Immaginate una mattina di autunno
Immaginate un’alba che annuncia un giorno carico di spiritualità e tradizione.
Una festa sacra che si annuncia densa di impegni e di riflessioni per un popolo la cui vita è scandita da ricorrenze religiose.
Un Dio che chiama il suo popolo a ricordare attraverso la Storia il valore della vita, dell’alleanza fra umano e trascendente che vivifica l’esistenza di ciascuno.
Un Dio che accompagna la vita di ognuno dando tanto e al contempo chiedendo tanto
quella che si annuncia oggi è dunque un’alba di consacrazione..
Immaginate gli occhi ancora appiccicati dal sonno… Dalla notte appena trascorsa. I ritmi lenti di una mattina, la casa che si risveglia piano piano. Genitori e figli, le prime chiacchiere, i buongiorno che si sussurrano qualche carezza, qualche bacio.
Sprazzi di vita normale, di persone normali, di famiglie normali che presto saranno cancellate dalla faccia della terra dalla furia incalzante del Male.
In lontananza delle sirene.. non è la prima volta…
Non sarà l’ultima
Purtroppo le condizioni sono quelle e non da ora. Ci si fa l’abitudine… Si va avanti… La vita lo reclama. Quella vita che val la pena di essere vissuta perché è prezioso dono di Dio. E nella lunga storia del tuo popolo, questo ha dovuto superare tante drammatiche prove. continua su adhocnews