Se Israele vuole sconfiggere i suoi nemici in questo round di guerra, dobbiamo procedere con astuzia. Fare la guerra con astuzia. Questo è esattamente ciò che abbiamo visto in diretta in Libano ieri pomeriggio.

di Aviel Schneider
GERUSALEMME – Più di 5000 cercapersone sono esplosi simultaneamente nelle tasche dei terroristi di Hezbollah ieri pomeriggio. I membri della milizia terroristica sciita portano sul corpo questo tipo di dispositivo di chiamata per ricevere messaggi ed essere pronti all’azione in qualsiasi momento. Come disse il saggio re Salomone nei Proverbi 24: “Con l’astuzia si fanno le guerre, e la liberazione è dove ci sono molti consiglieri”. Per inciso, questo è il motto del servizio segreto israeliano Mossad: “fare guerre di nascosto”. Questo spiega anche il nostro messaggio Telegram di ieri, quando il capo del servizio segreto israeliano Mossad, David Barnea, ha dovuto improvvisamente lasciare un lungo incontro con il Primo Ministro Benjamin Netanyahu ieri all’ora di pranzo . Tre ore dopo, i cercapersone dei terroristi di Hezbollah in Libano sono esplosi. Questo è l’unico modo – con l’astuzia e la grazia di Dio – in cui Israele può sconfiggere i suoi nemici. Anche se nessuno nel Paese ha ancora ammesso ufficialmente che c’è lo zampino di Israele, siamo tutti orgogliosi di questa esplosione tascabile. L’operazione avrà conseguenze? Questa operazione ricorda le guerre bibliche con l’astuzia e dà speranza. Questo è sempre positivo.
Il sito web arabo-americano Al-Monitor ha riferito poche ore fa che Israele non aveva pianificato di far esplodere le migliaia di dispositivi di chiamata presenti ieri in Libano. Tuttavia, l’operazione è stata effettuata perché Hezbollah si era insospettito. Secondo il rapporto, due attivisti di Hezbollah si sono insospettiti per i dispositivi, il che ha costretto Israele a far esplodere il dispositivo ieri.
La decisione di far esplodere l’ordigno è stata presa all’ultimo minuto, secondo il rapporto. Ora si discute se sia stato saggio effettuare comunque l’operazione, anche se potrebbe scatenare una guerra globale. Ieri il quotidiano kuwaitiano Al-Anbaa, citando una fonte diplomatica occidentale a Beirut, ha rivelato il messaggio completo dell’inviato statunitense Amos Hochstein a Israele poco prima del cosiddetto “attacco con il cercapersone”. Nel suo messaggio, Hochstein ha trasmesso tre punti chiave per evitare che Israele scateni una guerra totale contro Hezbollah. Washington teme che Israele entri in guerra, il che potrebbe portare a una guerra mondiale. Continua a leggere su NsI