L’opinione pubblica israeliana è favorevole a un governo conservatore di destra, ma non necessariamente guidato da Netanyahu.

di Ryan Jones
Le manifestazioni settimanali antigovernative, per lo più di sinistra, in Israele sono ampiamente trattate dai media, dando l’impressione che l’umore politico nello Stato ebraico sia cambiato radicalmente a seguito della guerra.
Tuttavia, un nuovo sondaggio mostra ancora una volta che, sebbene l’opinione pubblica israeliana sia fortemente di destra, il mandato di Benjamin Netanyahu come primo ministro potrebbe essere giunto al termine.
In primo luogo, va sottolineato che se gli israeliani hanno perso fiducia in Netanyahu in generale, questo vale anche per tutti gli altri leader dei partiti presenti alla Knesset.
Nel sondaggio condotto da i24News, la maggioranza degli intervistati ha dichiarato di non essere particolarmente entusiasta di nessuno degli attuali candidati a primo ministro.

– Tra Benjamin Netanyahu e il leader del Partito di Unità Nazionale Benny Gantz, il 31% sceglierebbe Gantz, il 27% Netanyahu e il 42% nessuno dei due.
– Tra Netanyahu e l’attuale leader dell’opposizione Yair Lapid: il 31% preferisce Netanyahu, il 29% Lapid e il 40% nessuno dei due.

L’unico candidato in netto vantaggio su Netanyahu è l’ex premier Naftali Bennett, che però si è ritirato dalla politica.

• LA COALIZIONE SI SGRETOLA, MA LA DESTRA RESTA FORTE
Se le elezioni si tenessero oggi, la prossima Knesset avrebbe questo aspetto, secondo il sondaggio di i24News:

Unità Nazionale (Benny Gantz): 22 seggi
Likud (Netanyahu): 21 seggi
Yesh Atid (Yair Lapid): 15 seggi
Israel Beiteinu (Avigdor Liberman): 14 seggi
Shas (partito ultraortodosso): 11 seggi
Otzma Yehudit (Itamar Ben-Gvir): 10 seggi
United Torah Judaism (partito ultraortodosso): 8 seggi
I Democratici (Partito laburista-Alleanza di sinistra Meretz): 8 seggi
Ra’am (Mansour Abbas): 6 seggi
Lista Araba Unita: 5 seggi

Il Sionismo Religioso (Bezalel Smotrich) e Nuova Speranza (Gideon Sa’ar) non supererebbero la soglia percentuale.
Per quanto riguarda l’attuale coalizione, un’analisi superficiale di questi risultati (come offerti dai media mainstream) suggerisce cattive notizie per il governo Netanyahu, che viene dipinto come rappresentante della destra religiosa.

50 seggi per gli attuali partiti della coalizione (Likud, Shas, Laburisti ebrei, UTJ, Sionismo religioso)
65 seggi per l’attuale opposizione (Unità Nazionale, Yesh Atid, Israel Beiteinu, I Democratici, Ra’am)
5 seggi per la Lista araba comune (che non parteciperà a nessun governo “sionista”).

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