Eventi
Hamas, Israele, Europa. Perché la guerra ci riguarda

Hamas, Israele, Europa. Perché la guerra ci riguarda

Magdi Cristiano Allam e Michael Sfaradi, dibattito pubblico su “Hamas, Israele, Europa. Perché la guerra ci riguarda” (7 febbraio, ore 20.30) Cari amici buongiorno e buona domenica del Signore. Gli iscritti e gli amici della Casa della Civiltà sono invitati a...

Dio di Israele Dio del Nuovo Testamento

Dio di Israele Dio del Nuovo Testamento

D lunedì 5 febbraio alle 20 inizia un nuovo entusiasmante corso in 4 lezioni con Stefano Guaglione da Gerusalemme. Un viaggio linguistico tra i nomi, i titoli, le prove archeologiche del Dio della Bibbia e gli dei dell'Oriente, fino a sostenere che l'essenza del Dio...

VI Congresso dell’Associazione Milanese Pro Israele

VI Congresso dell’Associazione Milanese Pro Israele

Care amiche e cari amici di Israele, manca una settimana esatta al congresso della nostra associazione. Avremo un’ospite d’eccezione, che ci racconterà non solo della guerra, ma anche della vita in Israele in questo periodo drammatico. NON MANCATE !!! “ISRAELE, LA SUA...

Talk – Il nemico ideale – di Nathania Zevi

Talk – Il nemico ideale – di Nathania Zevi

mercoledì 17 Gennaio 2024 ore 18:00 - ore 19:00 auditorium del MAXXI ingresso libero fino a esaurimento posti orari di apertura Ricordami questo evento lunedì chiuso da martedì a domenica 11 – 19 la biglietteria è aperta fino a un’ora prima della chiusura del Museo...

Attualità
Nonostante l’odio: l’autore non si fa intimidire

Nonostante l’odio: l’autore non si fa intimidire

Nel mezzo della guerra di Gaza, un autore americano sottolinea l'eredità del popolo ebraico in un libro per bambini. E non si lascia influenzare dalle migliaia di reazioni di odio su Internet.LOS ANGELES - Lo statunitense Roman Sandler ha pubblicato a gennaio un libro...

La libertà di essere ebrei

La libertà di essere ebrei

di Rav Gianfranco Di Segni E’ cosa nota che la festa di Pesach celebra la liberazione degli ebrei dall'Egitto. Meno noto è che la libertà dalla schiavitù egiziana figura nel primo dei Dieci Comandamenti: "Io sono il Signore tuo Dio che ti ha fatto uscire dalla terra...

Il prossimo obiettivo dell’Iran è la Giudea e Samaria

Il prossimo obiettivo dell’Iran è la Giudea e Samaria

L'Iran sta inondando di armi il cuore biblico della Giudea e della Samaria. di Aviel Schneider GERUSALEMME - Non potete immaginare gli sforzi che l'Iran sta facendo per contrabbandare armi moderne e missili nel cuore biblico. Che impatto ha l'assassinio del generale...

La frustrazione dei nostri politici israeliani

La frustrazione dei nostri politici israeliani

C'è una crescente spaccatura tra il popolo e la classe politica. Mi viene quasi voglia di unirmi alle proteste anti-Bibi. di Michael Selutin GERUSALEMME - "Kol haKavod" può essere tradotto come "ben fatto" e quando i miei figli hanno riordinato la loro stanza, dico...

Resoconti e Testimonianze
Archeologia
Trovato in Galilea un mosaico che mostra scene bibliche

Trovato in Galilea un mosaico che mostra scene bibliche

Un mosaico mozzafiato, risalente a circa 1.600 anni fa, è stato scoperto durante gli scavi in un'antica sinagoga vicino al Mare di Galilea. Il mosaico è stato ritrovato da un team di archeologi guidati dal Prof. Jodi Magness dell'Università della Carolina del Nord a...

Recensioni

Operazione fuori dagli schemi di Michael Sfaradi

Operazione fuori dagli schemi di Michael Sfaradi

Prefazione di Carlo Nordio Da quando, circa cinquemila anni fa, Lugalzaggisi re di Uruk conquistò la Caldea, gli Stati più forti hanno cercato di conquistare quelli più deboli. Tutto lascia supporre che lo facessero anche prima, ma ne abbiamo conoscenza soltanto da...

Perché di razza ebraica Il 1938 e l’Università italiana

Perché di razza ebraica Il 1938 e l’Università italiana

a cura di Tommaso Dell’Era e David Meghnagi Recensione di Giorgia Greco Nell’ambito della collana del Centro interuniversitario per la storia delle università italiane diretta da Gian Paolo Brizzi e Marco Cavina è appena stata pubblicata dalla casa editrice Il Mulino...

“Yiddish, la lingua della Diaspora”

“Yiddish, la lingua della Diaspora”

Troppo spesso relegato a ruolo folkloristico, bistrattato, sconfitto in una vera e propria guerra linguistica, lo yiddish merita di uscire dall’ombra. È una lingua non solo di grande fascino, ma anchedi grande saggezza. È la voce di un mondo capace di varcare molti...

Napoli aprì le braccia agli ebrei

Napoli aprì le braccia agli ebrei

Ma il popolino aizzato dai preti li fece di nuovo fuggire Fra le tante manifestazioni legate alla «Giornata della memoria» e alle leggi anti ebraiche un piccolo posto occupa un volumetto intitolato Contro le leggi razziali, di Mirko Grasso. Lo scopo è rifarsi a uno...

Rassegna Stampa
Torna Ebraica - Festival Internazionale di Cultura, promosso dalla Comunità Ebraica di Roma.L’appuntamento è a Palazzo della Cultura dal 23 al 26 Giugno con tanti ospiti, incontri, spettacoli teatrali e concerti.Attenzione: è necessaria la prenotazione tramite questo link www.eventbrite.it/e/biglietti-ebraica-festival-internazionale-di-cultura-roma-2326-giugno-2024-91... Vi aspettiamo!!!#eventiroma #ebraica #roma #romaeventi #visionari #palazzodellacultura #quartiereebraico ... See MoreSee Less
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⭕️ Gli Stati Uniti hanno comunicato a Hezbollah che sosterranno l’attacco israeliano in LibanoNei suoi incontri durante la sua visita a Beirut martedì, l'inviato della Casa Bianca Amos Hochstein ha avvertito "bruscamente" i funzionari libanesi che Israele si sta preparando a lanciare un attacco contro Hezbollah che sarà sostenuto dagli Stati Uniti se non verrà trovata una soluzione diplomatica.Hochstein lo ha detto agli alti funzionari libanesi affinché trasmettessero il messaggio a Hezbollah che Israele si aspetta circa altre cinque settimane di intensi combattimenti nella Striscia, dopo di che interromperà le sue manovre. Tuttavia, continuerà ad eliminare gli alti funzionari di Hamas e ad effettuare operazioni per salvare gli ostaggi.Hochstein ha avvertito gli alti funzionari libanesi che, dopo la cessazione dei combattimenti nella Striscia di Gaza, Israele intende rivolgere tutta la sua attenzione al confine settentrionale con l'obiettivo di espellere Hezbollah dall'area in modo che gli sfollati israeliani possano tornare alle loro case prima dell'inizio della riapertura delle scuole a settembre.Hochstein ha avvertito che gli Stati Uniti sosterranno pienamente Israele se i combattimenti al confine settentrionale non si fermeranno entro le prossime cinque settimane. "Gli Stati Uniti staranno al fianco di Israele e non lo condanneranno pubblicamente se lancerà un attacco contro Hezbollah", ha avvertito Hochstein ai funzionari libanesi. ... See MoreSee Less
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L'aeroporto di Londra Heathrow è accusato di molestie nei confronti di passeggeri ebrei e israeliani mentre il personale di sicurezza sfoggia distintivi pro-Pal I passeggeri di El Al che erano in viaggio per prendere il volo di ritorno a Tel Aviv la scorsa domenica 16 giugno 2024 si sono sentiti intimiditi da questa esposizione di badge sui cordini del personale di sicurezza. Due membri del personale indossavano anche distintivi di angurie – di questi tempi un simbolo di solidarietà e “resistenza” palestinese. Uno dei passeggeri ha osservato: "Le persone responsabili di assicurarsi che i terroristi non facessero saltare in aria gli aeroplani indossavano distintivi che identificano i terroristi". Un passeggero si è lamentato e alla fine i cinque membri del personale di sicurezza sono stati spostati e sostituiti da altri e i loro badge sono stati ritirati. Gli avvocati britannici per Israele (UKLFI) hanno scritto una lettera di reclamo al direttore dei servizi di Heathrow, sottolineando che non solo il personale violava le norme sull'uniforme di Heathrow indossando badge politici, ma stava anche violando l'Equality Act 2010. Indossando i badge, il personale di sicurezza si è impegnato in una "condotta indesiderata" relativa a una caratteristica protetta (essere ebreo e israeliano), e ciò aveva lo scopo di creare nei loro confronti un ambiente intimidatorio, ostile e offensivo. Questa dimostrazione di sentimento anti-israeliano tra il personale di Heathrow arriva appena una settimana dopo che tutti i passeggeri di un volo El Al sono stati presi da parte alla dogana di Heathrow, mentre attraversavano il canale Niente da dichiarare, e sottoposti a scansione dei loro bagagli. I passeggeri venivano fatti sentire come se fossero stati additati come ebrei. Un portavoce dell'UKLFI ha commentato: "È ovvio che se il personale indossasse questi badge, la maggior parte dei passeggeri ebrei, israeliani e sostenitori di Israele si sentirebbero a disagio e insicuri, in particolare nell'area dei controlli di sicurezza a Heathrow. Vorremmo sapere perché a così tanti agenti di sicurezza è stato permesso di indossare distintivi altamente offensivi, divisivi e politici attaccati alla loro uniforme di Heathrow, quando ciò costituiva una violazione della politica sull’uniforme di Heathrow”. www.uklfi.com/heathrow-accused-of-harassment-of-jewish-and-israeli-passengers-as-security-staff-s... ... See MoreSee Less
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Daniel Hagari, portavoce dell'Idf: "Hamas non può essere eliminato perché è un'ideologia"Dichiarazioni contestate dal premier Netanyahu, il cui gabinetto ha ribadito che l'offensiva israeliana a Gaza non finirà finché Hamas non sarà sconfittoFabrizio de JorioIl portavoce dell'esercito israeliano, il contrammiraglio Daniel Hagari, ha messo in dubbio il raggiungimento dell'obiettivo dichiarato di distruggere il gruppo militante islamista di Hamas a Gaza,“Il movimento islamista palestinese Hamas non può essere eliminato”, avrebbe detto Hagari. Affermazione che ha provocando una reazione immediata del governo, che ha ribadito l'impegno di annientare il gruppo terroristico islamista. Ma con la guerra ormai al nono mese, la frustrazione è in aumento in particolare senza una fine chiara e un piano post-bellico in vista. "Questa storia di distruggere Hamas, far scomparire Hamas - è semplicemente gettare sabbia negli occhi del pubblico", ha detto il contrammiraglio Daniel Hagari al canale televisivo israeliano Channel 13. "Hamas è un'idea, Hamas è un partito. È radicato nei cuori delle persone - chiunque pensi che possiamo eliminare Hamas si sbaglia". L'ufficio di Netanyahu ha risposto affermando che il Consiglio di Sicurezza del paese, presieduto dal primo ministro, "ha definito la distruzione delle capacità militari e governative di Hamas come uno degli obiettivi della guerra. L'esercito israeliano, ovviamente, è impegnato in questo." L'esercito ha rapidamente emesso una precisazione, affermando di essere "impegnato a raggiungere gli obiettivi della guerra come definiti dal Consiglio" e che ha lavorato su questo "per tutta la guerra, giorno e notte, e continuerà a farlo".Fonte: RaiNews ... See MoreSee Less
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🚨‼️L’ambasciatore cipriota in Israele dopo la minaccia di Nasrallah di colpire il suo Paese: “ci sarà una risposta.”L'ambasciatore cipriota in Israele, Kornelius Korneliu, ha fatto riferimento al discorso di questa sera di Nasrallah, in cui ha minacciato Cipro. Korneliu ha affermato che "Ci sarà sicuramente una reazione quando una persona del genere ci minaccia. Le relazioni tra Israele e Cipro non sono mai state così forti, e tutto questo è visibile. Sono sicuro che nulla di tutto ciò è accolto favorevolmente da Hezbollah e me ne rallegro". ... See MoreSee Less
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EX OSTAGGIO DICHIARA: “SEGREGATA A CASA DI UN INFERMIERE PER 19€ AL GIORNO DA HAMAS”Ada Sagi ha 75 anni, figlia di sopravvissuti alla Shoah ha dedicato gran parte della sua vita come attivista per la pace fra israeliani e palestinesi. Conosce e ha insegnato l’arabo per favorire la comunicazione con i palestinesi. Il 7 ottobre fu prelevata dalla sua abitazione al kibbutz Nir Oz e deportata nella Striscia di Gaza dove rimase prigioniera per 53 giorni. Intervistata oggi dalla BBC ha dichiarato che durante il periodo di prigionia le fecero cambiare spesso nascondiglio per evitare che gli israeliani la liberassero. Ha raccontato che prima del suo rilascio venne trattenuta nell’ospedale Nasser di Khan Yunis: “Dicono che il personale medico non era coinvolto, lo era eccome...prendevano soldi per ognuno di noi”. Ha riportato che una volta arrivata a Gaza venne prima portata assieme ad altri ostaggi presso l’abitazione di una famiglia con bambini e poi in un appartamento a Khan Yunis di un infermiere, pagato da Hamas per sorvegliarli. “Ho sentito dire 70 shekels (19 dollari) al giorno” ha precisato Sagi. “Per tanti anni ho creduto nella pace, ma con gli anni ho capito che Hamas non la vuole. Anche la gente che vuole la pace ha paura di Hamas” ha dichiarato nell’intervista. Alla domanda se crede ancora nella pace, ha risposto “non ci credo più, scusate. Ho cambiato idea”. ... See MoreSee Less
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Iran. Cuba. Corea del nord. Russia. Siria. E adesso Tzav 9 (piccolo gruppo di attivisti israeliani accusato d’aver tentato di bloccare alcuni camion di aiuti diretti a Gaza). Ecco chi sono i soggetti colpiti da sanzioni statunitensi. Lo sottolinea martedì l’editoriale del Jerusalem Post, che aggiunge: fornire assistenza ai civili è un importante valore ebraico e umanitario, ma il coinvolgimento di Israele nel garantire tali aiuti a una popolazione ostile che tiene in ostaggio civili israeliani, mentre la guerra è in corso (non dopo averla vinta, come il famoso Piano Marshall) ha comprensibilmente innescato un intenso dibattito nel paese. Sapere che buona parte di questi aiuti finisce nelle mani di Hamas rende ancora più accese le polemiche. Anche diversi parenti di ostaggi hanno cercato di fermare i camion di aiuti finché non rivedranno i loro cari, ma Washington non si è spinta al punto di sanzionare anche loro. Il consigliere per la sicurezza nazionale Usa Jake Sullivan – conclude il Jerusalem Post – ha definito il blocco dei camion “un comportamento completamente e assolutamente inaccettabile”. Ebbene, dopo quasi nove mesi di guerra, mentre cittadini israeliani innocenti sono tenuti in ostaggio in appartamenti di civili a Gaza, Hamas continua a impedire qualsiasi accordo di cessate il fuoco e il nord di Israele subisce bombardamenti quotidiani, qui abbiamo un’idea diversa di cosa sia “un comportamento completamente e assolutamente inaccettabile”.Analizzando tutti i dati disponibili, i professori della Columbia University Awi Federgruen e Ran Kivetz hanno condotto una ricerca che dimostra che “a Gaza vengono fornite quantità sufficienti di cibo” (fino a 3.374 Kcal al giorno, contro le 2.100 Kcal considerate necessarie). Sintetizzando i risultati alJerusalem Post,definiscono “un mito che Israele sia responsabile di una carestia a Gaza” e affermano che la Corte Penale Internazionale e le Nazioni Unite si sono accodate a Hamas nell’accusare Israele di una “carestia che non c’è mai stata”. Secondo Federgruen (presidente della divisione Decisioni, rischi e operazioni della Columbia University Business School, esperto di supply chain, logistica e data science) e Kivetz (professore presso la Columbia University Business School, esperto di processi decisionali), il fatto che il cibo non venga distribuito in modo coerente all’interno di Gaza è dovuto a furti e sabotaggi da parte di Hamas ed è a Hamas che la Corte Penale, l’Onu e la comunità internazionale dovrebbero attribuire la colpa, se non ignorassero costantemente i dati.Israele.net ... See MoreSee Less
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HEZBOLLAH: GUERRA? DISTRUGGEREMO ISRAELE, NESSUN POSTO VERRA' RISPARMIATO. MINACCE ANCHE A CIPRO."Nessun posto" in Israele sarà risparmiato dalle armi dell'organizzazione terrorista sciita in caso di guerra, dopo che Israele ha approvato piani operativi per una offensiva in Libano. Così Hassan Nasrallah, capo del gruppo libanese Hezbollah."Noi non vogliamo la guerra totale, perché la nostra lotta è un fronte di sostegno", ha spiegato. "Le grida del nemico, le sue minacce, le sue intimidazioni, non hanno alcun effetto né impatto", fa sapere Nasrallah. E ha intimato alla vicina isola di Cipro: "Non aprire le basi aeree a Israele".Testo | RaiNews#Hezbollah #Libano #minacce #terrorismo #terrorismoislamico #terrorismoantisraeliano #terrorismoantiebraico #missili #guerraalterrorismo ... See MoreSee Less
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ISRAELE E' ASSEDIATO SU PIU' FRONTI, I SUOI NEMICI VOGLIONO DISTRUGGERLO MA IL MONDO DELLA PACE NON LO DIFENDE | di Iuri Maria PradoC’è un solo motivo per cui, dal sette ottobre dell’anno scorso in qua, non ci sono stati dieci, cento, mille altri sette ottobre: e il motivo è che lo Stato Ebraico ha lo spirito, la forza, la tecnologia, le armi e un popolo in armi che ne garantiscono le capacità di difesa. Non l’incolumità, questo no: dopo essere già stato sventrato il sette ottobre, infatti, quel Paese e il suo popolo, accusati di genocidio, hanno visto cadere centinaia di soldati, hanno visto decine di migliaia israeliani sfollati e molti di più, centinaia di migliaia, abituati a nascondersi pressoché ogni giorno nei rifugi. L’opinione pubblica sequestrata dalla propaganda pregiudizialmente anti-israeliana, o antisemita senz’altro, sa di tutto questo? E sa da che cosa tutto questo è determinato? C’è serio motivo di credere che non lo sappia.Non sa, quell’opinione pubblica, che ci sono quattro, cinque, sei, sette fronti di guerra che circondano Israele. Non c’è solo quello di Gaza, presentato come la zona di ricreazione sionista in cui tuttavia, inopinatamente, i bambini in fasce, le puerpere, gli ottantaquattrenni in sedia a rotelle, i cardiopatici e i diabetici fronteggiano i soldati israeliani uccidendone cinquecento. Se Israele impiega settimane per prendere un ospedale o una scuola, infatti, non è certo perché quelli sono vespai di terroristi, ma perché si scambia fucilate con i ragazzini che fanno lezione e con i pazienti in fila per la dialisi. Ma poi? Poi c’è il fronte della guerra al Nord, con le migliaia di razzi e droni che hanno incenerito la Galilea, c’è il fronte con la Siria, quello fremente nella West Bank, quello tenuto attivo dalle milizie iraniane che lavorano dall’Iraq, quello dei pirati yemeniti e infine quello più vasto e più ambizioso, che abbraccia tutto e muove tutto, il fronte del regime fondamentalista e genocidiario iraniano.Non c’è il mondo della pace a difendere Israele su quei tanti fronti. E, se fosse per il mondo della pace, da quei tanti fronti verrebbe il repulisti degli ebrei dal fiume al mare: la rifinitura, concentrata in quell’orlo di Medio Oriente, del lavoro fatto da Adolf Hitler nell’Europa che ottant’anni dopo assiste all’incendio delle sinagoghe, alle minacce di morte nei confronti di una novantenne sopravvissuta ad Auschwitz e al vilipendio delle immagini degli uomini, delle donne e dei bambini rapiti dalle belve del 7 ottobre. E allora condanniamo senz’altro ogni proiettile che abbia ucciso un qualsiasi civile. Pretendiamo senz’altro che gli israeliani si liberino di un primo ministro spregiudicato e faccendiere. Ma prima, o almeno insieme, ricordiamo che l’assedio che subisce Israele non è per nessuna resistenza, per nessun diritto, per nessuna libertà, ma solo e soltanto per distruggere quel Paese e per uccidere tutti gli ebrei.Testo | Il Riformista#causapalestinese #odioantiebraico #propagandapalestinese #Hamas #Gaza #palestinesi #terrorismo #violenza #brutalità #ostaggi #stupri #crudeltà #bambini #BringThemHome #dirittiumani #diritticivili #7Ottobre2023 #terrorismopalestinese #criminidiguerra #comeinazisti #terrorismoantisraeliano #terrorismoantisemita #strage #massacro #terrorismoislamico #terrorismoantiebraico #nessunagiustificazione #odiopuro #antisemitismo #odioantisemita #Israele #HamasISIS #HamasIsISIS #FreeGaza #fromHamas #FreeGazaFromHamas #FreeGazaNow ... See MoreSee Less
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