Eventi
“Cento per cento inferno”

“Cento per cento inferno”

Le fotografie di Ziv Koren nella mostra “Cento per cento inferno”, dal 3 al 10 marzo a Guardistallo (Pisa) Il progetto a cura di Ermanno Tedeschi, con 30 scatti dell'artista e il video "Captured" di Sharon Derhy, propone una riflessione sull'arte israeliana Aprirà i...

Attualità
La frustrazione dei nostri politici israeliani

La frustrazione dei nostri politici israeliani

C'è una crescente spaccatura tra il popolo e la classe politica. Mi viene quasi voglia di unirmi alle proteste anti-Bibi. di Michael Selutin GERUSALEMME - "Kol haKavod" può essere tradotto come "ben fatto" e quando i miei figli hanno riordinato la loro stanza, dico...

La potente mano di Dio ha salvato Israele

La potente mano di Dio ha salvato Israele

di Kishore Bombaci 14 Aprile 2024 In Esteri La potente mano di Dio ha salvato Israele Nella notte un numero imprecisato fra 200 e 300 fra missili e droni è stato lanciato dall’ Iran contro lo Stato Ebraico. Non uno di questi è andato a bersaglio La difesa aerea...

Basta con le proteste!

Basta con le proteste!

Le proteste cominciano a darmi sui nervi. Il continuo scampanellare non sveglia nessuno, tranne i nostri nemici. di Aviel Schneider GERUSALEMME - I media arabi riportano il caos che c’è in Israele, e questo è negativo per noi. Mentre siamo in guerra dobbiamo restare...

Comunicato Stampa – Università di Padova

Comunicato Stampa – Università di Padova

EDIPI Evangelici D'Italia per Israele plaude con forza alla decisione dell'Università di Padova di bocciare la mozione formulata da alcuni studenti ideologizzati i quali chiedevano di riconsiderare (al fine evidentemente di interrompere) il bando per la cooperazione...

Comunicato Edipi – Università Federico II di Napoli.

Comunicato Edipi – Università Federico II di Napoli.

EDIPI Evangelici D'Italia per Israele contesta radicalmente l'iniziativa promossa dagli studenti di Rete Studentesca per la Palestina che ha occupato il Rettorato dell'Università Federico II di Napoli. Si tratta di una iniziativa fuori da ogni legittimità e fondamento...

Resoconti e Testimonianze
Archeologia
Ritrovato in Israele uno specchio ellenistico in bronzo

Ritrovato in Israele uno specchio ellenistico in bronzo

Gli scavi condotti a Gerusalemme dall'Autorità israeliana per le antichità (IAA) hanno recentemente portato alla luce una grotta sepolcrale appartenuta ad una donna che, con molta probabilità, accompagnava gli eserciti greci che arrivarono in Israele durante il IV e...

Ritrovate a Ein Gedi quattro spade di epoca romana

Ritrovate a Ein Gedi quattro spade di epoca romana

Un team di ricercatori israeliani ha recentemente rivelato una rara scoperta del lontano passato nel deserto della Giudea. Si tratta di quattro spade di 1.900 anni fa e una punta di lancia della rivolta di Bar Kokhba contro l'Impero Romano. I rivoltosi ebrei...

Recensioni

Mossad commissione d’inchiesta

Mossad commissione d’inchiesta

Nuovo romanzo di  Michael Sfaradi  Prefazione di Daniele Capezzone Una serie di documenti riservati riguardanti missioni all’estero del Mossad vengono pubblicati sulle prima pagine dei giornali. Lo scandalo che ne consegue travolge il governo e i vertici dei servizi...

La Shoà e le sue radici. Un percorso didattico

La Shoà e le sue radici. Un percorso didattico

Nuovo appuntamento del ciclo Salotto letterario in collaborazione con Fondazione Museo della Shoah - Onlus e Kiryat Sefer Libreria Ebraica Non perdete la presentazione dell'ultimo libro di Ugo Volli: La Shoà e le sue radici. Un percorso didattico giovedì 22 febbraio...

Jewish Lives Matter

Jewish Lives Matter

“La mia rabbia è nutrita dal dolore: ho già spiegato in lungo e in largo come l’antisemitismo sia diventato odio per Israele, ma questa è la prima volta che vedo i miei stessi amici cadere in preda − lentamente e senza accorgersene, perché sono persone per bene – di...

“Un ebreo in camicia nera”

“Un ebreo in camicia nera”

“Un ebreo in camicia nera” (Solferino) di Paolo Salom non è solo un appassionante romanzo storico ma un dialogo tra padre e figlio. Che ricostruendo la storia di un singolo tratteggia le vicende di un paese intero diviso dalla piaga dal nazifascismo. Vedi video su...

Rassegna Stampa
Ben fatto!📢📢📢 COMUNICATO STAMPA UAII 📢📢📢#unioneassociazioniitaliaisraele #UAII #ANTISEMITISMO #ANTISIONISMO #BERGAMO ... See MoreSee Less
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Kfir Bibas è prigioniero dei terroristi di Hamas da 29 settimane.Non c'è niente di eroico nel rapire un bambino e la sua famiglia da casa loro e tenerli in ostaggio in un tunnel sotterraneo, al buio, al freddo e in silenzio.È male puro.#LetThemGoNow ... See MoreSee Less
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😡😡😡😡LONDRA: COPERTO UN MEMORIALE DELLA SHOAH PER SALVAGUARDARLO DA ATTI VANDALICI DEI PRO-GAZALe autorità londesi hanno coperto con un telo blu un monumento della Shoah situato all’Hyde Park affinché non fosse imbrattato o danneggiato dai contestatori che hanno partecipato ad una manifestazione contro Israele lo scorso fine settimana. “Una misura precauzionale”, è stata la giustificazione pronunciata dalle autorità responsabili dei palazzi e monumenti presenti nel parco della capitale britannica. Negli ultimi tempi Hyde Park è stata la tappa finale delle ultime manifestazioni organizzate contro Israele dal 7 ottobre ad oggi. “È vergognoso che si facciano queste cose, significa che hanno vinto loro, quelli che odiano gli ebrei, i negazionisti della Shoah” ha detto una sopravvissuta. ... See MoreSee Less
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Il diritto internazionale umanitario consuetudinario proibisce esplicitamente la presa di ostaggi nei conflitti armati internazionali o non internazionali. La presa di ostaggi e il rifiuto di concedere informazioni sulla loro ubicazione è una palese violazione del diritto internazionale, che equivale a crimini di guerra e crimini contro l'umanità. Richiamando l'attenzione sui rischi specifici per le donne nei conflitti armati, l'articolo 76 del Protocollo aggiuntivo I alle Convenzioni di Ginevra relativo alla protezione delle vittime dei conflitti armati internazionali stabilisce esplicitamente che: “Le donne saranno oggetto di particolare rispetto e saranno protette in particolare contro lo stupro, la prostituzione forzata e ogni altra forma di aggressione indecente” ... See MoreSee Less
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GAZA: "SINWAR CONSIDERA LA BOZZA DI ACCORDO PROPOSTA DALL' EGITTO COME UNA TRAPPOLA"Yahya Sinwar, leader di Hamas a Gaza, considera la proposta di intesa per una tregua come "una trappola". Lo riferisce la tv israeliana Channel 12 che cita una fonte vicina a Sinwar, secondo quanto riferisce il The Times of Israel. Secondo Sinwar, "la proposta sul tavolo non è una proposta egiziana, ma una proposta israeliana sotto mentite spoglie". La fonte ha riferito a Channel 12 che Sinwar sarebbe riluttante in quanto l'accordo non garantisce la fine della guerra e afferma anche che i recenti commenti a favore dell'intesa da parte dei leader di Hamas in esilio sono privi di significato in quanto non parlano a nome del gruppo. Testo | RaiNews#tregua #pace #trattativa #Sinwar #Hamas #Gaza #palestinesi #terrorismo #violenza #brutalità #ostaggi #stupri #crudeltà #bambini #dirittiumani #diritticivili #BringThemHome #7Ottobre2023 #terrorismopalestinese #criminidiguerra #comeinazisti #terrorismoantisraeliano #terrorismoantisemita #strage #massacro #terrorismoislamico #nessunagiustificazione #odiopuro #antisemitismo #odioantisemita #Israele #HamasISIS #HamasIsISIS ... See MoreSee Less
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Gli Stati Uniti difendono il loro veto su una risoluzione che avrebbe aperto la strada al pieno riconoscimento dello “stato di Palestina” alle Nazioni Unite. Gli Stati Uniti sottolineano che, pur sostenendo una soluzione a due stati, la statualità deve essere il risultato di negoziati tra Israele e palestinesi. Il vice-ambasciatore americano Robert Wood ha spiegato all’Assemblea Generale dell’Onu che permangono “interrogativi irrisolti” sul fatto che la Palestina soddisfi i criteri di adesione alle Nazioni Unite, aggiungendo che azioni premature alle Nazioni Unite, “anche con le migliori intenzioni, non consentiranno al popolo palestinese di ottenere uno stato”. Dal canto suo, l’ambasciatore israeliano all’Onu Gilad Erdan ha detto che garantire alla Palestina la piena adesione all’Onu comporterebbe “due effetti distruttivi: incentiverebbe ulteriormente i terroristi” e costituirebbe “un chiaro messaggio ai palestinesi che non dovranno mai e poi mai sedersi al tavolo delle trattative, per non parlare di scendere a compromessi”.Israele ha riaperto per la prima volta, mercoledì, il valico di Erez, l’unico fra Israele e l’estremità settentrionale della striscia di Gaza. Il valico di Erez, in passato utilizzato principalmente per il traffico pedonale, era rimasto chiuso da quando era stato distrutto durante l’attacco di Hamas del 7 ottobre. Le Forze di Difesa israeliane affermano d’aver effettuato una serie di lavori per rendere possibile il transito controllato di camion di aiuti. L’agenzia di stampa giordana Petra ha riferito che mercoledì sono transitati per il valico di Erez i primi 30 camion di cibo e forniture mediche provenienti dalla Giordania e destinati a Gaza. Le Forze di Difesa israeliane hanno detto che i camion sono stati sottoposti ad “attenta ispezione di sicurezza”.Le Forze di Difesa israeliane hanno annunciato mercoledì d’aver ampliato la “zona umanitaria” per i residenti di Rafah, nel sud della striscia di Gaza, istituita per offrire rifugio agli sfollati. “Come parte degli sforzi umanitari a Gaza – ha detto Avichay Adraee, portavoce arabo delle Forze israeliane – abbiamo ampliato le aree umanitarie destinate ai residenti tra Al-Mawasi e Khan Younis. Inoltre, ci siamo concentrati sulla riparazione delle linee idriche nell’area di Bani Suheila. Oltre a combattere Hamas e continuare a perseguire il suo smantellamento – ha aggiunto il portavoce – le Forze di Difesa israeliane stanno intensificando gli sforzi per migliorare la situazione umanitaria all’interno della striscia di Gaza, giacché la guerra è contro Hamas e non contro gli abitanti di Gaza”.Nel suo incontro con il presidente d’Israele Isaac Herzog, il segretario di stato americano Antony Blinken ha ribadito che gli Stati Uniti sono “determinati a ottenere un cessate il fuoco che riporti a casa gli ostaggi, e a ottenerlo adesso. E l’unica ragione per cui ciò non avverrebbe è a causa di Hamas. C’è una proposta sul tavolo. E come abbiamo detto, niente ritardi, niente scuse. Il momento è adesso”.Israele.net ... See MoreSee Less
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