questo evento scatenò la seconda guerra libanese.

“Hajj Radwan” (alias professionale di Mughniyeh) ha avuto il suo fatidico incontro con la giustizia divina il 12 febbraio 2008, intorno alle 22:15. Questo grande terrorista di Hezbollah è stato fatto saltare in aria mentre si avvicinava alla sua Mitsubishi Pajero in una strada buia di Damasco, nel quartiere alla moda di Kafr Soussa, non lontano da una scuola iraniana, da una stazione di polizia siriana e da un ufficio dell’intelligence siriana.

“E congiurano contro quelli che tu proteggi” (Salmo 83:3)

Gli obiettivi e le strategie di Hezbollah si basano sulla loro filosofia e sui loro principi. Questi sono stati chiaramente affermati dall’organizzazione fin dall’inizio: “Questi sono i nostri obiettivi e questi i nostri nemici”. Il 16 febbraio 1986 lo sceicco Ibrahim al-Amin lesse pubblicamente il documento “Il programma Hezbollah” nella moschea al-Ouzai a Beirut ovest. È stato pubblicato contemporaneamente su as-Safir, uno dei principali quotidiani in lingua araba di Beirut. L’articolo era intitolato “Il programma Hezbollah, una lettera aperta a tutti gli oppressi in Libano e nel mondo”. Un opuscolo inglese fu pubblicato nel 1987. Ecco alcuni estratti dalla traduzione della CIA di quel documento:

– Vogliamo combattere le radici del vizio e la prima radice del vizio è l’America. Tutti gli sforzi per trascinarci in azioni marginali saranno inutili se paragonati allo scontro contro gli Stati Uniti. L’Imam Khomeyni [il leader supremo dell’Iran, l’Ayatollah Khomeini] ha ripetutamente sottolineato che l’America è la ragione di tutte le nostre catastrofi e l’origine di ogni make. Combattendola, stiamo solo esercitando il nostro legittimo diritto di difendere il nostro Islam.

– Per amore della verità, dichiariamo che i figli della nazione di Hezbollah hanno imparato a conoscere bene i loro principali nemici nella zona: Israele, l’America, la Francia e la Falange.

– I nostri figli affronteranno questi nemici finché non saranno raggiunti questi obiettivi: la dipartita definitiva di Israele dal Libano, come preludio alla definitiva cancellazione dalla sua esistenza e alla liberazione della venerabile Gerusalemme dagli artigli dell’occupazione.

La versione integrale del Programma Hezbollah comprende i seguenti paragrafi:

– Necessità della distruzione di Israele: vediamo in Israele l’avanguardia degli Stati Uniti nel nostro mondo islamico. È il nemico più odiato e deve essere combattuto finché non avrà ciò che si merita. Questo nemico rappresenta il pericolo più grande per le nostre future generazioni e per il destino delle nostre terre, in particolare perché glorifica le idee di insediamento ed espansione, avviate in Palestina, e che aspirano all’estensione del Grande Israele, dall’Eufrate al Nilo.

– Il nostro presupposto principale nella nostra lotta contro Israele è che l’entità sionista è stata aggressiva fin dal suo inizio e costruita su terre strappate ai suoi proprietari, a scapito dei diritti del popolo musulmano. Pertanto la nostra lotta finirà solo quando questa entità sarà annientata. Non riconosciamo alcun trattato con esso, nessun cessate il fuoco e nessun accordo di pace, separato o consolidato. Condanniamo vigorosamente tutti i piani di negoziato con Israele e consideriamo tutti i negoziatori come nemici, poiché tale negoziato non è altro che il riconoscimento della legittimità dell’occupazione sionista della Palestina. Pertanto ci opponiamo e rifiutiamo gli Accordi di Camp David, le proposte di Re Fahd, il piano di Fez e Reagan, le proposte di Breznev e franco-egiziane, e tutti gli altri programmi che prevedono il riconoscimento (anche quello implicito) dell’entità sionista.

“Poiché dall’abbondanza del cuore la bocca parla.” (Matteo 12:34)

L’atteggiamento di Hezbollah (vedi Genesi 12:3) nei confronti di Israele rivela un virulento antisemitismo radicato nei testi islamici classici.

Nel luglio 1985, il Grande Ayatollah Muhammad Husayn Fadlallah (il mentore spirituale di Hezbollah) dichiarò in un’intervista: “Crediamo che non ci sia differenza tra gli Stati Uniti e Israele; quest’ultimo è una mera estensione del primo. Gli Stati Uniti sono pronti a combattere il mondo intero per difendere l’esistenza e la sicurezza di Israele. I due paesi stanno lavorando in totale armonia”.

Secondo un video pubblicato sul canale di notizie saudita al-Arabiya, Nasrallah dichiarò in un discorso del 1988 l’impegno di Hezbollah a favore di una dittatura mondiale del Califfato islamico sciita: “Il nostro piano, rispetto al quale noi, come fedeli credenti, non abbiamo alternative, è quello di stabilire un califfato islamico Stato sotto il dominio dell’Islam. . . Il Libano non dovrebbe essere una repubblica islamica a sé stante, ma piuttosto parte della Grande Repubblica islamica, governata dal Signore del Tempo [la figura messianica sciita conosciuta come Mahdi] e dal suo legittimo vice, il Sovrano giurisprudente [persiano: Velâyat -e Faqih] Imam [Ayatollah] Khomeini.”

In un discorso del 1998, in occasione della Giornata sciita dell’Ashura, il sito ufficiale di Nasrallah citava il suo riferimento a Israele come “lo stato dei nipoti delle scimmie e dei maiali – gli ebrei sionisti” – e descriveva i figli di Giacobbe come “gli assassini dei profeti”.

Intervenendo alla cerimonia di flagellazione (tatbir) del giorno sciita di Ashura il 9 aprile 2000, Hassan Nasrallah dichiarò: “Gli ebrei hanno inventato la leggenda delle atrocità naziste. È chiaro che i numeri di cui parlano sono molto esagerati. Stanno parlando di massacri inventati o esagerati avvenuti durante la Seconda Guerra Mondiale”.

Il 26 maggio 2000, Nasrallah tenne un discorso nel villaggio libanese di Bint Jbeil, da dove l’IDF si era ritirata pochi giorni prima. Nasrallah ha esultato: “Diverse centinaia di combattenti di Hezbollah hanno costretto lo stato più forte del Medio Oriente a issare la bandiera della sconfitta. . . L’era in cui i sionisti spaventavano i libanesi e gli arabi è finita. . . Israele, che possiede armi nucleari e l’aeronautica più potente della regione, questo Israele è più debole di una tela di ragno”.

Il 4 settembre 2002, l’Ayatollah Fadlallah, affiliato a Hezbollah, dichiarò al quotidiano britannico “The Telegraph”: “Non sono stato io a lanciare l’idea dei cosiddetti attentati suicidi… ma certamente mi sono espresso a loro favore”.

Il 27 settembre 2002, Nasrallah parlò ad al-Manar (la televisione libanese Hezbollah), proclamando: “Che il mondo intero mi ascolti. La nostra ostilità verso il Grande Satana [l’America] è assoluta. . . Concludo il mio intervento con lo slogan che continuerà a risuonare in tutte le occasioni, affinché nessuno pensi che ci siamo indeboliti. Indipendentemente da come è cambiato il mondo dopo l’11 settembre, “Morte all’America” rimarrà il nostro slogan, potente e riverberante: “Morte all’America!”

In un articolo del 23 ottobre 2002 sul quotidiano libanese The Daily Star, il giornalista Badih Chayban ha citato Nasrallah, che ha detto: “Tra i segni. . . e il segnali che ci guidano, nelle profezie islamiche, e non solo in quelle ebraiche, c’è questo Stato [di Israele]. E’ scritto che sarà costituito e che gli ebrei si raduneranno da tutte le parti del mondo nella Palestina occupata, ma non per portare l’anti-Cristo (cioè al-Masīḥ ad-Dajjāl) e la fine del mondo. In realtà, è stato Allah, il Glorificato e l’Altissimo, a permettere che si riunissero tutti qui, così che noi non dobbiamo andare a prenderli fino ai confini del mondo. Nel territorio in cui sono stati riuniti avrà luogo la battaglia finale e decisiva”. Il discorso di Nasrallah è disponibile in arabo sul sito web di Hezbollah. Più recentemente, il relativo estratto del discorso, insieme alla trascrizione araba e alla traduzione inglese, sono stati pubblicati online.

Nell’articolo di Jeffrey Goldberg del 14 ottobre 2002 sul “New Yorker” intitolato “Nel Partito di Dio”, il portavoce di Hezbollah Ibrahim Mousawi afferma che “gli ebrei sono una lesione sulla fronte della storia”.

Il 18 e 19 febbraio 2005, la TV al-Manar, collegata a Hezbollah, trasmise il discorso di Nasrallah del 2 febbraio, in cui affermò: “Israele è il nostro nemico. Si tratta di un’entità aggressiva, illegale e illegittima, che non ha futuro nella nostra terra. Il suo destino si manifesta nel nostro motto: ‘Morte a Israele!’”

Nel 2006, Sheikh Nasrallah disse: “Non c’è soluzione al conflitto in questa regione se non con la scomparsa di Israele”.

Il 2 agosto 2013, Nasrallah ha parlato in occasione del Quds Day a Beirut, affermando che Israele è “una cancro che deve essere sradicato. . . L’unica soluzione è distruggerlo senza dargli la possibilità di arrendersi. . L’eliminazione di Israele non è solo un interesse palestinese. È l’interesse dell’intero mondo musulmano e dell’intero mondo arabo”.

Il 14 agosto 2014, Nasrallah ha rilasciato un’intervista al quotidiano libanese al-Akhbar, affermando che “Israele è un’entità illegittima ed è una minaccia per la regione. È una minaccia costante per l’intera regione. Non possiamo coesistere con questa minaccia. Ecco perché l’obiettivo finale della nazione [araba e islamica] è porre fine all’esistenza di Israele indipendentemente dai problemi, dalle sensibilità e da tutto ciò che è accaduto e potrebbe accadere tra palestinesi e non palestinesi, sciiti e sunniti, musulmani e cristiani”.

Il 30 novembre 2009 Nasrallah ha annunciato il nuovo “Manifesto” di Hezbollah in una conferenza stampa dal vivo a Beirut, 24 anni dopo la pubblicazione del suo originale “Programma Hezbollah”. La studiosa e ricercatrice Neubauer Benedetta Berti dell’INSS, spiega che “in entrambi i documenti, Hezbollah mostra assoluta continuità, sia per quanto riguarda la sua visione del mondo sia per quanto riguarda i suoi obiettivi strategici”.

“Sì, nel fuoco della mia gelosia, Io parlo contro il resto delle altre nazioni!”(Ezechiele 36:5)

Il profeta Geremia parlò con forza del giudizio divino che cadrà su ogni nazione che denigra o respinge la chiamata di YHVH verso Israele e il Suo amore per il suo popolo ebraico:

Tuttavia coloro che ti divorano saranno divorati,
tutti i tuoi nemici, tutti quanti saranno deportati;
quelli che ti spogliano saranno spogliati,
quelli che ti saccheggiano li abbandonerò al saccheggio.
Ma io medicherò le tue ferite, ti guarirò dalle tue piaghe”,
dice il SIGNORE,
“poiché ti chiamano la scacciata,
la Sion di cui nessuno si cura”.
(Geremia 30:16-17)

Gli Hezbollah e l’Iran non sono i primi gruppi a trovarsi nella lista nera della Bibbia. Il giudizio del tribunale dell’Altissimo sta per cadere loro addosso.

Come pregare?

Preghiamo affinché i seguaci di Yeshua in tutto il mondo comprendano i piani malvagi e distruttivi di Hezbollah e dell’Iran e preghino per il Medio Oriente alla luce di questa rivelazione.
Preghiamo per il salvataggio fisico dei circa 120 ostaggi israeliani (compresi i bambini) rapiti da Hamas, Jihad islamica e FPLP/OLP. In questo momento alcuni ostaggi vengono torturati, violentati e fatti morire di fame (questo sulla base delle testimonianze degli ostaggi recentemente rilasciati). Purtroppo molti di questi ostaggi sono morti; Hamas trattiene i cadaveri dei cittadini israeliani in celle frigorifere per utilizzarli come merce di scambio.
Preghiamo affinché la crudele dittatura terroristica di Hamas a Gaza venga definitivamente distrutta e che vengano spezzate le catene che tengono legati i palestinesi che vivono a Gaza, e affinché il ruolo dell’Iran nell’inganno, nella dissimulazione e nell’antisemitismo jihadista venga smascherato e contrastato dai leader mondiali.
Preghiamo per il risveglio dell’esercito profetico ebraico di Ezechiele in tutta la terra.

Le vostre preghiere e il vostro sostegno sollevano le nostre braccia e rappresentano l’aiuto pratico di Dio per noi nell’opera che ci ha chiamato a svolgere.

Nel Messia Yeshua,

Avner Boskey

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