Eventi
EVENTI UAII  PROGRAMMA UAII  COMMEMORAZIONE 7 OTTOBRE

EVENTI UAII PROGRAMMA UAII COMMEMORAZIONE 7 OTTOBRE

SAVE THE DATE WEBINAIR UAII LUNEDÌ 7 OTTOBRE ORE 21.00 "LA GUERRA TRA ISRAELE E HAMAS. ANALISI DI UN CONFLITTO INEVITABILE? Ne parliamo con il Prof. Antonio Donno, David Elber e Francesco Vitale Per partecipare e ricevere il link scrivere a presidente.uaii@gmail.com...

Giornata Europea della Cultura Ebraica

Giornata Europea della Cultura Ebraica

Quest'anno la Giornata in questione è  domenica 15 settembre 2024, ma ci sono varie iniziative e programmi che durano piu giorni. Di seguito i vari progammi e iniziative in tutta Italia Giornata della Cultura Ebraica

Attualità
Il piano di Netanyahu per il “giorno dopo”

Il piano di Netanyahu per il “giorno dopo”

La determinazione dell'amministrazione Biden a far sopravvivere Hamas e quindi a vincere la guerra è alimentata dal desiderio dei suoi alti funzionari di trovare un “equilibrio tra Israele e Iran”. di Caroline Glick Quasi subito dopo l'invasione palestinese di Israele...

Immaginate una mattina di autunno

Immaginate una mattina di autunno

Immaginate una mattina di autunno Immaginate un’alba che annuncia un giorno carico di spiritualità e tradizione. Una festa sacra che si annuncia densa di impegni e di riflessioni per un popolo la cui vita è scandita da ricorrenze religiose. Un Dio che chiama il suo...

È passato esattamente un anno

È passato esattamente un anno

È passato esattamente un anno da quando, in un sabato mattina d’ottobre israeliano, la furia e la barbarie si sono abbattute su donne, uomini e bambini Era il 7 ottobre, esattamene 365 giorni fa, quando abbiamo assistito a quello che è entrato a pieno titolo nel più...

Il mio 7 ottobre

Il mio 7 ottobre

TESTIMONIANZE E RICORDI DI CELESTE VICHI A UN ANNO DELL' AGGRESSIONE DI HAMAS Testata Panorama A cura di Stefano Piazza Per leggere l'articolo clicca qui Panorama

Resoconti e Testimonianze
Stregoneria militare

Stregoneria militare

Siamo spiacenti di informarvi che a causa mancanza di volontari per le traduzioni dall’inglese in italiano, le news di Boskey verranno postate direttamente in inglese. Per chi fosse in grado o conoscesse qualcuno che volesse aiutare nelle traduzioni come servizio alla...

Commemorazioni del 7 ottobre – Roma

Commemorazioni del 7 ottobre – Roma

Sabato 6 Ottobre - Partecipazione alla lettura dei nomi degli ostaggi nella piazzetta al fianco della Sinagoga La serata di sabato si è svolta con la lettura dei nomi degli ostaggi. Presenti in piazzetta al fianco della Sinagoga, un buon numero di ebrei che stavano...

Commemorazione 7 Ottobre  – Milano

Commemorazione 7 Ottobre – Milano

Shalom carissimi di Edipi... Alcuni soci di Edipi hanno partecipato domenica nella Sinagoga di Via Guastalla a Milano per manifestare la nostra solidarietà e vicinanza alla Comunità Ebraica di Milano, in ricordo del 7 ottobre 2023. Erano presenti almeno 500 persone e...

Guerra in Libano

Guerra in Libano

Siamo spiacenti di informarvi che a causa mancanza di volontari per le traduzioni dall’inglese in italiano, le news di Boskey verranno postate direttamente in inglese. Per chi fosse in grado o conoscesse qualcuno che volesse aiutare nelle traduzioni come servizio alla...

Per chi suona la campana

Per chi suona la campana

Siamo spiacenti di informarvi che a causa mancanza di volontari per le traduzioni dall’inglese in italiano, le news di Boskey verranno postate direttamente in inglese. Per chi fosse in grado o conoscesse qualcuno che volesse aiutare nelle traduzioni come servizio alla...

Archeologia

Recensioni

Messer Matteo, gentiluomo fiorentino a Borgo Silva

Messer Matteo, gentiluomo fiorentino a Borgo Silva

di Anna Coen Un borgo toscano. Inquisitori e accuse di stregoneria, un delitto e un farmacista giudeo indagato… Suspence e intrigo in un Medioevo boccaccesco ben ricostruito nel primo romanzo di Peter Hubscher La morte di una marchesa nel fiore degli anni. Un...

Fra trauma e memoria

Fra trauma e memoria

Lo stress post-traumatico: una nuova dimensione della Shoah nel libro“Fra trauma e memoria” Sarah Catelani Una riflessione sulla storia della Comunità ebraica di Roma nel dopoguerra da un punto di vista inedito, che tiene conto non solo degli aspetti storici ma anche...

Golda. Storia della donna che fondò Israele

Golda. Storia della donna che fondò Israele

di Elisabetta Fiorito Descrizione Protagonista emblematica della storia d’Israele, ricordata da alcuni con affetto e da altri con biasimo, amata o detestata, ma sempre e comunque considerata iconica e quasi leggendaria, Golda Meir è stata la prima premier donna, e...

I lunghi giorni della Arctic Sea

I lunghi giorni della Arctic Sea

Romanzo di Michael Sfaradi Tratto da un fatto di cronaca realmente accaduto fra il luglio e l’agosto del 2009 questo romanzo, prendendo spunto dalle vicende di quei giorni, racconta in maniera fantasiosa ma basato su informazioni in possesso dell’autore che come...

Rassegna Stampa
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⚠️ Ora è possibile pubblicare: sei dei rapiti assassinati in un tunnel a Rafah, erano vicino a Yahya Sinwar.📰 Noam Amir ... See MoreSee Less
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Volete la pace? Rivolgetevi agli aggressori non a Israele che è l'aggreditodi Deborah Fait Testata Informazione CorrettaLo capirebbe anche un bambino.Se Hamas non avesse invaso Israele con un delirio di morte, Gaza sarebbe ancora al suo posto.Se Hezbollah non avesse attaccato Israele con centinaia di missili l’8 ottobre 2023, Israele non sarebbe mai entrata in Libano.Se Unifil avesse fatto rispettare la 1701 dell’Onu, Hezbollah non sarebbe arrivato, armato fino ai denti, fino al confine con Israele e non sarebbe scoppiata la guerra al nord.Venerdì sera abbiamo incominciato il digiuno di Kippur con il cuore gonfio per tutte le offese rivolteci dal Governo italiano e ne siamo usciti con altrettanta tristezza. Il furore delle dichiarazioni di Guido Crosetto e di Antonio Tajani mi risuonano ancora nelle orecchie. Le parole indecenti di Macron mi hanno dato la nausea, l’odio del francese, dello spagnolo Sanchez, di Guterres e Borrell sono state come tante pugnalate al mio piccolo paese che si batte come una tigre per salvare i suoi figli dalla voracità sanguinaria islamica. Mi aspettavo dal Ministro della difesa italiano più sangue freddo, non crisi isteriche, non frasi come “combatteremo”. Vogliono dichiarare guerra a Israele? Si accomodino, qui siamo pronti a tutto visto e considerato che tutto il mondo ci condanna perché ci stiamo difendendo. Tra l’altro mi preme dire a entrambi, Crosetto e Tajani, che devono ripassare la geografia e anche la storia. Hanno chiesto le “scuse del Governo di Tel Aviv”, ebbene da Tel Aviv non arriverà nessuna scusa perché il Governo e il Parlamento di Israele risiedono alla Knesset, a Gerusalemme che è la capitale di Israele. È tanto difficile ricordarselo? Tutti i giornalisti e gli opinionisti delle varie TV hanno l’ordine di disconoscere la capitale di Israele ma chi guida un paese, tra l’altro amico e alleato, dovrebbe essere più serio dei pagliacci che appaiono sugli schermi televisivi. Le scuse, però, non arriveranno nemmeno da Gerusalemme perché non c’è niente di cui scusarsi. L’Idf ha ripetutamente chiesto a Unifil di spostarsi di 5 chilometri e di rimuovere dalle torrette le telecamere che potrebbero segnalare a Hezbollah i movimenti dell’esercito israeliano. Cosa gli costava farlo? “Israele non deve darci degli ordini” ha tuonato Crosetto. Innanzitutto era un consiglio, non un ordine, comunque ne subiscano le conseguenze perché quella è zona di guerra e lo è per colpa dei Caschi blu che hanno permesso ai terroristi di oltrepassare il fiume Litani e portarsi a ridosso di Israele per bombardarlo giorno e notte. Se i soldati dell’ONU sono dei cagasotto incapaci di farsi rispettare non è colpa di Israele che combatterà Hezbollah fino a quando non li rigetterà a 30 chilometri dal confine. Le “Forze di pace” hanno paura? Vadano via, è talmente semplice! Mi riesce difficile pensare che dei soldati armati non riescano a far rispettare le risoluzioni del loro datore di lavoro, l’ONU, ben pagati come sono. Se non lo fanno mi sorge il dubbio che qualcuno sia colluso come è successo con l’altra agenzia ONU, l’Urnwa, notoriamente in combutta con Hamas. Il mondo ha deciso che Israele deve subire il terrorismo senza reagire? Che dobbiamo combattere da soli su 7 fronti caldi, bollenti, sventolando mazzi di garofani? Che oltre alla guerra per la nostra distruzione dobbiamo anche sopportare l’odio del mondo occidentale? Si, perché metà del mondo arabo non dice una parola, non si sogna nemmeno di dare man forte ai palestinesi, odiati da tutti al di fuori degli europei e degli americani. Macron, il burattino francese, dice che nessuno deve mandare armi a Israele. All’Ucraina invasa dalla Russia si, a Israele invaso dai terroristi no. Che razza di ragionamento è? Semplice, un ragionamento frutto della fifa nera che il francese ha dei suoi milioni di cittadini musulmani. Ho nostalgia di quello che era Israele fino al 6 ottobre 2023. Era un paese meraviglioso, era al quarto posto fra i dieci paesi più felici del mondo, primeggiava in tutto, tecnologia, scienza, medicina, wellfare, i nostri giovani erano tranquilli, felici, studiosi. Si, avevamo sempre la spada di Damocle del terrorismo palestinese ma era sempre sotto controllo. Sono bastate poche ore per rovesciare il nostro mondo, per trasformare il paradiso in un inferno e oggi, a un anno di distanza, per ogni cittadino di questo paese, il 7 Ottobre è ancora qua con tutto il suo dolore, con tutta la sua disperazione. I nostri ostaggi sono ancora là sotto i tunnel di Gaza, a fare da scudi umani allo psicopatico Sinwar e nessuno più li nomina e nessuna organizzazione mondiale li reclama. Il governo italiano aveva fatto il diavolo a quattro per liberare l’egiziano antiitaliano e antisemita, Patrick Zaki, dalla galera che meritava e per portarlo in Italia e non dice una sola parola per la liberazione dei bambini israeliani, sepolti vivi a Gaza. Vergogna! I nostri giovani muoiono ogni giorno in battaglia, i nostri sfollati sono ancora fuori dalle loro case, i terroristi entrano ancora per prenderci a coltellate o per mitragliare civili innocenti. Israele è solo e il mondo, questo mondo cane, ha ancora il coraggio di condannarci e di demonizzarci perché difendiamo le nostre vite dalla mostruosità islamica che ci vorrebbe tutti morti. Netanyahu, che viene demonizzato ogni giorno alla TV italiana che non ha nemmeno una parola di condanna per chi ha creato tutto questo orrore, ha detto “Rivolgetevi agli aggressori, non a chi è stato aggredito”.Ecco, fatelo se volete salvare un minimo della vostra dignità e se avete ancora un barlume di moralità. Israele non cederà mai, non rinuncerà mai al diritto sacrosanto di difendersi fino all’ultimo respiro. Chiamatelo come volete, per noi è amore per la vita che affronta chi ama solo la morte, per noi è speranza, per noi è Israele e non ce lo leverete mai!Deborah Fait 👇👇👇👇www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=0&sez=70&id=96259#unioneassociazioniitaliaisraele #UAII #Israele ... See MoreSee Less
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Il video-blogger israelo-palestinese Nuseir Yassin, meglio conosciuto come Nas Daily, ha detto di essere “emozionato nell’annunciare d’aver avuto la prima protesta ‘Palestina libera’ a un incontro meetup del Nas Daily” (in Giappone). Un gruppo di attivisti anti-israeliani ha accusato Yassin di occultare le azioni militari di Israele nella striscia di Gaza. “Gli ho detto che sono d’accordo con loro – ha scritto Yassin su X – Anch’io voglio una Palestina libera: libera da Hamas. Una Palestina libera dal terrorismo. Una Palestina libera dall’estremismo religioso. Loro non erano d’accordo. Vogliono solo una Palestina libera dagli ebrei”. L’evento meetup è stato poi spostato in un altro luogo, ma i manifestanti l’hanno seguito gridando “sionista, razzista, sei tu il terrorista”. Yassin, membro della comunità arabo-musulmana d’Israele, è sostenitore esplicito delle ragioni di Israele da quando è scoppiata la guerra scatenata da Hamas il 7 ottobre. Il 9 ottobre Yassin ha scritto su X che ha deciso di definirsi “israeliano-palestinese: israeliano prima, e poi palestinese”, aggiungendo che “a volte ci vuole uno shock per vedere le cose con chiarezza”. Israele.net ... See MoreSee Less
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